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Autore: Danda93    12/11/2011    1 recensioni
STORIA FERMA PER REVISIONE (probabilmente verrà cambiata in toto)
"Kakashi. Take-kun. Il mio primo amico a Konoha. Il mio primo affetto. Il mio primo vero legame col villaggio. Il mio primo amore. E adesso? Dovevo morire per salvare Konoha, per salvare lui, la mia unica fonte di vita..." 
Una ragazza problematica, confusa; un ninja pieno di rimorsi, innamorato.
"Dovevo morire... Era quello il mio compito."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Shinji correva a perdifiato, correva sperando di raggiungere in tempo Kakashi dello Sharingan perché aveva capito tutto. Aveva sentito il Chakra abbandonare la sua amata maestra, l’aveva vista di sfuggita cadere a terra mentre si dirigeva a Konoha. Era sempre stato intelligente, aveva capito subito che quella missione sarebbe stata l’ultima per la sua maestra, aveva capito subito che la lettera si trattava di una cosa seria. Della massima urgenza. Per questo, una volta arrivato alle mura aveva spiegato ai guardiani la situazione e si era fatto portare da Kakashi. Doveva avere proprio uno sguardo disperato perché i due non avevano fatto troppe domande e lo avevano accontentato quasi subito.

Ora si trovava davanti al temibile Kakashi dello Sharingan, che leggeva la lettera con quel suo unico occhio nero, profondo. E Shinji leggeva tutte le emozioni che passavano per il volto dell’uomo. Dolore, tristezza, amarezza, stupore, poi, ad un tratto, il Ninja della Foglia alzò lo sguardo dal foglio e lo piantò sugli occhi del ragazzo, che deglutì. “Portami dai tuoi compagni. Ora.” Quella frase e quello sguardo non ammettevano repliche, così uscirono e si diressero in fretta verso Ruki e Oba.

 

***

 

Erano inginocchiati accanto al corpo di Yukiko, la ragazzina piangeva e Oba le stringeva le spalle, lo sguardo vuoto. Mi avvicinai superando il ragazzo che mi aveva portato la lettera e fissai la scatoletta di legno deposta tra le mani di Yuki. Lei non si muoveva, le palpebre socchiuse erano vuote, il verde smeraldo dei suoi occhi aveva perso brillantezza, i capelli ramati cadevano scomposti sul volto pallido e sull’erba circostante. Una lacrima le rigava la guancia, solitaria, quasi asciugata dal sole. “Andatevene.” Mi chinai accanto al corpo esanime di Yukiko, senza aggiungere altro, mentre i tre si allontanavano. “Avevi promesso di non lasciarmi più.” La sollevai portandola sulle mie ginocchia e l’abbracciai immergendo il volto coperto dalla maschera tra i suoi capelli “L’avevi promesso.” Iniziai a piangere, mentre la stringevo spasmodicamente a me, poi però mi venne un’idea. Dovevo portarla da Tsunade. Lei avrebbe risolto tutto. Lei l’avrebbe salvata.

 

***

 

Ciao Take-kun,

non odiarmi per ciò che ti rivelerò in questa lettera, né se questa arriverà troppo tardi. Non è colpa di nessuno, se non mia. Sai, ho appena saputo che dovrò compiere una missione a Konoha, quindi forse ci rivedremo, anche se, non fraintendermi, spero il contrario.

Vedi, Pain mi ha comunicato che dovrò essere sigillata, il mio Chakra sarà rinchiuso dentro una scatola in legno, perché è tanto potente da poter potenziare l’Akatsuki, così i miei allievi saranno costretti a porre dei sigilli alla mia energia vitale, dovranno uccidermi. Se rinunciassi tutta Konoha sarebbe distrutta e sai che non posso permetterlo.

Non piangere Kakashi, ti prego. Sii forte per tutti e due, perché io non lo sono abbastanza e ho paura. Paura di lasciarti di nuovo. Paura di farti star male. Paura che rivedendoti io rinunci alla missione. Paura che il mio sacrificio sia vano. Paura che tu mi odi per questo. Paura che tu non accetti il mio amore.

Già, ti amo Take-kun. Ti amo con tutta me stessa, perché non posso fare altrimenti. Tu sei stato il mio primo amico, il mio primo legame con Konoha dopo Yondaime-sama. Tu sei stato sempre presente per me. Ricordi quando ti intimavo di non arrivare in ritardo a lezione e ti aspettavo al cancello? Ricordi il mio sorriso? Ho sempre atteso con impazienza il tuo arrivo a scuola, ogni mattina di ogni giorno fino al diploma. Perché ti amavo, così come ti amo adesso. Ricordi le litigate con Iruka? Quante risate. Eri geloso quando lo abbracciavo? Ogni volta facevi in modo che la mia attenzione fosse rivota a te e Iruka si arrabbiava. Così litigavate. Ricordo tutti i giorni che ho passato con te. La radura dove ci allenavamo te la ricordi, vero? Quando ti ho rubato il libro per vedere cos’era e tu, per impedirmelo, ci hai fatti rotolare entrambi giù nel fosso. Nel momento in cui ti ho guardato negli occhi ho visto il mio futuro. Ho visto te e me, sposati, con dei figli. Felici.

Dì la verità. Avevo ragione riguardo al libro che stavi leggendo, vero?

Mi sarebbe piaciuto tanto abbassarti la maschera e baciarti, ma quella stupida lepre ci ha interrotti.

Sai, ho sofferto tanto quando ti ho lasciato in ospedale, ferito, col cuore in pezzi, le lacrime agli occhi. Volevo veramente restare, mi credi? Non volevo abbandonarti, ma dovevo salvare tutti. Dovevo salvare te.

Ora, leggendo questa lettera, forse sarà troppo tardi per salvare un’unica persona.

 

Me.

 

Sto morendo, Take-kun. Non potremo sposarci, né avere dei bambini, né essere felici. Ma voglio che tu continui a vivere, che tu sia forte, anche per me. Non lasciarti morire per me. Non farlo mai. Questo devi promettermelo. Giuramelo.

Raggiungi i miei allievi, loro non sanno di avermi tolto la vita, quindi saranno ancora col mio corpo esanime. È strano da dire: il mio corpo esanime.

In ogni caso, prendi la scatola di legno tra le mie mani e portala all’Hokage, spiegale la situazione e lei saprà cosa fare. Non permettere che Pain o l’Akatsuki s’impadroniscano del mio Chakra. Ti prego.

 

Ti amo, Take-kun.

 

     Tua, per sempre

 

                                                         Yukiko

 

Corsi a più non posso con il suo corpo tra le braccia e la scatoletta nella tasca assieme alla lettera. Non poteva essere morta. Non doveva lasciarmi solo. Non un’altra volta. Non gliel’avrei permesso.



Sotto ho caricato il mio disegno di Yukiko, spero vi piaccia :)
Baci e caramelle
Danda♥


  
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