È  l’alba.

Il sole ardente sta sorgendo.

La casa è silenziosa,neanche il vento sussurra.

Le piccole casupole si stagliano fino ai limiti del deserto,hanno provato a sfidare  l’infinito e la grandezza ma si sono dovute fermare.

La sabbia già scotta,ormai il sole è alto,la luce che produce abbaglia i miei occhi che si chiudono davanti a tanto splendore.

L’azzurro del cielo frastagliato di nuvole bianco latte si scontrava con il dorato della sabbia,unendosi all’orizzonte.

Anche il vento adesso si fa sentire,con dei soffi caldi che tormentano i panni stesi sui balconi.

Gli uccelli cominciano a cacciare in cerca di cibo per i propri piccoli.

E’ primavera ma qui,a Suna,pare estate.

I capelli dorati di Temari sbucano dalla porta.

- Gaara è ora di andare.-

-Ti raggiungo subito.-

Sospirai.

Chissà se dopo questa primavera ne giungerà un’altra o se saremo assoggettati dall’imperioso e freddo inverno.