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Autore: KittyPryde    21/03/2004    15 recensioni
...l'ultimo fratello che mi è rimasto.
calici alzati, vino nella gola, vetro in frantumi
[Sirius Black, Remus Lupin]
Genere: Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Drink with me
To days gone by


Il ponte su un fiume, rifugio segreto, come la soffitta della scuola… le nostre fughe, il profumo della notte e del freddo che entrava dalla finestra, ed ora lo distinguo nelle mani, sotto la sciarpa, il dondolio conciliante di un ricordo gradito.
La setta dei poeti maledetti, bardi buffoni della torre del Grifondoro, la fiamma della libertà che si è estinta assieme alla nostra fame di ribellione;

Sing with me
The songs we knew


Un uomo, o solo il ricordo che ne rimane, guarda lontano, oltre il fiumiciattolo che scorre torbido sotto i suoi occhi;
Quell'uomo sono io
Ora che posso di nuovo guardare il mondo, spesso, non so fin dove possono arrivare i miei sguardi, quanto riuscirei spingerli lontano a perdersi nella notte più nera
"di nuovo..." la voce è profonda, sensibile, distesa, i suoi occhi guardano in basso, cadendo tra i flutti;
Lui è l'ultimo fratello che mi è rimasto "già compagno Lunastorta... di nuovo" la risposta è come un lamento che si perde nel rumore del fiume, ma il tono ha la solennità di una celebrazione
mi appoggio al cornicione guardando dietro ai suoi occhi, cercando l'eco di quello stesso lamento

Here's to pretty girls
Who went to our heads
Here's to witty girls
Who went to our beds


Le nostre soffitte sono piene ricordi lontani, bottiglie di vino e risate più profonde, lo stato di
semplice ebbezza che porta la libertà, brindisi che ancora tintinnano nella mia testa.

Drink with me
To days gone by


I Malandrini sono rimasti un eco lontano, che ora si perde nel rumore di un fiume... gli anni che portiamo sulle spalle pesano come macigni, pesano come il silenzio infrangibile che si alza tra noi fratelli;
non possiamo parlare se ci perdiamo nei ricordi, nei bicchieri di vino; fuochi d'artificio e notti in fuga da Hogwarts...
Poi lui rompe il silenzio, il sorriso piegato sulle labbra si fa strada tra le espressioni più contorte di quegli ultimi giorni
"e giuro solennemente di non avere buone intenzioni..." la voce si spezza in una risata che ad ascoltarla da vicino assomiglia più ad un pianto

Can it be
You fear to die?


ci guardiamo scuotendo la testa, è facile per un uomo attaccarsi ai ricordi, ma forse non lo è così tanto per noi, naufraghi, sopravvissuti, superstiti di un sogno… ci siamo pagati la vita fino ad oggi, disillusi combattenti che trovano ancora spazio per un sorriso e una bottiglia di vino, un brindisi che tornerà a rimbombare nelle nostre teste per tutto il tempo futuro, rendendo più dolce il sapore di un addio...
come non ammettere che questo è un addio? L'acqua scorre più appannata nei miei occhi confusi dall’alcool, ma sorrido con più facilità al fratello che ora guarda lontano, oltre il fiume, assieme a me.
"hai paura di morire..?" domanda a bruciapelo
"chi non ne ha?"
"non so... quando eravamo ragazzi, pensavo che niente ti avrebbe spaventato" parla senza credere del tutto nelle sue parole, butta nell'acqua corrente i ricordi da bambino
"forse sono già morto" ghigno, soddisfatto del mio rinnovato cinismo

Will the world remember you
When you fall?
Could it be your death
Means nothing at all?
Is your life just one more lie?


Il vino scorre nelle vene rosso come sangue
"forse solo chi non ha rimpianti non teme la morte..." il saggio ubriaco filosofeggia sulla vita, il giullare sbronzo fa crollare i suoi castelli
"stronzate..." rido, ride anche lui "si... stronzate" ripete, indugiando sulle sillabe, il bravo ragazzo che, da sobrio, non la direbbe una parolaccia a caso
"vuoi sapere la verità?" il suo sguardo barcollante raggiunge i miei occhi imbruniti di notte "cerco sempre di non pensarci... alla morte"

Drink with me
To days gone by
To the life
That used to be


Vento che si alza, la musica di questa sera assomiglia tanto a quella di tredici anni fa...
anche allora rincorrevamo la notte sperando di non vederla finire, ma avevamo più forza e le speranze non si erano ancora bruciate.
I giorni passati li vedo scorrere davanti ai miei occhi, assieme alla neve che comincia a cadere silenziosa;
maledetta, candida Inghilterra invernale, non ci è permesso di fuggire dai discorsi che non vogliamo fare...
Lo pensa anche lui, so che lo pensa; alza una mano, pallida come la neve che cade, dita sottili, non dice una parola di quello che entrambi stiamo pensando…
…perché nevicava anche quella notte
"a volte me ne dimentico..." non riesco a trattenerli i discorsi che non voglio fare, lì ho lasciati morire dentro di me per dodici anni, ora urlano troppo forte per imporgli il silenzio. Remus mi guarda, apprensivo come una madre "a volte mi chiedo cosa stia facendo James o, perché hai portato soltanto due bicchieri..."

At the shrine of friendship
Never say die


butto gli occhi nel fiume, io che non abbassavo mai lo sguardo, fisso l'acqua confondersi con le lacrime che non lascerò cadere, immobile anche quando il calore di una mano mi stringe la spalla
"sai, forse James non aveva... rimpianti"

Let the wine of friendship
Never run dry


Mi scopro, curiosamente, a ridere davvero... al diavolo le ombre, al diavolo Azkaban "stronzate..." ride anche lui, mi stringe la spalla più forte ma forse non se ne sta accorgendo.

Here's to me

Un ultima goccia di vino, fratelli di sangue ubriachi e di nuovo apparentemente felici, alzo il secondo di quelli che sarebbero dovuti essere tre bicchieri
"e facciamolo, questo fottutissimo brindisi" i denti scoperti in un ghigno sorridente, il braccio di Remus esce dal mantello rattoppato e si alza accanto al mio

And here's
To you...


"a tre, maledettissimi, fratelli" il vetro tintinna, piange, un ultima goccia di sangue…
la verso in bocca con una sorta di cattiveria, a precipizio giù per la gola, chiudo gli occhi, la testa rivolta al cielo, neve sulle palpebre, la cornice di un addio, prendo la rincorsa con il braccio

empty chairs at empty tables
now my friends, will meet no more...


Il bicchiere cade, si schianta, si frantuma, schegge di vetro sul ponte, schegge di una risata che sta per rompersi in pianto.
Addio, mio capitano

now my friends, will sing no more...
   
 
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