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Autore: ImpavidSwan    13/11/2011    2 recensioni
Varie Flashfic incentrate sul rapporto che le nostre care nazioni hanno e hanno avuto con la letteratura e più precisamente con scrittori e poeti.
P.S. Siccome è davvero difficile scegliere fra tanti grandi scrittori e poeti, potrei decidere di parlare di della stessa nazione per più capitoli. Comunque cercherò di includere un po' tutti^^
Genere: Generale, Slice of life, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Il censore.
Nazione: Nonno Roma.
Raiting: Verde.





I personaggi di Axis Powers Hetalia appartengono a Hidekazu Himaruya , i vari autori citati e le loro opere alla storia e al mondo.

Ringrazio in anticipo chi recensirà, metterà fra le seguite o le preferite, o soltanto leggerà.
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“Per Polluce(1), che stai facendo?!”
Beccato.
Roma si affrettò a nascondere le pergamene incriminanti, ma oramai il severo Marco lo aveva scoperto. Vide chiaramente le rughe sul suo volto contrarsi per la rabbia, proprio nell’attimo prima che iniziasse una delle sue tipiche prediche.
“Filosofia?! Come puoi dedicarti a letture tanto immorali(2)?!”
La potente res publica sospirò. Di tutte le persone che potevano entrare nella sua tenda in quel momento, proprio quel pesante conservatore?!
“Stavo sol…!”
“Silenzio!”
Tuonò l’uomo agitando una mano.
“Non permetterò che tu venga circuito da quella donna immorale(3)! Otium?(4)! L’unica attività degna che conosco è il negotium(5)! Ma quale Humanitas(6)?! Dov’è finito il glorioso e giusto Mos Maiorum(7)?!”
“Aaah, smettila di tormentarmi, vecchio!”
Sbiascicò stancamente l’altro. Gli occhi di Marco si fecero due fessure.
“Non ti rendi conto che stai perdendo te stesso?!”
“Ti sbagli.”
Replicò pacatamente Roma, facendo per uscire dalla tenda.
“Non credo! Tu non capisci! Stai dimenticando di tutto quello che sei stato!”
La res publica si fermò sull’uscio.
“Ti sbagli. Non ho dimenticato le mie battaglie e non ho dimenticato i miei grandi eroi.”
Detto questo, Roma uscì dalla tenda ostentando un certo sdegno. Marco abbassò la testa, sconfitto.
“Però hai dimenticato i tuoi soldati…(8)” 







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Rieccomi qua! Scusate per il ritardo del capitolo! In realtà era già pronto da molto tempo, ma la mia pigrizia, e i vari impegni, hanno avuto il sopravvento! Scusatemi tanto quindi!
Comunque sia, l'autore protagonista di questo capitolo è Marco Porcio Catone!
Ok lo so, Catone non era propriamente uno scrittore, più che altro era un politico, ma comunque le sue opere hanno una grandissima inportanza nella cultura romana e sono il "manifesto" del polo conservatore di quel periodo... E sopratutto, mi divertiva vederlo alle prese con Roma, il cui comportamento spesso e volentieri stona enormemente con i principi della "romacità".
Poichè si tratta di un personaggio antico e che non sono sicura che tutti conoscano (Pur essendo abbastanza famoso), spenderò due parole su di lui: allora, come ho già detto, esso era un gran difenzore dei principi della tradizione romana e quindi grande avversario della cultura ellenica, considerata da lui immorale (Anche se alla fin fine ne ammise il valore culturare e una certa utilità), che in quel periodo si stava diffondendo sempre di più a Roma. Inoltre esso era un gran moralista, ma anche una persona molto pratica, che considerava il lavoro come unico mezzo per nobilitare l'uomo.
Ok, adesso passo alle note:
(1) Esclamazione tipicamente romana, non è raro trovarla nelle opere teatrali del teatro antico.
(2) Catone aveva una particolare avversione per la filosofia greca, sopratutto per quel che riguardava la dialettica e la retorica, adirittura fece cacciare da roma tre filosofi greci che avevano fatto una dimostrazione di tali arti, prima convincendo il pubblico di una cosa e poi convincendolo dell'esatto contrario. Questo per Catone fu visto come un'attentato alla stabilità di Roma, poichè i giovani avrebbero potuto perdere fiducia dell'universalità delle leggi a causa di questo relativismo (tipicamente sofistico fra l'altro).
(3) Si riferisce a Magna Grecia per cui, come specificato da Himaruya, Roma ha una cotta.
(4) Con Otium si intende lattività tipicamente greca del così detto "filosofeggiare", in poche parole sarebbe l'attività intellettuale.
(5) Con Negotium si intende l'attività pratica e lavorativa, principalmente quella politica, commerciale e agricola.
(6) L'Humanitas sarebbe l'insieme di ideali e principi tipicamente greci.
(7) Il Mos Maiorum è l'insieme dei principi morali ed educativi tipici della tradizione romana. Catone ne era un gran sostenitore.
(8) Questo è un riferimento all'opera storiografica "Origines", essa racconta la storia di Roma come molte opere a lei precedenti, ma a differenza di quest'ultime, ancora attaccate alla struttura degli annales, essa non raccontava i fatti anno per anno, ma esclusivamente quelli ritenuti dall'autore più importanti e inoltre (la frase di Catone si riferisce proprio a questo) in quest'opera non vennero riportati i nomi di grandi condottieri, ma quelli di soldati semplici e bassi ufficiali che si erano comportati valorosamente.


Ok, adesso risponderò alle recensioni!^^

Per Darl: Come sempre la prima cosa che faccio è ringraziarti per il tuo sostegno e per le tue gentilissime parole che continui ad indirizzarmi, probabilmente sei troppo buono!
Comunque sia, se dicessi che la ricerca delle citazioni non è stata faticosa mentirei, va bene che conosco molto bene il lavoro di shakespeare, ma la mia testa non è un computer che conosce a memoria le battute! XD Eppure, posso dirti che scrivere quella parte è stato veramente un piacere, ce lo vedo molto bene il drammaturgo ad auto-citarsi... Per quanto secerne la situazione meteorologica, ti comunico che mi sopravvaluti, poichè la scelta della pioggia dipende dal clima tipico di quella cittadina, famosa per le sue precipitazioni, comunque sono felice che il caso abbia permesso che scaturisse questo effetto!
Concludo augurandomi che continuerai a seguirmi e ad auspicare alle tue recensioni a cui è sempre un piacere rispondere^^

Per Sandy: Povera me che devo sopportarti! (Sono sempre affettuosa, vero? XD) Comunque tu esageri con "perfetta", è un parolone troppo grosso per definirmi! XD Nonostante ciò spero di continuare a ricevere il tuo sostegno, mia cara nipote! XD

Per Blackie (Ormai ti chiamo così XD): Tranquilla, nonostante siano un po' confusionarie è sempre un piacere ricevere le tue recensioni! Comunque per qual che riguarda la ricerca, grazie a Dio esiste wikiquote! XD Inotre sinceramente il rapporto fra Arthur e Shakespeare non riesco a immaginarmelo in altro modo, cioè per me è stato naturale descriverlo in questo modo...
Spero continuerai a seguirmi, ci si vede in forum! (E smettila di cadermi addosso! XD)



Ed eccoci di nuovo alla fine, come sempre non ho idea di chi parlerà il prossimo capitolo, ma spero che comunque continuerete a seguirmi e a sostenermi! E a perdonare la mia spaventosa scostanza! XD
Infine qualche ringraziamento speciale:
Ringrazio ancora Darl e la gente di HNE  per il loro sostegno e la loro preziosa amicizia!
A Nemeryal in particolare per avermi fatto da BetaReader!
E come sempre a tutti quelli che recensiscono, mettono fra le preferite, le seguite o semplicemente spendono un po' del loro tempo per leggere!^^

Questo capitolo partecipa all'iniziativa Hetalia&Italia




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