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Autore: VidelB    11/07/2006    13 recensioni
La storia ha inizio il giorno del matrimonio fra Goku e Chichi. Vi siete mai chiesti come questi due ragazzi, appena sposati, abbiano affrontato la nuova situazione?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il bacio


La ragazza emise un sospiro soddisfatto nello sfilarsi i guanti di seta bianca dalle braccia: finalmente era nella nuova casa con suo marito.

Il matrimonio era stato meraviglioso, anche se non proprio tutto era stato perfetto; ma che importanza aveva considerando che per la prima volta… lo aveva baciato!
Il momento più emozionante era stato quello in cui il parroco aveva pronunciato le ultime parole della cerimonia. Goku, nell’udire quello sconosciuto invitarli a baciarsi, era rimasto immobile, per poi guardare la sua sposa con un’espressione interrogativa e sussurrarle:
- Che significa?- a queste parole, la ragazza si era sentita quasi svenire, però, aveva pensato, dopotutto anche per lei quello sarebbe stato il primo vero bacio, forse significava che in realtà nel suo cuore non l’aveva mai dimenticata! Allora, senza dirgli niente, ma rossa in viso per l’imbarazzo di baciarlo per la prima volta e inoltre davanti a tutti, gli si era avvicinata e, intrecciando le braccia intorno al suo collo, aveva iniziato ad avvicinare la propria bocca sempre più alla sua… e allora era accaduto: in un secondo le erano riapparsi tutti i momenti passati con Goku fino ad allora e aveva sentito di amarlo con tutto il cuore per il suo sguardo ingenuo e dolce, ma anche profondo e intelligente, per i suoi gesti, per la sua voce, per il suo coraggio e la sua decisione quando c’era un qualche pericolo… per tutto.
Il ragazzo nel frattempo era rimasto immobile e i suoi occhi colmi di sorpresa avevano guardato il viso della giovane avvicinarsi sempre più… addirittura Chichi lo aveva visto stringere nervosamente le palpebre poco prima del contatto delle rispettive labbra. Quindi si era ritrovata a chiudere gli occhi anche lei, travolta dalle sensazione tenera. Uno leggero spostamento d’aria l’aveva resa consapevole di come lui avesse abbandonato le braccia lungo i fianchi e stesse trattenendo il respiro. Poi si era allontanata e l’aveva scrutato con le guance che scottavano. Lui era lì, a un paio di centimetri da lei. Tutto rosso e imbambolato aveva continuato a tenere gli occhi chiusi, fino al suono della marcia nuziale; allora lo aveva preso sottobraccio e condotto sotto la pioggia di riso, stringendolo leggermente. Lui tutto d’un tratto l’aveva ricambiata con un abbraccio caldo e affettuoso, spiazzandola, l’aveva sollevata davanti a sé e… ovviamente aveva rovinato uno dei momenti più romantici della loro vita chiedendole con tono innocente dove si trovasse il buffet.

*- C’è davvero come mi avevi promesso? Sto per svenire dalla fame.
- Laggiù, guarda. Ma ne hai sul serio così tanta?
- Bè un pochino! E’ da 2 ore che non mangio!*

Già, se la ricordava perfettamente quella stupida, buffa domanda. Le era parso come un bambino che avesse pazientato fino a quel momento e ora era in attesa del suo premio.
Accondiscendente, evidentemente troppo, l’aveva accompagnato al tavolo del buffet, dove c’erano i più svariati tipi di cibo e in abbondanza… c’erano stati: avevano resistito per poco dopo l’arrivo di Goku, che vi si era fiondato sopra come un morto di fame, e ne aveva spazzolato via la metà prima che fosse riuscita a dire qualcosa, stupita dalla sua voracità. Comunque, ripresasi da quel momento, non ci aveva impiegato molto a prenderlo per un orecchio gridandogli di non azzardarsi più a fare una cosa del simile.
Il ragazzo da quel momento in poi mangiò solo quello che arrivava nel suo piatto, anche se aveva richiesto non solo il bis di ogni portata ma anche tre-quattro volte la stessa porzione!
Terminato finalmente il pranzo, una volta salutati i parenti e gli amici, era arrivato il momento di andare nella loro nuova casa; Goku l’aveva fatta salire sulla nuvola speedy e dopo un volo tranquillo erano arrivati.

Adesso Chichi era in camera. Si era cambiata d’abito e aveva indossato uno dei suoi vestiti più belli, dopotutto la giornata non era ancora finita e aveva intenzione di rimanere elegante. Scesa in salotto cosa vide? Eccolo che si era rivestito con la solita tuta arancione! Non poté fare a meno di dirglielo:
- Ma non ti stanchi di vestirti sempre uguale?
- Perché? Questa tuta è il vestito che mi piace di più!
- Uff… come preferisci… Allora, hai qualche idea su dove andare stasera?
- Chichi…ehm... ti va di fare un giro insieme sulla nuvola?- propose indeciso.
- Sì, hai qualche bel posto da farmi vedere?
- Veramente al momento non mi viene in mente niente di particolare però…
- Dai, va bene lo stesso.- rispose divertita.

Il giovane sorrise sollevato e chiamò la nuvola speedy, la quale arrivò quasi nello stesso istante. Entrambi vi salirono e si sedettero l’una dietro l’altro. Cominciarono a piroettare nell’aria a grande velocità, scesero in picchiata e poi salirono nuovamente:
- Goku…!- gemette la ragazza, che si era messa le mani sugli occhi. L’interessato si voltò e la fissò inarcando un sopracciglio.
- Se non ti mantieni né alla nuvola né a me, potresti cadere.- rispose calmo prendendola con un rapido movimento fra le braccia e sistemandola quindi sulle proprie gambe incrociate. Chichi si azzardò a sbirciare da dietro le dita per capire cosa stesse succedendo, ma nel farlo vide direttamente il panorama che sfrecciava sotto di loro. Ciò ebbe l’effetto di agitarla ancora di più: la giovane tentò di balzare indietro, sbattendo però lateralmente la testa contro il torace del marito.

- Ehi ehi… calmati. Sei al sicuro così.- ridacchiò lui abbracciandola lievemente.

- D-dici?- balbettò lei scombussolata- E se evitassimo semplicemente di andare in picchiata?- propose sudando freddo e stringendosi alla tuta.

- Ma è più divertente in questo modo, non ti pare?- replicò imbronciandosi un poco al solo pensiero di andare piano e sempre alla stessa altezza.

Lei deglutì e cercò di respirare profondamente per distrarsi. Un aspetto positivo in quello che stava accadendo c’era: Goku, che si era sempre vergognato fino a quel momento di venire abbracciato, la stava abbracciando lui stesso, e in totale tranquillità per giunta. Chichi dopo averlo notato mutò di umore e riuscì a rilassarsi, posando il viso alla base del suo collo. Al ragazzo non sfuggì il gesto e avvampò all’istante, rendendosi conto della posizione in cui si trovavano e di quanto quella stretta vicinanza lo intimorisse. Era strano, rarissime volte aveva provato paura e ora accadeva a causa di una sua coetanea, decisamente più debole di lui. La verità di cui stava prendendo coscienza era che non aveva tanto paura di lei, quanto dell’effetto che gli provocava l’averla vicina. Testardo, come in una gara contro sé stesso, volle rimanere immobile.

Nel frattempo il paesaggio che scorreva sotto di loro cominciò a cambiare. Gli abeti fecero posto ben presto agli alberi di bassa quota, il terreno infatti scendeva e all’orizzonte Chichi credé di vedere un luccichio:
- Tesoro, vedi laggiù?- disse scrutando interessata- E’ un lago per caso?
- Eh? Io… uhm… sì, laggiù c’è un lago. Perché, vuoi fermarti lì?- domandò, stranito nel sentirsi chiamare a quel modo.
- Sì, per te va bene?
- D’accordo, fra poco atterriamo.- annuì.

Nel giro di un paio di minuti erano già arrivati. Chichi scese per prima dalla nuvola, saltando in piedi appena sfiorarono terra, seguita a ruota da Goku. Quindi si avvicinarono alla riva del lago, finché non vi si specchiarono le espressioni titubanti di ognuno: il sole ormai cominciava ad avvicinarsi all’orizzonte tingendo il cielo e l’acqua di colori caldi, confondendoli con il rossore delle loro guance.

- E ora… ora che facciamo?- domandò il ragazzo turbato da quella solitudine, attirando lo sguardo della sua interlocutrice e andando a fissarla.

La giovane moglie non aveva in fondo le idee molto più chiare di lui in quel momento. La mente le si era svuotata all’improvviso e non era in grado di dargli una risposta accettabile. Perciò rivolse le iridi scure in basso, concentrandosi sull’ondeggiare dei fili d’erba:

- Avrei una domanda per te.- esordì neutra.

- Uhm?

- Tu… per quale motivo mi hai sposata Goku? Per adempiere ad una promessa, perché non avevi altra scelta… o perché mi ami? Insomma, fino al giorno del torneo non sapevi nemmeno cosa significasse sposare qualcuno.- continuò decisa, anche se tutte quelle possibilità le davano dolore al solo pensarle.

Il ragazzo era disorientato. Amore… era questo che lo faceva sentire così? Per lui era solo un parola a cui non sapeva che significato dare.

- Non lo so.- rispose sinceramente, ma ciò non parve avere un buon effetto su Chichi, la quale strinse i pugni e gli diede le spalle.

- Ecco, lo immaginavo. Sono l’unica a voler bene fra noi due.- commentò con voce incrinata.

- Voler bene? Ma anch’io ti voglio bene, non ti farei mai del male te lo giuro!- si ribellò offeso, avvicinandosi per fronteggiarla di nuovo.

- Questo non significa che mi ami. Logicamente voglio bene a mio padre, ma mica lo sposerei!

- Allora devi aiutarmi a capire, perché io non lo so, sul serio. Per esempio, ti ricordi quando ci siamo sposati oggi?- cercò di spiegarsi.

- Certo, che domande! E quindi?
- Quando ci siamo baciati io… mi sono sentito, ecco, un po’ strano.- mormorò.
- In che senso?- domandò sospettosa.
- Insomma, sentivo crescere dentro di me un’emozione che non avevo mai provato prima e non riuscivo a controllarla, mi ha persino girato la testa! Il che non mi succede mai, meno quando ho una fame terribile, ma avevo mangiato da poco!

Chichi scosse la testa rassegnata:

- Quello si chiama imbarazzo, succede quando ti senti osservato o fai qualcosa di nuovo e non sei sicuro. Anch’io ne ho provato oggi.

- E quindi sono innamorato?- chiese impaziente di capirci di più.

- Ma non sono io a dovertelo dire!- esclamò la ragazza spazientita, voltandosi con sguardo infuocato.

- Tu sei innamorata di me, giusto? Da cosa lo capisci?- indagò lui serio, afferrandola per le spalle, temendo che potesse infuriarsi del tutto e fuggire all’improvviso.

- Da… da cosa… io…- balbettò presa alla sprovvista- Di preciso non so dirlo. Ecco, vorrei stare sempre con te, perché comunque quando non ci sei ti penso… e… ho sognato di prenderti la mano e di baciarti così tante volte che…- si bloccò, accorgendosi di essersi spinta troppo oltre con le parole. Goku continuava a guardarla, mentre lei diveniva bordeaux.

- Ah… vuoi…- disse a mezza voce il ragazzo, spalancando gli occhi.

- La-lascia perdere.- intervenne non sapendo come rimediare. Il marito le si avvicinò ancora di più, assorto:

- Adesso ho capito perché insisti a starmi appiccicata.- commentò in tono sorpreso, mettendola ulteriormente a disagio.

- Stupido!- urlò indietreggiando- Hai anche il coraggio di prendermi in giro?!

- Ma che ho detto di male!- si crucciò- Su, dammi…- disse sfiorandole le dita.

- Eh?- fece Chichi allarmata.

- Lo vuoi tu, no?- proseguì prendendole delicatamente una mano nella sua, deglutendo a fatica.

- Non sei costretto a fare quello che voglio. Dipende anche da te.- lo avvertì incredula, tremando per l’emozione.

- Certo.- replicò intimorito.

- Dico davvero… se non vuoi lasciami, annulleremo il matrimonio e non ci saranno problemi ok?- insistette la ragazza aspettandosi il peggio.

- Ma anch’io voglio stare con te.- borbottò l’altro accigliandosi appena- Averti vicina mi indebolisce e rafforza allo stesso tempo, è strano, ma mi piace. Se tu non ci fossi stata, probabilmente sarei rimasto sconfitto dal figlio di AlSatan. Quando… quando ero lì a terra, con le ossa rotte… ho pensato anche a te… che avevi aspettato tanto, che io avevo aspettato tanto per rivederti e conoscerti meglio… che non era giusto finisse tutto ancor prima di iniziare. Non ti lascerò.- confessò e promise, rafforzando la presa.

- Oh… io…- rispose Chichi guardando commossa le loro dita intrecciate- Sono felice.

Un ultimo raggio sole lambì i loro capelli e i loro occhi prima di nascondersi completamente dietro le montagne.

  
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