Si ritrovò a guardare una foto,vecchia e ingiallita dal tempo.
Gli angoli erano piegati e la superficie lucida era diventata opaca per le molteplici vicissitudini accadutale in quegli anni.
Lo spirito della foto,invece, era rimasto intatto,come intatti erano rimasti i sorrisi smaglianti e gli occhi luminosi che ritraeva.
Nessuno sapeva che ogni sera,da diciannove anni,lei si chiudeva nella sua stanza e tirava fuori dal suo nascondiglio quella foto.
Nessuno sapeva che in quei pochi minuti lei era libera di essere finalmente sé stessa e di piangere le lacrime amare che più di una volta aveva represso.
Quella sera era lo stesso,mentre seduta sulla finestra guardava la pioggia che picchiettava sui vetri e si mescolava alle gocce che traboccavano dai suoi occhi.
Si ritrovò a pensare a quando fu scattata e d’improvviso fu catapultata nel luogo che sognava ogni notte e che ogni giorno sperava di trovare.
Poteva ancora sentire il profumo del mare e la brezza leggera che le scompigliava i capelli.
Poteva ancora sentire il canto dei gabbiani e il rumore delle onde che s’infrangevano sulla scogliera.
Poteva ancora sentire le sue mani delicate che le sfioravano il viso,mentre le poggiava sulle labbra un lieve bacio,carico di promesse,carico di speranze.
- Quando la guerra sarà finita ti porterò a vivere qui,sul mare. E ogni giorno ti amerò come se fosse il primo, come ti amo adesso,come ti ho sempre amato!-
Hermione poteva vedere ogni singola emozione che provò in quel momento,impressa nelle espressioni del suo volto,mentre guardava l’uomo che amava più di sé stessa e da cui dipendeva la sua vita.
La sua vita era finita il giorno in cui lo vide per terra,trafitto dall’incantesimo che l’aveva ucciso.
Quella che aveva avuto,da quel giorno in poi, era semplice esistenza,fatta di respiri e di battiti di cuore che autonomamente scandivano le ore che trascorreva senza il suo tocco,senza il suo respiro,senza di lui.
Ora riguardava quella foto e provò invidia per i due amanti raffigurativi,mentre si scambiavano baci e dolci carezze non staccando l’uno gli occhi dell’altra.
Provò invidia per quella ragazza che un tempo era lei,che un tempo era lì,che un tempo era felice.
Ogni sera da diciannove anni riviveva quel momento come se fosse passato solo un giorno, sperando silenziosamente che il giorno dopo avesse potuto riviverlo davvero,magari in un viaggio nel tempo che un Dio caritatevole gli avrebbe misericordiosamente concesso.
Ma questo non accadeva e lei si ritrovava ogni sera a piangere sui sogni infranti,sulle speranze perdute e sui sorrisi mai più sentiti con il cuore.
- Amore,la cena è pronta!-
La voce improvvisa la fece sussultare e per un momento si chiese di chi fosse,sperando intimamente che fosse lui.
Ma un’imprecazione contro il suo gatto la fece immediatamente tornare alla realtà,riconoscendo la voce che ormai l’accompagnava da più di vent’anni.
- Si,Ron. Vengo subito!-
Riguardò un’ultima volta la foto che la ritraeva con il ragazzo dai capelli rossi,fratello di suo marito,gemello di suo cognato.
Fred.
La ripose,come ogni sera, nel libro di Antiche Rune,perché sapeva che lì Ron non avrebbe mai guardato. E come ogni sera si asciugò le lacrime e uscì dalla stanza, trasformando il suo viso nella solita maschera di finzione e trasformandosi lei stessa in moglie gentile e amante affettuosa dell’uomo che non aveva mai amato.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
Ciao a tutti!!
Si lo so che ho in corso un’altra storia,ma non ho potuto fare a meno di scrivere questo capitolo che mi martellava in testa e che voleva disperatamente uscire. Quindi,eccolo qui!!
Spero vi sia piaciuto.
Non ho mai pensato alla coppia Fred/Hermione.. ma devo dire che ultimamente comincia a piacermi parecchio,quindi non escludo che in seguito scrivi anche una long su di loro.
Un grazie in anticipo per tutti quelli che leggeranno e commenteranno questo piccolo capitolo.
Baci.
Sundayrose!
P.S. Se volete seguirmi anche su facebook questa è la mia pagina. Basta ciccare QUI.
Un bacio a tutti!