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Autore: Beatriz Aldaya    13/11/2011    13 recensioni
1) HALLOWEEN: Di Spiriti e Cuori di pietra. [Tom Riddle, Nuovo Personaggio; One-shot; Verde]
2) NATALE: Una sciarpa arancione zucca. [Viktor Krum, Luna Lovegood; One-shot; Verde]
3) CITAZIONE ALL'INTERNO: Pirata della strada. [Ron Weasley; One-shot; Verde]
4) DICHIARAZIONE D'AMORE SENZA LIETO FINE: Perché non ci sono draghi che atterrino sui pub, in Inghilterra? [Ninfadora/Charlie, Stan Picchetto; One-shot; Verde]
5) IN UN GIORNO DI PIOGGIA: Fischiettando al cielo [Gellert/Ariana, Albus, Aberforth; One-shot; Giallo]
6) CITAZIONE ALL'INTERNO: Esami [Lily/Sev, Lily/James; One-shot; Verde]
7) INCONTRI: Per favore? [Ninfadora/Charlie; One-shot; Verde]
8) COMPLEANNO: Buoni propositi [Tobias Piton; Flash; Verde]
9) QUESTO CALDO MI STA SCIOGLIENDO IL CERVELLO!: Acqua fresca [Fred e George Weasley; One Shot; Verde]
10) CITAZIONE ALL'INTERNO: Confusione [Ted/Andromeda, Un po' tutti; One Shot; Verde]
11) CITAZIONE ALL'INTERNO: Se vincerò [Cho/Cedric; One Shot; Flash; Verde]
12)?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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di spiriti e cuori di pietra

Questa raccolta partecipa al "12 mesi di fanfiction contest", di BS.
Tema del mese: Halloween 




        -Di Spiriti e Cuori di pietra-

Seguiva gli altri a qualche metro di distanza, lontano dal chiarore delle zucche intagliate.
Completamente vestito di nero, magrissimo e aggraziato, sembrava uno Spettro uscito dalle storie di paura che si raccontano la notte di Halloween davanti al fuoco.
«Guarda, nonna: è Jack O'Lantern?»
La nonna si avvicinò alla finestra e, stringendosi lo scialle attorno al corpo, scrutò nella notte.
Nascondendo un sorriso, rispose seria: «No. Jack porterebbe la lanterna donatagli dal Diavolo; non vedi, invece, che lui si nasconde nel buio?»
«E allora chi è?»
La nonna si avvicinò al vetro e, schermando la luce con una mano, osservò meglio i bambini che si avvicinavano, riconoscendoli immediatamente.
«Sono gli orfani, Claire.»
Claire strinse la sua bambola al petto, alzandosi in punta di piedi e schiacciando il nasino sul vetro: li osservò rapita mentre si avvicinavano, chiassosi e felici, con le tasche piene di caramelle.
Un ragazzino suonò il campanello e poi, tutti insieme, i bambini intonarono cantilenando: «Dolcetto o scherzetto?»
Claire si precipitò all'ingresso e si nascose dietro la gonna della nonna, che stava aprendo la porta sorridente.
Abbracciando la bambola, si sporse oltre le sue gambe e spiò la situazione.
Lui era di nuovo leggermente scostato dagli altri: arrampicato sul cancello, si dondolava a peso morto, come annoiato.
Claire era sicura fosse un Emissario del Diavolo, di quelli che vanno in giro durante la notte di Halloween a lasciare Spiriti Maligni in giro per il mondo.
La nonna le diede un sacchettino di caramelle e la spinse fuori, per incitarla a portarle ai bambini: paralizzata dalla paura, Claire si precipitò a consegnare i dolciumi ad una ragazzina col raffreddore e corse dentro, sperando che lo Spettro non la guardasse.
Quando però, una volta al sicuro in casa, alzò timida il capo, vide trasalendo che lui, pallido e la testa inclinata, la osservava con una luce curiosa e maligna negli occhi di carbone.

Tom rimase immobile, appeso al cancello, in silenzio.
Gli altri si stavano già allontanando, cantando filastrocche e dividendosi il sacchettino di caramelle: nessuno si era accorto che non li stava seguendo.
Rimase fermo al buio, non riuscendo a decidere sul da farsi: non voleva continuare a seguire gli altri nelle loro allegre peregrinazioni, ma nemmeno aveva intenzione di tornare prima del tempo all'orfanotrofio.
Scese dal cancello e si chinò a raccogliere un sasso, col quale cominciò a giocherellare: ancora accovacciato per terra, alzò lo sguardo e vide che la bambina di poco prima lo osservava con gli occhi sbarrati dalla finestra.
Continuò a guardarla, ammaliato dalla paura che poteva leggere nei suoi occhi, ma lei scomparve in un turbinio di capelli biondi.
Immediatamente, la porta si spalancò di nuovo e la signora riapparve.
«C'è qualcuno?»
Tom si rialzò, mettendo in tasca il sasso.
«Io.»
«Non sei andato con i tuoi amici?»
Tom storse il naso, sentendo definire gli altri 'suoi amici'.
«Non ne avevo voglia.»
«Vuoi entrare? Fuori fa freddo.»
Tom sentì il lamento di paura e protesta della bambina che, tirando una manica alla nonna, lo guardava terrorizzata.
«Sì» rispose tranquillo, senza staccare gli occhi dalla piccola, elettrizzato dal puro terrore che le incuteva senza nemmeno saperne il motivo.
Entrò in casa e si guardò intorno, mentre la signora chiacchierava allegra a proposito di una tazza di latte caldo e lo spingeva insieme alla nipotina sul divano: i due bambini sedettero uno di fianco all'altra e la signora sparì in cucina.
Immediatamente, Tom si alzò e sedette sul tappeto, lontano dal corpicino tremante della bambina.
Lei lo guardava supplichevole da dietro una brutta bambola di pezza, tutta rattoppata e con la testa arancione come una zucca.
«Sei Jack?» chiese con una vocina fine fine.
«No, mi chiamo Tom.»
«Sei un Diavolo?»
Tom scosse la testa, divertito: finalmente aveva capito perché la bambina aveva paura.
Per un momento, si sentì potente. Avrebbe potuto giocare con lei come all'orfanotrofio i gatti si divertivano coi topi, sarebbe potuto diventare padrone della sua vita, come un burattinaio pazzo si sarebbe divertito a tirare i fili delle marionette sul palco, facendo assumere loro le pose più assurde.
Si leccò le labbra, inclinò la testa.
«Sono uno Spirito.»
Sentì deliziato la bambina trattenere il fiato e la osservò abbracciare la sua brutta bambola di pezza.
«Che cosa fai?» chiese lei in un sussurro.
«Le magie.» rispose lui in maniera teatrale e guardandola di sbieco, con l'espressione più cattiva che riuscì ad assumere.
La bambina boccheggiò e Tom estrasse il sasso dalla tasca, cominciando di nuovo a giocarci per prendere tempo, godendosi la paura che aleggiava nella stanza.
«Cos'è quello?» scandì la bambina con le labbra, la voce che le mancava.
Tom cercò febbrilmente qualcosa da dire, continuando a guardarla.
«È il cuore di un agnellino appena nato. Se vuoi, posso metterlo alla tua bambola e farla vivere.»
La bambina spalancò ancor di più gli occhi e strinse convulsamente fra le braccia la bambolina, scuotendo la testa.
Tom allungò pigramente un braccio, schiuse lentamente il pugno.
«Dammela.»
Con un verso strozzato, la bambina gli posò la bambola sul palmo.
Tom la strinse, se la portò in grembo dolcemente, le sistemò i capelli su quella brutta testa arancione.
Era una bambola vecchia, molle e profumata, che aveva subito l'affetto della bambina per anni.
Era veramente brutta e Tom non aveva idea di come animarla.

All'improvviso, Tom sentì qualcuno che gridava, in strada.
Ruotò di scatto la testa verso la finestra e tese le orecchie, immobilizzandosi: riconobbe subito la voce infuriata della signora Cole.
«Devo andare via subito.» annunciò velocemente, mettendosi in tasca la bambola.
Poi, aggiunse con voce lugubre: «L'ora degli Spiriti è quasi finita. Senti queste urla? Sono le Streghe che ci avvertono: non potrò tornare fino al prossimo Halloween.»
Lei si morse le labbra, impaurita dalla velata minaccia.
Tom si avviò verso l'uscita, sentendo sulla schiena lo sguardo atterrito della bambina e, sull'uscio, si voltò.
Prese il sasso e lo lanciò sul divano: quello volò lentamente attraverso la stanza e planò con dolcezza sul grembo di lei, come per magia.
Poi, Tom scomparve nella notte silenziosamente, salutandola con la mano e una risatina sommessa.

La signora Cole lo accolse con uno scappellotto.
«Dove ti eri cacciato, Tom Riddle?»
Tom alzò le spalle, ficcò le mani in tasca con fare superiore e finse di ascoltare la sgridata della signora Cole fino all'orfanotrofio, il sorriso sulle labbra e, fra le dita, i capelli della bambolina di pezza.



________
Salve gente!
Come ho scritto sopra, questa sarà una raccolta aggiornata mensilmente, poiché partecipa ad un concorso che prevede si posti una fic alla mese *annuisce convinta*
Indovinate la genialata? Si chiama Thirteen perché sarà aggiornata il trecidi (NdCervello: sì Bea, certo. Scusatela, voleva dire 'tredici'. Oggi è fusa.) di ogni mese xD
Va bene, dovrei aver finito di blaterare :) spero vi sia piaciuta!
Ah, tra l'altro la storia ha partecipato al "Halloween 10Days Contest" indetto sa Sere_Ilu e °vavvina°, classificandosi prima e utilizzando come prompt 'bambola di pezza' :D
Vi lascio qui il loro precisissimo giudizio (è quasi più lungo della fic o.O)... si trovassero spesso, giudice così <3
Un bacio, Bea :3




PRIMA CLASSIFICATA
Beatriz Aldaya con Di Spiriti e Cuori di pietra

Grammatica e sintassi: 8.80/10

Grammatica quasi perfetta. Un paio di errori nella punteggiatura, ma nulla di grave. L’unico problema è in una frase un po’ lunga, nella quale hai fatto un po’ di confusione nella concordanza tra soggetto, verbo e complemento oggetto. - Avrebbe potuto giocare con lei come all'orfanotrofio i gatti si divertivano coi topi, sarebbe potuto diventare padrone delle loro vite, come un burattinaio pazzo si sarebbe divertito a tirare i fili delle marionette sul palco, facendo assumere loro le pose più assurde. [Frase un po’ complicata. Nella prima proposizione, avrei messo tra virgole ‘all’orfanatrofio’, per rendere più chiaro il senso. Nella seconda, invece, non è chiaro quale sia il complemento oggetto. Di chi sono le vite? Letta così sembrerebbe dei topi, mentre il senso logico sarebbe della piccola Claire, perciò avresti dovuto mettere ‘della sua vita’. -0.50]
- «Le magie» [Manca un punto fermo a fine frase. -0.15]
-Rispose lui in maniera teatrale e guardandola di sbieco con l'espressione più cattiva che riuscì ad assumere. [Avrei aggiunto una virgola dopo ‘sbieco’, per creare un minimo di pausa. -0.15]
-«Devo andare via subito» [Manca un segno di punteggiatura a fine frase, che sia un punto fermo o un punto esclamativo. -0.15]
- i due bambini sedettero uno di fianco all'altro e la signora sparì in cucina. [Si parla di un maschio e una femmina, perciò o ‘uno’ o ‘altro’ deve andare al femminile. -0.25]
Stile e lessico: 9.20/10
I miei complimenti. Lo stile è azzeccato, chiaro e preciso, con una scelta della parole ponderata e adatta alla situazione, che rispecchia il punto di vista di due bambini. A parte un paio di ripetizioni e una sciocchezza sul discorso diretto, l’unico errore, se così possiamo definirlo, è in una frase troppo lunga, nella quale ti sei un po’ incartata e che ha appesantito per un attimo la lettura.
- Claire si precipitò alla porta e si nascose dietro la gonna della nonna, che stava aprendo la porta sorridente. [Ripetizione di ‘porta’. -0.15]
- Avrebbe potuto giocare con lei come all'orfanotrofio i gatti si divertivano coi topi, sarebbe potuto diventare padrone delle loro vite, come un burattinaio pazzo si sarebbe divertito a tirare i fili delle marionette sul palco, facendo assumere loro le pose più assurde. [La frase è un po’ pesante e non esattamente chiara, a causa di qualche discordanza logica tra i complementi oggetto. -0.25]
- Rimase fermo al buio, non riuscendo a decidersi sul da farsi [Il ‘si’ in due verbi così vicini mi sembra davvero molto pesante. -0.10]
- Era veramente brutta e Tom non aveva idea di come animarla.
All'improvviso, Tom sentì qualcuno che gridava, in strada. [Ripetizione di ‘Tom’ in due frasi contigue. -0.15]
-Attenzione alla forma del discorso diretto. Come con ogni altro segno di punteggiatura, dopo le virgolette è necessario lo spazio. -0.15
Caratterizzazione e IC: 10/10
Perfetto. È Tom. È lui, con il suo lato oscuro che viene fuori già da bambino, con la sua voglia di potere e con il suo desiderio di far soffrire le persone, anche una povera bambina bionda. I miei complimenti, davvero! Buonissima anche la caratterizzazione, molto profonda benché non sia mai semplice farlo, con i bambini. Ammetto di aver comunque amato la tua piccola OC!
Originalità: 10/10
Originale, senza dubbio! Chi ha mai letto di un Tom che nella notte di Halloween è sballottato qua e là dai suoi ‘amici’ dell’orfanotrofio a fare ‘dolcetto o scherzetto’? Io no di certo! Originale anche l’inserimento dell’OC, che aiuta ad entrare nella psiche di Tom bambino, quando ancora non era nessuno, così come l’idea dello Spirito Maligno, in perfetto tema Halloween!
Gradimento personale: 4.75/5
    °vavvina°: 5/5
Mia cara, mia cara ragazza… te mi spiazzi ogni volta! All’ultimo contest sei riuscita a farmi innamorare di Bella, ora sto amando alla follia il piccolo Tom che hai creato! Che vuoi che ti dica? Con le tue parole mi incanti, ho letto la tua storia con un misto di curiosità e di angoscia, ansiosa di scoprire fin dove si sarebbe spinto il tuo Voledemort in erba. Ho adorato la caratterizzazione, e mi è piaciuto moltissimo l’’uso che hai fatto della bambola di pezza. Brava, davvero, non so cosa dirti di più!
    SereILU: 4.5/5
Bella, davvero. Mi ha coinvolto e mi ha fatto quasi immergere in una specie di favola. Non ti do punteggio pieno semplicemente perché, in alcune parti, non mi ha convinto il tuo stile. Ma per il resto mi hai davvero conquistata. E adoro la piccola Claire, potresti scrivere una Long sulla sua storia!
Rispetto delle regole
Assolutamente nulla da dire. Halloween c’è, eccome, e lo stesso vale per la bambola di pezza.


TOTALE: 47.85/50
   
 
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