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Autore: Mikage    12/11/2011    5 recensioni
Sulla falsariga della famosa serie tv: tre indomite guerriere al servizio del nostro maestro di arti marziali preferito, in lotta contro il male, ma anche tra di loro per vincere il cuore del loro capo... Akane, Shan-pu ed Ukyo unite per proteggere l'umanità... ma a noi da loro chi ci protegge? *Episodio 4*
Genere: Comico, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tendo, Shan-pu, Ukyo Kuonji
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sede centrale della J.I.A. Ore 3.00


Ranma era irritato.

 

Molto irritato.

 

Non solo era stato relegato in un angolo della fiction e completamente ignorato dal settimo capitolo in poi, lui, la star!Anche i poveri, coraggiosi lettori lo rivolevano al posto che gli spettava!E cosa ci aveva guadagnato da questa sparizione totale? Bè, sì, è vero, si era liberato in un solo colpo della presenza ingombrante ed ossessiva di quelle tre. Ma l’ulteriore calo delle risorse dell’agenzia aveva moltiplicato l’autorità di Nabiki e del direttore, che non davano tregua a nessuno dei dipendenti, lui in special modo. E poi… niente pranzi e spuntini gratis, niente prese in giro e divertenti provocazioni… nel profondo c’era molto di più, anche se mai avrebbe ammesso l’esistenza di quella angosciosa sensazione che gli faceva torcere lo stomaco, a cui forse non sarebbe riuscito a dare neanche un nome. Tutti i contatti con l’agenzia erano spezzati, e dopo l’ultima conversazione con Ukyo e Shan-pu, non era più riuscito a rintracciarle con il dispositivo del dottore. Le ragazze erano abbandonate a sè stesse, senza armi e senza neanche un abbozzo di piano.

Chissà come se la stavano cavando. Chissà se stavano bene.

Forse era il momento di andare ad aiutarle. Mandare a quel paese quelle due sanguisughe e raggiungere la villa Dajmongi con qualsiasi mezzo.

Sì, si disse Ranma, convincendosi definitivamente e balzando in piedi, era ora di agire. Un veloce ticchettio e due indistinguibili voci femminili provenienti dalla fessura della porta spinsero Ranma a tornare a sedersi e a stringere più forte le ginocchia al petto. Forse… non avrebbe nuociuto aspettare ancora un po’, accucciato sotto la scrivania del suo ufficio.

Villa Daimonji ore 02: 40

 

Le tre agenti non riuscirono a trattenere un’esclamazione di sorpresa quando videro in pochi secondi crescere e svilupparsi,dai semi gettati a terra, delle lunghe liane erbose che si avvilupparono attorno ad ognuna di loro con una morsa così forte da togliere il respiro.

Gli unici rumori che dominavano la stanza erano quello dello stormire delle foglie, attraverso la finestra semi aperta, ed i loro respiri affannosi. Sentaro le scrutava con uno sguardo trionfale, fisso ed implacabile che sembrava quasi trapassarle, ed un sorrisino isterico disegnato sulle labbra. Possibile che sotto quell’aria così mite, quel ragazzo fosse un vero e proprio genio del male? Sembrava davvero incredibile da credere.

 

Sentaro: (schiarendosi la voce) E così siete riuscite a scoprire tutto! Eppure non avrei mai creduto che sareste riuscite a risalire a me…

 

Shan-pu: Ma allora in questa famiglia credono davvero che siamo delle schiappe!

 

Ukyo: (sottovoce) forse era proprio per questo che ci avevano contattato….

 

Sentaro: Ma no, cosa dite , graziose fanciulle! Niente di personale, è solo che il mio manuale dice che il cattivo della serie deve possedere un immenso ego ed essere sempre convinto di poter farla franca!

 

Akane: Manuale? Quale manuale?!

 

Sentaro: (mostrando un piccolo libro) Questo, il manuale del perfetto cattivo, con il protocollo ufficiale dei cattivi. E’ la prima volta che provo a fare una cosa del genere, perciò mi sono premunito!

 

Ukyo: Cosa significa “ questa è la prima volta”? Cosa ti ha spinto a queste azioni criminali?

 

Sentano: A-ah!Ho capito! E’ tutto nel capitolo 10! Volete spingermi a raccontare i dettagli del mio piano sperando che io mi tradisca in qualche modo!

 

Ukyo: …

 

Sentano: O magari pensate che chiedendomi tutto io possa intuire il vostro piano e non dirvi nulla, e voi capirete che io ho capito, ed io capirò che voi avete capito che io ho capito, e poi…

 

Ukyo: Ebbasta!!

 

Sentano: (accennando un inchino)Ma d’altra parte è d’obbligo che il cattivo, quando ha messo in trappola gli eroi , racconti le origini e lo sviluppo del suo geniale piano criminale!

 

Shan-pu : (annuendo solennemente) Ce da dire che però è davvero educato !

 

 

Sentaro: (parlando con un microfono spuntato dal nulla) Essere l’erede di una casata importante comporta tante responsabilità! Io ho sempre vissuto qui con la nonna, ed il mio sogno è ed è stato quello di succederle degnamente alla guida di questa famiglia. La nonna mi ha sottoposto ai più duri allenamenti, senza mai una parola d’affetto o di apprezzamento. Nonostante i miei sforzi, mi ha sempre considerato un’incapace senza speranza…

 

Il giovane Daimonji si accascia a terra , stringendo i pugni e trattenendo a stento le lacrime.

Intorno a lui sembrano prendere forma le immagini della sua infanzia: Sentaro bambino in lacrime; in ginocchio su una lastra di cemento; un enorme bollitore per l’acqua da cui spuntano solo i suoi piedi; Sentaro più grande messo ko da un colpo di cucchiaio sferrato dalla nonna…

 

Shan-pu: (commovendosi) Oh! Povero… mi sembra quasi di vedere la sua infanzia tormentata!

 

Akane: E ci credo! Sta sfogliando un album di foto!

 

Sentaro: (chiudendo l’album di foto e riponendolo nel kimono) Ma ho aspettato a lungo un’ occasione che mi avrebbe permesso di riscattarmi agli occhi della nonna, che l’avrebbe resa fiera di me! Ed un giorno, mentre sistemavo nel vivaio alcune nuove piante, ho scoperto il diario di un mio antenato, che ho sfogliato giusto per curiosità. Ma poi ho trovato le dosi per preparare quel potente infuso. Ho provato solo un paio di volte, sui domestici di questa casa, ma quando ho visto che funzionava davvero, mi sono reso conto del grande potere che avevo: oggi Nerima, domani il mondo!

BAHAHAHAHAHAHA!

 

Ukyo: Ma no! Così proprio non va! La risata malvagia è “BWAHAHAHAH”!

 

Sentaro: Uhm… (sfogliando il suo libricino con attenzione e poi richiudendolo soddisfatto) già! Devo aver letto male… e-ehm… BWAHAHAHAHAHAH!

 

Shan-pu: Ora sì, molto meglio!

 

Sentaro: Insomma, ero ad un passo dal poter avere tutto ciò che desideravo! Ma quando il destino vi ha portato in questa villa, ho capito che potevo avere molto di più… quando la sua leggiadra figura ha oltrepassato questa soglia, ho capito che sarebbe stata il generale delle mie truppe, e la regina del mio cuore! (abbracciandola calorosamente) Akane, diventa la mia consorte, e domina con me il mondo!

 

Akane, con le sole gambe libere dalla morsa delle liane, lo spedì dall’altro capo della stanza con un calcione.

 

Akane: Toglimi subito le mani di dosso, brutto maniaco!

 

Sentaro: (rialzandosi alquanto malconcio) Ah! Che passione ardente!

 

Ukyo: (con un sorrisino malzioso) Bè, Akane, in fondo non è poi male, come offerta... perché non ci fai un pensierino?

 

Akane: NO!

 

Shan-pu: (con tono incredibilmente serio)Ma no, non ascoltare la spatolona!

 

Akane: S-Shan-pu?

 

Shan-pu: Pensaci, Ukyo, se Akane diventasse la dominatrice del mondo potrebbe sottoporci alle più crudeli torture, anche mangiare quello che cucina lei!

 

Akane: .\/.#

 

Sentaro: ed ora che sapete tutto, farò in modo che non possiate rivelarlo a nessuno… vi costringerò a bere l’infuso, diventerete parte del mio esercito personale… non vi farà male, vedrete…

 

 

In qualche angolo sperduto di mondo ore 5.30

 

Ryoga non era un tipo orgoglioso.

Né tantomeno uno sbruffone con la fissa della vittoria a tutti i costi.

Aveva più volte dubitato della sua forza in combattimento, eppure, sapeva razionalmente quale fosse il suo valore, e quali i propri limiti. Solitamente riconosceva a pelle la pericolosità del proprio avversario e, quasi come un sesto senso, conosceva anche il modo migliore per affrontarlo. E questo “intuito da combattente”l’aveva deluso di rado.

Ma stavolta…

Il nemico era molto più forte di lui. E non c’era modo di liberarsene.

Ryoga fu scosso da un improvviso tremito, mentre l’oggetto delle sue riflessioni si voltò verso di lui, rivolgendogli contro ancora una volta la sua arma più pericolosa, un sorriso brillante che si stendeva da un orecchio e l’altro, che illuminava ancora di più i suoi occhi ridenti, che già promettevano una nuova, inarrestabile ondata di domande senza senso. Cercando di sfuggirle, Ryoga distolse lo sguardo e ne approfittò per guardarsi intorno.

Neve. Ghiaccio. Spuntoni di roccia ricoperti di neve. Radi alberi ricoperti di neve. Già detto neve?

Ecco perché continuava a rabbrividire!Ma da quando su una collina fa così freddo?Un repentino cambio climatico? Una nuova glaciazione?Qualsiasi cosa gli attraversò la mente pur di non dare forma al pensiero che per primo si distingueva tra gli altri, ma fu la sua compagna di viaggio a parlare per due e a eliminare qualsiasi piccola speranza gli fosse rimasta.

 

Bambina:Signor Lupo? Io non la vedo la casetta della nonna da queste parti…

 

Ryoga sprofondò con le ginocchia nella neve, stringendosela testa tra le mani per la disperazione. Com’era possibile? Non aveva seguito tutte le indicazioni che gli erano state date?

 

Ryoga: Ma no… (con voce strozzata) vedrai che siamo vicini…

 

Bambina: ( con gli occhioni che cominciano a riempirsi di lacrime) e poi ho freddo… tanto freddo…

 

Ryoga: …

 

Bambina:Posso… posso riscaldarmi con la sua coda?

 

Ryoga:Coda? Quale co…

 

Bambina: Buaaaaaaaaaahhhh!! Ho capito tutto! Vuole farmi morire di freddo per poi mangiarmi!! Buahhh!

 

Ryoga: Ma che cav…? Io non ho nessuna coda!come devo ripetertelo? Io sono un uo…

Bambina: (ignorandolo completamente) sniff… così morirò congelata e le potrà conservarmi più a lungo! Buaaaaahhh!!

 

Il pianto a dirotto della tenera compagna di viaggio di Ryoga e le urla di quest’ultimo attirarono l’attenzione di due sherpa che si stavano risalendo, e che si voltarono ad osservare la scena. Con quel coraggio quell’ignoto viaggiatore aveva osato far piangere quella bambina così dolce ed indifesa? Quell’ignobile individuo meritava davvero una lezione! Afferrando i bastoni utilizzati per la scalata, si avvicinarono minacciosi verso il povro Ryoga, che si agitava freneticamente.

 

Ryoga: Ma no! Non è come può sembrare… No! Sulla faccia noooooo!

 

************

A volte la tormente sembrava non cessare mai.

In uno dei villaggi locali, un vecchietto di strinse più forte nella coperta, e soffiò sulla sua tazza di tè bollente. Più forte del vento e del ritmico sbattere dell'esile porta di legno, arrivava dalla montagne un urlo di dolore, quasi un ululato. Dopo aver dato un sorso alla sua bevanda, il vecchio ricordò la sua giovinezza, le scalate, e la caccia ai lupi tra la neve. Probabilmente la caccia era già iniziata… quelle bestiacce non ne avevano mai abbastanza…

 

Villa Daimonji ore 02:50

 

Ukyo vide Sentaro voltarsi a preparare le tre tazze con gli infusi con una calma che contrastava molto con il suo sguardo nervoso, che si spostava dalle ceramiche alle tre ragazze imprigionate. Le corde che la stringevano cominciavano davvero ad essere soffocanti; poteva già sentire il sangue pomparle nelle orecchie e la vista annebbiarsi, mentre il fiato si faceva più corto. Ancora un po’ e le sarebbero mancate le forze per opporsi a quest’assurdità.Gettando uno sguardo affaticato sulle due compagne, le vide in una situazione non dissimile dalla sua: Akane cercava di forzare le corde per liberarsi, ma con scarsi risultati, mentre Shan-pu osservava con curiosità le mosse di Sentaro. Serviva una soluzione immediata, una buona idea che potesse cavarle d’impiccio. Ma cosa? Oramai Sentano si stava già avvicinando minaccioso…

 

Shan-pu: però così, non ho mica intenzione di berlo, questo infuso! Possibile che non possiamo avere almeno un biscottino, da prendere assieme alla pozione?

 

Ukyo si voltò verso la compagna con gli occhi sgranati per la sorpresa: l’incredulità superava anche la voglia di ridere della stupidità di Shan-pu. Possibile che le corde le avessero bloccato anche il funzionamento del cervello? Ad essere colta di sorpresa non era stata certamente l’unica, visto che anche il povero Sentano si era bloccato, grattandosi imbarazzato la testa.

 

Sentaro: Ma veramente… non ci avevo pensato…

 

Shan-pu: per fortuna dovrei avere qualcosa io…sotto l'obi...

 

Sentaro continuò a guardarla con aria perplessa, eppure le si avvicinò. Frugando, estrasse un piccolo dischetto (?) dai contorni irregolari e dal colore bruno scuro.

 

Akane: Ma... ma quelli sono i miei biscotti!

 

Sentaro: I biscotti fatti dalle dolci manine della mia Akane? Voglio avere il privilegio di provarli!

 

Shan-pu: Bè, se proprio ci tieni…

 

Akane: Visto che lui non vede l’ora di mangiarli?

 

Sentaro: Sono sicuro che hanno il sapore dell’amore! (accasciandosi per terra, dopo averlo addentato) … urgh… l’amore sa anche fare del male…

 

 

Shan-pu: Ahahahah! Lo sapevo! Niente batte la cucina tossica di Akane!

 

Akane: …

 

Ukyo: Ben fatto! Ma adesso chi ci libera da queste liane?!

 

 

 

Fine della quinta parte! Riusciranno le ragazze a liberarsi dalle liane? Che fine ha fatto la signora Daimonji? Quando potrà uscire Ranma dal suo nascondiglio? Riuscirà Ryoga a riemergere dalle nevi ed a liberarsi dell'odiosa bimbetta? Ma soprattutto,Riuscirà l’autrice, nonostante l'acclarata senilità, a terminare quast'episodio?Lo saprete nella prooosssssima puntata!! (e cioè, finalmente l'epilogo!)

 

 

 

  
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