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Autore: Davi 1990    12/11/2011    0 recensioni
Devel era un Demonhunters il quale compito era ripulire il globo dai demoni che lo infestavano in ogni angolo.
Cinquant'anni prima era accaduto un evento che cambiò il mondo, riducendolo ad un luogo cupo e orrendo. La crudeltà era all'ordine del giorno e tutto fu a causa dei demoni.
Le persone che credevano nel bene si rifugiarono sotto terra, lontano dalle città, chi accettò il male diventò uno di loro.
I demoni erano creature spietate e diaboliche e molti uomini furono intaccati da una sorta di virus maligno che si impossessò della loro anima, tramutandoli in mostri assetati di sangue e tormentandoli per tutta la vita.
Tra i rifugiati, nacquero dei guerrieri dai poteri celestiali i quali si unirono formando la Demonhunters, un organizzazione mirata alla difesa dei deboli e alla distruzione dei demoni.
Genere: Azione, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ultima missione di Devel, il Cacciatore di demoni!


Devel camminava nelle vie di una città abbandonata, almeno all'apparenza.

Gli alti edifici che un tempo erano ricolmi di vita e di splendore ora si ergevano cupi e freddi verso un cielo grigio. Rottami di auto abbandonate e insegne decadute si spargevano per le strade, nessun segno di vita. Era una città fantasma.

Devel era un Demonhunters il quale compito era ripulire il globo dai demoni che lo infestavano in ogni angolo.

Cinquant'anni prima era accaduto un evento che cambiò il mondo riducendolo ad un luogo cupo e orrendo. La crudeltà era all'ordine del giorno e tutto ciò fu a causa dei demoni.

Le persone che credevano nel bene si rifugiarono sotto terra, lontano dalle città, chi accettò il male diventò uno di loro.

I demoni erano creature spietate e diaboliche e molti uomini furono intaccati da una sorta di virus maligno che si impossessò della loro anima, tramutandoli in mostri assetati di sangue e tormentandoli per tutta la vita.

Tra i rifugiati, nacquero dei guerrieri dai poteri celestiali i quali si unirono formando la Demonhunters, un organizzazione mirata alla difesa dei deboli e alla distruzione dei demoni.

Quello che spingeva questi uomini a combattere questi esseri era la speranza di rivedere il mondo bello e luminoso come un tempo.

La battaglia non era facile. Tra questi esseri malvagi vi erano dei leader, degli esseri molto potenti che si spartivano il controllo del mondo, come fosse un giocattolo. E' per questo intento usavano le loro pedine ossia i demoni e, insieme ad essi, gli umani divenuti come loro.

Devel sapeva bene il rischio che correva, ma il suo compito era quello di ripulire ogni città da quegli esseri insulsi.

Con passo deciso ma cauto, Devel continuava la sua perlustrazione tra fila di palazzi che si estendeva alta e minacciosa lungo la larga strada. su entrambi i lati.

Un rumore sinistro catturò la sua attenzione.

Si fermò di colpo, ma senza timore.

Avanti! So che mi state spiando... venite avanti e facciamola finita!-, esordì con tono piatto e sicuro.

Una folata di vento gelido si alzò spazzando la strada e mille ombre nere si stagliarono in cerchio tutte intorno a Devel, come un muro. Esseri privi di forma, neri come la pece scrutavano con occhi rossi la loro prossima preda.

Il cacciatore li fissò, capì che quegli esseri un tempo erano uomini, poiché avevano un aspetto diverso dal solito. Adesso, però, erano divenuti ombre di se stessi, affamati di carne umana: dei demoni in tutto e per tutto.

Strani e tenebrosi ringhi provenivano da essi, un gelo attanagliava l'aria, ma Devel non vi badò, il suo compito era uno solo: distruggere i demoni! Dalle sue mani, dopo un lampo di luce, comparvero due grige e luccicanti pistole. Le impugnò con esperienza.
Quelle erano pistole celestiali, arme collegate al proprio spirito e che sparavano pallottole energetiche. Traevano il loro potere distruttivo dal proprio padrone e a sua scelta potevano fare più o meno danni. Un sorriso di sfida comparve sul volto del cacciatore... puntò le pistole contro gli esseri che si estendevano tutto intono.

Io sono il vostro giudice. Io sono Devel, l'ente supremo!-

Una pioggia di proiettili dorati fuoriuscì dalle due pistole, colpendo i mostri neri. Tra urla d'odio e di dolore le creature venivano trafitte e disintegrate come vetri colpiti da un sasso. Dopo qualche minuto di caos non vi era più traccia di quegli esseri immondi.

Devel si rilassò tenendo ancora in pugno le due armi, il suo sguardo era disinvolto. La missione in quella città parve conclusa, ma lui sapeva chi restava. Infatti, come un fulmine a ciel sereno, comparve una sagoma nefasta dinanzi ai suoi occhi. Un essere dall'aspetto demoniaco, ma vestito come una sorta di avvocato umano, si trovava davanti al cacciatore, ad un paio di metri di distanza. Un cappello nero copriva il capo del nemico.

Devel sapeva chi fosse, costui era un leader dei demoni, un essere potente e terribile.

Il leader dei demoni si portò una mano verso il cappello e con un dito lo sollevò appena, mostrando i suo occhi maligni privi di sopracciglia e di pupille.

Un ghigno gelido mostrò i suoi denti aguzzi e ingialliti dai secoli.

E' così, un 'altro essere umano ha osato metter piede qui, nella mia città! Ma cosa dico? Non un essere umano comune, ma un cacciatore... uno dei Demonhunters, dico bene?-, disse malignamente il demone.

Si è esatto, maledetto mostro!-, rispose Devel, con volto privo di sentimento.

Il demone rise, se così si poteva chiamare quello strano gorgogliare, e chiese beffardo.

Qual'è la ragione che ti ha spinto qui?-

Una sola... distruggerti! Con te ha avuto inizio il crollo di questa città e con te finirà la sua rovina!-, esclamò il cacciatore con sguardo aggressivo.

Oh, ma davvero? Forse, dovrei rammentarti che la tua stirpe sta cadendo... i Demonhunters stanno per conoscere la loro fine-, il demone lanciò via il cappello nero mostrando una chioma di capelli bianchi al vento. -Anzi, tu potresti essere uno degli ultimi rimasti. State cadendo come alberi abbattuti da una tempesta... i grandi leader dei demoni vi stanno annientando. Finché dovevate affrontare semplici demoni tutto filava liscio, ma una volta che siamo scesi in campo noi, siete caduti uno ad uno... e ora chi è rimasto oltre a te?-

Devel rimase in silenzio. Strani ricordi riemersero dalla sua mente e ricordò il suo vero obbiettivo. Era vero ciò che diceva quel mostro, i Demonhunters stavano cadendo, ma non tutti. L'ultimo a cadere fu Ruwa “Spada d'argento”, uno dei cacciatori più temibili... un rivale di Devel si, ma un guerriero formidabile. Eppure era caduto e la ragione che spinse Devel a giungere in quella maledetta città era proprio questa, capire chi lo avesse ucciso e onorare la sua memoria, oltre che ripulirla da quegli esseri.

Il leader dei demoni sogghignò e rivelò, con volto scosso da una ebrezza di felicità.

So la tua ragione Devel... Colui che cerchi è caduto... è caduto per mano mia!-

Devel sentì il cuore in sobbalzo, il suo volto si abbaiò di luce assassina, serrò ancor di più le impugnature delle pistole e a denti stretti sussurrò.

Tu, sei il suo assassino?-

Esatto e tu lo seguirai, estinguendoti! La tua razza è ormai pronta a cadere! Gli uomini sono esseri deboli, ma molto vicini a noi. Forse hai dimenticato il male che ha fatto la tua gente? Dimentichi il sangue versato per ragioni politiche? Dimentichi forse le guerre spaventose provocate per cose effimere? In cosa, alla fine, siete differenti da noi? Anche voi siete demoni e la dimostrazione e che molti di voi si sono mutati... sono divenuti come noi... -

Devel interruppe il mostro, quasi come non lo avese ascoltato. chiedendo.

Che ne hai fatto del corpo di Ruwa?-

Mi chiedi cosa ne ho fatto?-

Un lampo illuminò i palazzi, un vento feroce fuoriuscì da quel mostro che affermò con un sorriso malefico:

L'ho distrutto! L'ho tagliato in mille pezzi e gettato in pasto a quei demoni che tu ora hai ucciso!-

Devel, con rabbia ceca, corse verso il mosto. La pioggia che iniziò a cader dal nero cielo. Un fulmine tagliò il tempo in due; Devel con un balzo puntò una pistola in bocca al demone, ma quest'ultimo veloce come il vento gli afferrò il braccio e lo scaraventò contro uno dei palazzi che si ergeva ai lati della strada.

La finestra andò in frantumi e Devel rotolò all'interno di una stanza buia sbattendo violentemente contro una parete. La sua vista si appannò, ma si rialzò quasi subito.

La camera era buia e l'unica fonte di luce esistente proveniva dalla finestra, ora danneggiata. La sagoma del demone comparve dinanzi ad essa e Devel fece fuoco con le sue pistole. Un lampo e subito dopo un esplosione, disintegrarono l'intera facciata del palazzo.

Uno squarcio si apriva sulla parete dinanzi a Devel, il quale si tuffò con un salto energico finendo di nuovo sulla strada centrale, dove tutto ebbe inizio.

Si guardò intorno con fiato grosso, ma del demone non vi era traccia. La pioggia continuava a cadere e i lampi illuminavano il cielo. D'un tratto una mano artigliata afferrò la testa del cacciatore e con potenza mostruosa lo sollevò da terra e lo schiantò sul terreno pesantemente, formando un cratere profondo quattro metri.

Devel, era in fondo al cratere pieno di polvere e di detriti. Il Leader dei demoni si stagliava su di lui trionfante. Ora non aveva più quel completo d'avvocato. Il suo orribile corpo era scoperto e rivelava la sua muscolatura unita alle grandi ossa del suo corpo. I capelli fluttuavano al vento e i suo occhi erano luminosi come il fuoco.
Devel si mosse, cercò di alzarsi, era frastornato e il suo corpo indolenzito, quindi ricadde con le spalle a terra. Il demone non aspettò oltre, mutò la sua mano in una lama affilata e trafisse lo stomaco del cacciatore che urlò dal dolore. Poi, lo sollevò mentre ancora era infilzato e lo portò vicino al suo viso. I due ora erano faccia a faccia. Devel con volto di dolore unito alla rabbia e il demone con volto malvagio unito a folle soddisfazione. Il sangue colava dalla ferita, cadendo a terra.

Il demone rise e disse con superiorità.

Siete troppo deboli per confrontarvi con noi! Il vostro mondo è ormai nostro, dovete rinunciare alla sua difesa... siete deboli!-

Con un movimento veloce del braccio, unito a disprezzo, il demone lanciò il guerriero oltre il cratere, facendolo finire a terra.

Devel era debole, ferito, stanco. La vista iniziò ad offuscarsi e vomitò sangue sotto gli occhi maligni del nemico. Tremava, ma non di paura, ma di pura rabbia nei confronti di tutto il genere demoniaco. Voleva distruggerli, doveva farlo! Ripensò a Ruwa... il suo corpo fu scosso da un brivido di amarezza.

Ruwa... perdonami... -, balbettò con qualche lacrima che gli percorreva il viso, quasi rassegnandosi all'inevitabile sconfitta.

Era impotente contro quel mostro, se ne era reso conto. La paura improvvisa della morte lo attanagliò d'un tratto. Iniziò a disperarsi e avvertì un vuoto inconcepibile nel suo cuore. Lui era un cacciatore di demoni, se fosse caduto cosa sarebbe successo? Possibile che la sua vita dovesse finire proprio li? Ricordò la promessa fatta sulla tomba della madre, una promessa sincera. “Distruggerò tutti i demoni finché il mio corpo me lo permetterà”.

Devel, iniziò ad alzarsi, barcollò paurosamente, ma riuscì a rimanere in piedi sorprendendo il suo nemico.

Cosa pensi di poter fare? Ormai sei finito-, disse il leader dei demoni.

Devel sollevò le due pistole contro il demone e disse con vigore e con uno strano sorriso:

E' vero... io sono finito, ma finché il mio corpo me lo permetterà io vi annienterò!-

Come?! Cosa credi di poter fare?-, disse divertito il demone.

In lontananza, d'un tratto, si udirono dei versi tenebrosi e il demone disse compiaciuto:

Pensavi di aver distrutto tutti i demoni, poco fa? Adesso arriveranno altri miei sudditi che potranno gustarsi la tua carne...-

Devel rispose con sicurezza:

Non mi avrete mai.. rimane solo un ultimo atto... un cacciatore non si ferma neppure dinanzi alla morte. Prima di esalare l'ultimo respirò vi riporterò tutti all'Inferno!”

Una luce d'orata avvolse il cacciatore, un calore benevolo si alzò da lui facendo tremolare l'aria tutto intorno. Il leader indietreggiò con occhi increduli.

Devel sapeva cosa doveva fare, era rimasta un'ultima mossa. La mossa che ogni cacciatore conosceva, una mossa si disperata, ma estremamente potente. Il leader dei demoni urlò con furia e si scagliò contro di lui.

Devel sorrise, le due pistole si unirono in un'unica arma avvolta da elettricità. Prima di premere il grilletto un flash nella sua memoria lo paralizzò per un millesimo di secondo. Il tempo si fermò. Vide sua madre, giovane e bella. Ella si trovava davanti ad una finestra da cui penetrava un fascio di sole che l'illuminava quasi come fosse un angelo. Sorrise affettuosamente, muovendo una mano quasi come a voler stringere quella del figlio, come per accoglierlo in chissà quale luogo. Un altro flash. Rivide un momento passato e doloroso, un demone che uccideva sua madre e la promessa che lui fece sulla sua tomba. Flash!

Il leader dei demoni era così vicino a Devel, quasi da poter conficcare gli artigli nel suo cervello.

E' la tua ora!-, urlò con un ghigno.

Devel chiuse gli occhi, mormorando.

Madre... arrivo! ARMAGEDDON!”

Pronunciata l'ultima frase un'immensa sfera d'orata avvolta da scariche elettriche fuoriuscì dalla sua arma travolgendo il demone che si carbonizzò all'istante tra urla di stupore e rabbia. Un' esplosione paragonabile ad una Bomba Atomica divampò ingoiando la città e gli altri demoni che stavano per giungere...

Quella fu l'ultima missione di Devel il cacciatore, il quale si sacrificò per annientare un leader dei demoni e i suoi seguaci maligni.

 

Il mondo era ancora sotto il controllo dei domini e le genti erano ancora oppresse e spaventate, ma la storia di un cacciatore coraggioso che annientò un leader viaggiò veloce tra di loro, ridando forza e vigore. Forse, i demoni potevano essere distrutti prima o poi... forse, il mondo poteva rivedere davvero quella luce perduta.

Si diceva che il valore di un Demonhunters si poteva valutare solo quando la sua morte riusciva a trascinare agli Inferi un certo numero di demoni. 
I Demonhunters continuarono la loro missione in onore di Devel, il coraggioso cacciatore che trascinò mille demoni con se!


Nota dell'autore

Intanto un profondo ringraziamento per aver letto questa storia auto-conclusiva. Sicuramente potrebbe risultare una storia insolita o scialba, però avevo voglia di scriverla e condividerla con tutti voi. Inizialmente questa era una storia che avrei voluto usare per un fumetto ma, per vari impegni, ho deciso di usarla come un fanfic conclusiva. Spero di avervi potuto accompagnare con questa storia e di aver trasmesso qualcosa. 
Avrete notato che volontariamente ho omesso una descrizione fisica di Devel, questo perchè volevo che ogni lettore lo immaginasse a modo suo. 
Non mi sento un genio della grammatica quindi scusatemi per gli errori grammaticali e ortografici se ci sono, ma io credo di si XD E' una storia che ho scritto senza pretese, ci ho messo due giorni partendo da una base che avevo già buttato giù tempo fa, spero l'apprezzerete. 
Buona lettura, se volete commentate. Accetto ovviamente tutti i pareri, basta che si parli con il giusto rispetto e senza offendere. Se qualcuno vorrebbe aiutarmi in una possible correzzione può farlo, basta mandarmi il testo della storia corretto tramide un MP e io lo citerò in questa pagina con il suo nick e tutto il resto.
Grazie a tutti!

 

  
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