Un grande noce era al margine dell’aia, in casa vecchia, e nella sua ombra godevano refrigerio bambini e galline, entrambe le razze intente a cercare lo stesso tesoro: vermi. I bambini sarebbero poi andati a pescare i pesci gatto nel laghetto melmoso in fondo valle; li avrebbero slamati e tormentati un po’ per poi ributtarli in acqua. Io non sarei andata con loro, avevo paura dei pesci gatto e del loro dolore.
Io, facendo e disfacendo le mie trecce, sarei rimasta nell’ombra del noce, a contare gioielli di sassi, a immaginare principi biondi, a cantare la nanna alle galline.