Dopo l’attacco dei Dissennatori , avvenuto solo una settimana prima, il Prescelto non riusciva più a dormire sonni tranquilli.
Anche se, doveva ammetterlo: gli faceva piacere essere ospitato a Grimmauld Place, togliendo i suoi vari sensi di colpa, togliendo anche Kreacher che continuava ad imprecare sottovoce...
E togliendo quella ‘santa donna’della signora Black, che urlava come una matta ogni volta che poteva.
Almeno, c’erano Ron e Hermione con lui: non si poteva dire che non lo aiutassero a distrarsi.
Beh, poi c’erano gli immancabili gemelli: purtroppo –o per fortuna- erano riusciti a prendere la patente per la smaterializzazione, e non potevano fare a meno di spuntare  tra i piedi all’improvviso.
Tra l’altro, Molly aveva deciso di iniziare a pulire da cima a fondo la sede dell’Ordine.
Insomma, sia Harry che gli altri non riuscivano ad annoiarsi.
...Non con dei Doxy  che infestavano le tende del salotto.
« Traditori del  vostro sangue! Sudici ibridi, macchie di disonore… »
Harry corse ad aiutare Lupin e Sirius a chiudere le tende, senza troppi complimenti, che coprivano il ritratto della Black.
Ormai ne aveva abbastanza, di sentirla blaterare.
Con un po’ di fatica e tante, tante urla, finalmente riuscirono a zittirla.
« Miseriaccia, di questo passo non supererò l’estate! » Sbottò Ron, alle prese con uno strofinaccio sudicio.
Hermione intanto si dava da fare, lucidando con una leggera nota di disgusto alcuni soprammobili, di quelli che ne’ Sirius ne’ Molly avevano avuto intenzione di gettare nell’immondizia.
Improvvisamente, nel silenzio generale domato solo dal fruscio del piumino di Harry, ci fu un sonoro ‘pop’, e la riccia venne travolta da uno dei  gemelli, che le si era materializzato quasi addosso.
« Ops, Hermione! Dove metti i piedi, per Merlino!? »
Fred le rivolse uno dei suoi sguardi più straniti –e falsi, per giunta-, come a dire ‘’tutta colpa tua se ti sono piombato a cinque millimetri di distanza, e ci siamo ritrovati entrambi a terra’’.
Hermione, dal canto suo, stava cercando una delle solite scappatoie della serie ‘’dovrei dirlo a vostra madre, non siete capaci di materializzarvi a dovere’’, ma preferì evitare.
Del resto, non era quel genere di ragazza… E sia Harry che Ron se n’erano accorti da poco.
Si limitò a fissarlo imbronciata, mentre il rosso ghignava compiaciuto.
Anche se, a dirla tutta, non ci credeva poi così tanto: era riuscito a zittire la Granger?
« Per questa volta ti perdono, ma sappi che alla prossima ti metto in punizione, piccola. » Le mormorò, con un sorrisetto malizioso dipinto sulle labbra.
Ron, per puro caso, aveva iniziato a tossire convulsamente a causa dello spray per i Doxy a quelle parole.
George scoppiò in una fragorosa risata.
« Avanti Fred, non stai mica parlando con Angelina! Suvvia, smettila di dire certe cose… »
Gli disse,  guardandolo in un misto di malizia e complicità. Harry nel frattempo, era troppo impegnato a spolverare -o evidentemente così voleva far credere- per capire cosa stesse succedendo, e magari ironizzare solo come lui sapeva fare sullo strano doppiosenso.
Ron invece si limitò a boccheggiare infervorato, dopo aver smesso finalmente di  tossire; ed Hermione, che aveva colto l’umorismo –secondo lei per nulla divertente- nella frase del rosso quasi disteso su di lei, ad un palmo dal suo viso, si limitò a fissarlo scandalizzata.
« M-Maleducato! »
Esclamò quasi inorridita, mentre con un altro ‘pop’ i gemelli sparirono; e si sentì un tonfo al piano di sopra, e grasse risate.
« Non avremo mica esagerato? »
« Naaaah, solo spero non avvisi la mamma… Insomma, sai come ci s’impunta poi… Inizierà a credere chissà cosa! »
« Ah perché, stavi scherzando quando parlavi della ‘punizione’? »
« GEORGE! »
I gemelli, comunque, si chiesero perchè la riccia aveva esordito con un semplice ''maleducato!'' invece di fare chissà cosa per il fastidio provocatole. 
Questa, per loro diventò la sfida che li avrebbe accompagnati per il resto delle vacanze e non solo: scatenare la rabbia di Hermione. 
Certo, ci erano abituati a vederla infervorata: ma, secondo le parole di Fred, era molto più carina quando era rossa in viso e maledettamente irata.