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Autore: Sarugaki145    12/11/2011    0 recensioni
I pensieri, le parole di tre ragazzi che hanno dovuto rinunciare a ciò che avevano di più importante nella loro vita. Riusciranno a riprendere una vita normale ora che il loro sole personale è scomparso..?
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inoue Orihime, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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_Full Moon_

Capisco.
In fondo, sono solo un’attrice non protagonista.
Quindi non ho alcuna chance di diventare una principessa.
Non sarò mai come lei.
 

Non essere mai abbastanza, sapevo benissimo cosa volesse dire.

Non ero stata abbastanza per salvare Ulquiorra, non ero stata abbastanza per impedirgli di andare a morire per una guerra inutile, non ero stata abbastanza neanche per guarire le ferite riportate da Ichigo in combattimento.

 Per non parlare di quelle presenti dentro di lui.

L’avevo conosciuto alle superiori, avevo avuto tutto il tempo per cercare di conoscerlo meglio, la sua migliore amica era addirittura anche la mia migliore amica. Per me conoscerlo doveva essere uno scherzo.

Ma non c’ero riuscita, non ero mai riuscita a infrangere quel muro che si era costruito attorno per tenere lontane le persone dal suo cuore. Riuscivo si a capire come stesse, ma una persona che lo conosceva poteva benissimo capirlo. Ma pensavo di avere tempo, di non dover forzare le cose e diventare sua amica per forza.

Un giorno era arrivata lei, che a differenza mia era riuscita a minare alle fondamenta quel muro sin dal primo giorno e poi era crollato. Si vedeva che tra loro esisteva un rapporto speciale, che esisteva qualcosa che andava oltre alle parole, ai gesti. Quando i loro occhi si incontravano si illuminavano, erano tutti e due terribilmente più vivi quando stavano insieme. Esisteva quella sorta di magia attorno a loro, come se esistesse un piccolo universo perfetto quando stavano assieme, quel universo che desideravo fosse condiviso con me.

Poi lei era scomparsa e lui si era spento. Non mi stupì affatto quando mi comunicò la decisione di andarla a riprendere e io, per stare con lui, decisi di seguirlo, di aiutarlo. Però vidi i suoi occhi quando la rividero e vidi tornare quel soffio di vita nel suo cuore.

Poi arrivò il mio turno di essere salvata. E in quel momento non ero così sicura di volerlo essere.

Ero riuscita a trovare quel rapporto unico che avevano Ichigo e Rukia con Ulquiorra, forse un po’ diverso, ma comunque sentivo che stava crollando quel muro costruito attorno a lui. Nel giro di poco ero riuscita a diventare qualcosa di più importante per lui, ma anche questa volta non ero stata abbastanza. No, non ero riuscita a non farlo combattere contro Ichigo, a non fargli perdere la vita.

Ero un’inetta, un’incompetente. Non sarei mai riuscita a fare nulla nella mia vita.

Non ero neanche riuscita a sfiorargli la mano quel giorno in cui era scomparso.

Mi sarebbe piaciuto essere come Rukia. Nonostante tutto era la persona che più invidiavo al mondo. Lei aveva un carattere forte, lei riusciva sempre a dire le parole giuste per far tornare il sorriso a tutti e lei non piangeva mai come me.

Io, quando non sapevo come comportarmi, piangevo. Fu lei la prima persona a dirmi di non lasciarmi andare in quel modo, di non soffrire in silenzio, ma di urlare contro alle persone che mi facevano stare male.

Come poteva lei sapere che io volevo urlarle contro?

Volevo per un attimo non essere più accecata dalla sua luce abbagliante, dalla sua perfezione.

Volevo per una volta poter essere guardata con ammirazione, come tutti guardavano lei.

Ero una persona orribile.

E  non facevo altro che piangere, mentre mi crogiolavo nel pensiero che io non sarei mai stata la protagonista, colei che affascinava il pubblico con un sorriso. Io sarei stata la comparsa in eterno, quella che non ti colpisce, quella il cui unico ruolo è essere presente nella scena.

Ma in fondo ero nata per arrivare seconda in tutto, per essere l’eterna seconda scelta delle persone.

Piansi anche quel pomeriggio, senza nessuno che si accorgesse delle mie lacrime.

Senza che nessuno mi porgesse una spalla su cui piangere.

Senza nessuno che mi riteneva indispensabile per la sua vita.

 
 
 
*Nota dell’autrice*
Mi scuso immensamente per il ritardo ma ho iniziato l’università e tra quella e la patente non ho veramente più un attimo da dedicare alle mie fic.. Spero di riuscire ad aggiornare più velocemente il prossimo capitolo!!!
Un’ultima cosa.. Vi prego non vi deprimete leggendolo, perché sono veramente amare come discussioni, ma penso che tutti ci siamo passati almeno una volta nella vita.. xD
Mi scuso infine per la brevità del capitolo, ma i tempi stringono, prometto che farò di meglio!! Anche perché il prossimo capitolo sarà dedicato alla mia preferita: Rukia!! :)
A presto
  
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