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Autore: _Luna_    12/11/2011    4 recensioni
Cos'è un sogno, se non il parlare del nostro subconscio?
Questa mia fanfiction/riflessione/storia/sogno è un viaggio nei ricordi della nostra Rory... spero vi abbia incuriosito! Non posso darvi altre informazioni... anche perchè non so nemmeno io che cosa ho scritto! Fatemi sapere :D
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jess Mariano, Rory Gilmore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardava la scena come se lei non c’entrasse niente.
 Era distaccata, tutto accadeva ma niente le interessava. 
 

C’era una ragazza alla scrivania e stava lavorando a qualcosa al computer, insistendo nel riscrivere una frase. Ma non le interessava. La conosceva, la conosceva molto bene e non aveva voglia di starla ad osservare mentre faceva i suoi compiti, non c’era niente d’interessante. Guardò la stanza e sorrise quando vide tutti i libri sparsi. Com’era bello, come si sentiva bene. Nessun party folle, nessuna limousine, nessun colpo di testa. Era solamente Rory, a sedici anni.
Poi ecco qualcuno di nuovo, qualcuno che non si sarebbe aspettata, a sconvolgere la sua normale vita di sedicenne. Aveva i capelli tutti disordinati, indossava un’anonima felpa e si sentiva chiaramente fuori luogo. Cosa c’entrava, lui, nella sua vita? Nessuno avrebbe potuto dirlo. Lorelai non se l’aspettava un ragazzaccio come quello. Luke non si aspettava un nipote di diciassette anni. Rory non si aspettava la cosa migliore che né spirito potesse capitarle. Erano entrambi in imbarazzo, lui un po’ di più ma la sua spavalderia nascondeva il timore. Si presentarono lo stesso e Rory sorrise, non sapendo quello che l’aspettava.

Lei intanto continuò a guardare la scena da lontano.
 

Poi si trovò nella piazza di Stars Hollow e una Rory di vent’anni gli aveva appena fatto una sfuriata. E come al solito Jess la stupì come solo lui sapeva fare. Il suo sguardo era serio, niente arroganza né sarcasmo, anzi « Ti amo » L’aveva veramente detto. E quella frase aveva un suono più dolce di quando Dean l’aveva detta anni prima.

 

E così lei, che guardava, urlò “ Dì qualcosa, Rory. Dì qualcosa.
Non puoi perderlo ancora.
Non buttare via tutto.”

 
 
Ma lui se ne era scappato e quella stupida che era non l’aveva rincorso. Aveva perso l’occasione, ancora una volta. Se solo fosse stata più preparata, pronta. Invece era rimasta immobile. La macchina era passata e lui ormai non era davanti a lei.
 

Sentiva la rabbia repressa in corpo.
Poi ancora una volta si ritrovò in un posto familiare.
 

 
Uscì dall’auto e la chiuse con la sicura. Era annoiata, stanca, non riusciva più a sopportare le intemperanze di Logan. E ancora una volta, eccolo. Ancora lì, ancora a sorprenderla con le sue entrate in scena. Forse le organizzava di notte pur di farla rimanere senza fiato. E finalmente gli aveva parlato, gli aveva mostrato quel libro, quelle pagine piene di lui, piene di lei. Piene di ricordi e piene di speranze per il futuro.

 
E allora sorrise. Finalmente non l’aveva lasciato andare.
Finalmente si iniziava a rendere conto chi era.
Con lui.

 
L’aveva rincorso. E tutte le cose che gli aveva detto le erano sembrate tremendamente vere « Questa non sei tu! » Già. In che Rory si era trasformata in quei mesi? Folle, party, figlie della rivoluzione, non andare a Yale, stare con quello con il macchinone.
 

Strinse i pugni con indignazione.
Le cose che stava dicendo erano tremendamente vere.
Per fortuna era intervenuto lui.
Per fortuna lui l’aveva fatta tornare normale.

 
Si trovava a Philadelphia, l’aveva appena baciato ma subito i suoi pensieri corsero da Logan. Accampò qualche scusa e se ne andò. Tremendo sbaglio, orribile sbaglio. Cosa aveva combinato ancora una volta?
 

Stupida.
Tremendamente stupida.
Ancora una volta stupida.
L’occasione era persa. Sprecata. Buttata.
L’aveva perso.
Aveva perso Jess.

 
 
Si svegliò di colpo, in preda al panico. “ Un sogno, stai calma, tranquilla ”. Si alzò le coperte fino al collo e si girò dall’altro lato. Quel sogno le aveva fatto rivivere tutto. Dal primo istante fino all’ultima stupidaggine che aveva fatto. Alzò un po’ lo sguardo. Jess dormiva accanto a lei, senza russare, ma solo con la bocca aperta, emettendo un respiro lieve. Gli strinse un po’ la mano sotto le coperte.
Non avrebbe più sbagliato, con lui.
Non l’avrebbe mai più perso.
Erano insieme e sarebbe andato tutto bene.


N.d.A Saaaaaaalve! Eccomi qui... Cosa è nato da una folle serata ad aspettare il mio migliore amico? Una strana e ibrida storia su Rory! A me è piaciuta ( va beh, grazie, il mio commento è di parte xD ) Se volete chiarimenti, chiedete pure! Fatemi sapere cosa ne pensate, mi farebbe davvero moooolto piacere! Ciaaaao ciaaaaaaaaaao :3
   
 
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