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Autore: JessieBelle64    12/11/2011    2 recensioni
Questa è la mia prima fan fiction...Heather lascia la famiglia per andare a Madrid, Spagna, e studiare appunto spagnolo, lì conoscerà nuove amiche, nuovi amici e un nuovo amore...Chissà chi! xD Se volete scoprirlo bèh...Buona lettura! :D
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heather
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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La mattina dopo verso le 7 e 15 si sentì un trillo fastidiosissimo che svegliò me e le mie amiche.
Era una specie di sveglia interna.
Tutte le ragazze dell’istituto uscirono dalle loro stanze per scoprire da dove proveniva quel rumore.
Proveniva da una specie di alto parlate posizionato nei corridoi.
Il trillo s’interruppe e una voce,quella della direttrice credo,si mise a parlare:-Attenzione!Scendete in sala mensa per la colazione!-Tutte,io compresa,tornarono nelle proprie stanze per indossare la divisa.
Una volta pronte io,Gwen e Courtney,insieme ad un fiume di ragazze,andammo nell’ala nord per mettere qualcosa sotto i denti.
La mensa era un’enorme sala con circa duemila tavoli,anch’essi molto grandi.
Alla destra dell’entrata c’era un enorme bancone con i vassoi,le posate e i possibili pasti.
Presi un vassoio e un cucchiaio,per poi avviarmi a scegliere cosa mangiare.
Non era molto vasto l’assortimento,c’erano le uova sode,i toast con il burro o la marmellata,il latte e dei piatti di biscotti.
Io presi latte e biscotti,Gwen prese due toast e Courtney latte e un toast.
Ci sedemmo in un tavolo e io,per far svegliare un po’ Gwen e Courtney che parevano due zombie,dissi:-Come avete dormito?-
Gwen fu la prima a rispondere e disse:-Bene,solo che in Gran Bretagna la scuola inizia alle 9…-
Courtney disse:-Io ho avuto qualche incubo…-
Gwen si guardò intorno e si accorse che non c’erano solo femmine,ma anche maschi e disse:-Si mangia tutt’insieme-
Io inizialmente non notai le presenze maschili ma,dopo ciò che disse Gwen,mi resi conto che in un tavolo accanto al nostro c’era un gruppo di maschi.
Tra essi c’era un ragazzo dai capelli marroni e gli occhi verdi,mi colpì maggiormente tra tutti quei ragazzi,anche se non sapevo perché.
Courtney mi schioccò le dita davanti agli occhi,io mi voltai verso di lei.
-Ti piace vero?-Disse in tono provocatorio.
Divenni arrabbiata:-Tzè!Certo che no!Non lo conosco!-
Gwen con molta calma mi disse:-Heather calma i tuoi bollenti spiriti,Courtney scherzava,la conosco troppo bene-
Io e Courtney ci mettemmo a ridere.
La nostra risata fu interrotta dall’alto parlante della mensa:-Tutti gli alunni,tornate nelle vostre stanze,dovete ricevere l’orario scolastico-
Tutte e tre ci alzammo e,sempre in un mare di persone,tornammo nella nostra stanza.
Lì trovammo un foglio attaccato al muro.
Io fui la prima ad andare a leggerlo.
C’era scritto l’orario e la classe in cui eravamo capitate,era la sezione R.
Gwen mi chiese:-C’è scritto a che ora si va in classe?-
Io annuii e risposi:-Dice che le lezioni iniziano alle 8 e 10-
Courtney guardò il suo orologio da polso e disse:-Ci conviene andare,sono già le 8 meno 10,sicuramente ci vorrà un bel po’ per trovare la classe giusta-
Così uscimmo nuovamente dalla nostra stanza e ripercorremmo quelle scale e,guardando la mappa dell’istituto dove il giorno prima la direttrice ci diede la stanza,andammo nell’ala a nord-est,dove c’erano le sezioni.
Vagabondammo in un corridoio con,a destra le aule e a sinistra gli armadietti degli studenti.
Passammo le sezioni,A,B,C,D,E…Fino ad arrivare alla R.
Entrammo nell’aula e la prima cosa che notai era un cartellone con una frase in spagnolo che mi parve indecifrabile.
Non eravamo le prime ad essere un po’ in anticipo,c’erano due ragazzi e una ragazza già seduti nei banchi.
Uno dei due ragazzi era lo stesso che avevo notato in mensa,mi avrebbe fatto piacere sedermi vicino a lui,ma non volevo ammettere che mi piaceva.
Ci sedemmo nell’unico banco a tre posti della classe.
Una ragazza con in banco davanti al nostro si girò dietro e ci disse:-Salve,il mio nome è Marìa García,voi chi siete?-
Gwen disse:-Io sono Gwendolyn Fahlenbock,lei è Courtney Bennett e lei invece è Heather Smith-
La ragazza,dopo che Gwen mi indicò per presentarmi,rimase con lo sguardo puntato su di me.
Aveva i capelli biondi con una ciocca colorata di verde,gli occhi marroni ed era magra.
Masticava una gomma e mi guardava con un’aria di superiorità.
Poi disse:-Sappi che per me sarai solo una estupida-
Termine spagnolo per stupida.
Non ebbi tempo di rispondere che suonò la campanella,una decina di ragazzi e ragazze entrò in classe,seguiti dal professore.
Lui aveva i capelli biondi,con una sfumatura nera,aveva gli occhi azzurri e indossava una giacca marrone con una cravatta verde.
I pantaloni erano gialli.
Disse:-Sono Manuel Romero,il vostro insegnate,oggi non inizierò nessun argomento,vi permetterò di fare conoscenze,ma se fate chiasso metterò a tutti una nota di demerito-
Detto questo si sedette sulla sedia della cattedra e si mise a leggere il giornale.
Mi venne una tale rabbia,che razza di professore è uno che lascia così la classe e poi si mette a leggere in giornale?
Sicuramente non un professore che prende seriamente il suo lavoro.
Courtney e Gwen si misero a parlare con alcune ragazze della classe,io invece rimasi lì seduta,non sapendo da dove cominciare.
Un ragazzo mi venne vicino e disse:-Ciao io sono Carlos Castro!Tu come ti chiami linda?-
Termine spagnolo per bella.
Mi girai e vidi un ragazzo dai capelli neri,gli occhi marroni e di corporatura normale.
Io dissi:-Ehm…Io sono Heather Smith…-
Lui si sedette accanto a me e disse:-Da dove vieni?-
Timidamente dissi:-Da New York…Tu invece sei di qui vero?-
Lui annuì sorridente,poi disse:-Ti va di conoscere un mio amico?-
Io annuii distrattamente pensando che sicuramente non poteva essere il ragazzo che mi aveva colpito in mensa.
Carlos si alzò per andare a chiamare il suo amico.
Prese la sua sedia e la mise alla mia sinistra,poi si sedette e mi sussurrò:-Vedi che è alla tua destra-
Mi voltai verso destra e lì c’era,niente di meno che,il ragazzo dagli occhi verdi!
Lui con una voce che mi parve melodiosa disse:-Ciao,sono Alejandro Burromuerto,tu devi essere Heather Smith,vero?-
Io annuii cercando di nascondere la timidezza con un po’ di serietà.
Lui mi disse:-Che ci fa un’americana così lontana da casa?-
Per non sembrare scortese risposi:-Voglio lavorare qui-
Non mi accorsi che il mio tono era leggermente arrabbiato,tanto che Alejandro mi disse:-Calmati Diablita...-
Termine spagnolo per diavoletta.
Aveva un sorriso stampato sulla faccia,mi urtava il sistema nervoso,sembrava che mi volesse prendere in giro!
Poi però suonò la campanella,era già ora di pranzo.
Tutti quanti fummo di nuovo alla mensa.
Dov’ero seduta io c’erano solo Gwen e Courtney.
Il piatto del giorno era la pasta con le vongole.
Mangiammo in silenzio,stranamente mi diede fastidio,di solito amavo il silenzio,ma in quel momento mi parve insopportabile.
Finimmo il pranzo e tutte e tre,tornammo alla nostra stanza. Arrivate in camera,ci sedemmo sui nostri letti e Gwen disse con tono stanco:-Chi avete conosciuto?Io ho conosciuto un ragazzo di nome Fernando Torres-
Courtney:-Io una ragazza francese: Capucine Roussel-
Io invece dissi:-Ehm…Io ho conosciuto due ragazzi…Uno si chiamava Carlos Castro e l’altro…-
Pronunciai il suo nome in tono imbarazzato:-…Alejandro Burromuerto…-
Gwen sorrise e disse:-Uno di questi due è il ragazzo che avevi visto in mensa vero?-
Io divenni rossa come un pomodoro e risposi arrabbiata:-Sì e allora?-
Courtney disse:-Heather stai calma…-
Io non risposi per non usare parole offensive,ma cavolo perché perdevo la pazienza così facilmente?
Divenne presto sera e dovemmo scendere per cenare.
Gwen e Courtney questa volte si sedettero con le loro nuove amiche,quindi io mi sedetti da un’altra parte per non sentirmi a disagio con quelle persone che non conoscevo.
Stavo mangiando l’insalata di patate,quando vidi due ragazzi che si erano seduti al mio stesso tavolo.
Alzai lo sguardo e mi sentii in cuore il gola,erano Carlos e Alejandro.
Carlos sorrise a dismisura e disse:-Ciao linda!-
Io risposi con voce bassa:-Ciao…-
Alejandro aveva sempre il solito sorriso che diceva “ti sfotto” disse:-Diablita,sei la solita ragazza congelata-
Iniziavo ad odiare seriamente quel soprannome,mi dava un fastidio immenso!
Alejandro,vedendo la mia espressione irritata disse:-Hahaha!Te la sei presa eh?Avevo ragione,sei una piccola Diablita!-
Rideva mentre io accarezzavo l’idea di dargli un ceffone,ma non lo feci per un solo motivo:ero innamorata di lui.
Intanto finii la cena e quindi dissi:-Devo andare,ci vediamo domani in classe,ciao-
Carlos e Alejandro mi salutarono con la mano.
Mi alzai,uscii dalla sala mensa e mi avviai verso le scale.
Mentre salivo pensavo se dire o no ad Alejandro cosa pensavo davvero.
Ma chi volevo perndere in giro?
Alejandro non mi avrebbe mai ricambiato.
Arrivai alla mia stanza,mi misi il pigiama e me ne andai a letto senza aspettare Courtney e Gwen,ero stanca morta.
  
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