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Autore: drusilla87    12/07/2006    1 recensioni
Ho scritto questa ff molto molto tempo fa, quando ero piccolina... parla di un incontro casuale, di un salvataggio, di una nuova amicizia e di un nuovo amore, ma non vi anticipo niente di più... baci baci. PS: mi scuso in anticipo se notate somiglianze con qualcosa che avete già letto... ve l'ho detto, ero piccola...
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Durante i giorni che seguirono

Durante i giorni che seguirono, il vampiro attraversò un periodo di crisi: non usciva più, non andava a caccia, non parlava più. Non sapeva più quello che voleva: da una parte voleva la cacciatrice, il suo amore, il suo rispetto, il suo corpo; dall’altro, voleva approfondire il rapporto che si era creato con la compagna, dopo quel bacio, dato per gioco, recitando una parte che non era la loro… ma ora non stava recitando, si era accorto, infatti, che il suo malessere non stava giovando al rapporto che aveva instaurato con la compagna, anzi, si stavano allontanando ogni giorno di più, e alle sue domande “come stai? E’ colpa mia?” lui rispondeva sempre che non era colpa sua e l’unica cosa che non andava era lui. Lentamente, giorno dopo giorno, si riprese: -Cosa dici se ci riprovo con Buffy?- lei si stupì moltissimo della domanda, ma ne fu anche molto contenta, era il segnale che era tornato quello che era –Allora era come dicevo io, eri contento che fosse venuta-       -Si, ci ho pensato molto, ho deciso che mi farò avanti e se mi rifiuterà, ci proverò di nuovo- -Bene, così mi piaci: sicuro, deciso! deve essere cieca per dirti di no, sei un ragazzo d’oro, e poi,… caspita, chi non vorrebbe avere un ragazzo come te? Alto, magro, biondo-occhi-azzurri, un po’ morto, forse, ma quello è un dettaglio trascurabile- asserì sorridendo dolcemente -Allora non ti dispiace?- -Perché dovrebbe dispiacermi? Se tu sai che quella è la donna della tua vita, perché non dovresti stare con lei? Hai la mia benedizione!-concluse, carezzandogli il viso con la mano; il vampiro si sentì rincuorato da quelle parole e, il giorno dopo andò dalla cacciatrice, si fece avanti e lei accettò la sua corte.

Qualche giorno dopo successe il fattaccio: una sera, quando la ragazza tornò alla cripta, ne trovò la porta aperta e si insospettì. Entrò e posò la borsa, chiamando il compagno –Spike!- non sentendo risposta, sollevò la botola e scese le scale che conducevano nel sotterraneo-camera da letto che ormai condividevano, quando arrivò in fondo richiamò il vampiro        –Spike! Sei in ca…- ma le parole le morirono in gola vedendo la scena che si trovò davanti, e le sfuggì un –Oh, mio dio,… non è possibile!-

 

Certo, lui le aveva accennato al fatto che la cacciatrice si era arresa alle sue avances, ma non pensava fossero già a quel punto. Lui si voltò, la vide –Oh, cazz…!- esclamò mentre lei correva di corsa su per le scale. Mollò tutto lì per correrle dietro. –Haziel!- si voltò verso di lui, furiosa –E questo come me lo spieghi?-  -Ma io pensavo non ti dispiacesse, avevi detto che non ti importava…- -Ascoltami bene- cominciò, con gli occhi già umidi –Quando dissi che non mi importava, lo pensavo veramente e non devi preoccuparti di questo, il fatto è che…proprio qui la dovevi portare…? E dalla mia parte di letto!!! Ho una dignità, io! Non potrò dirti quello che devi fare però vorrei un pò di rispetto- ormai le lacrime avevano cominciato a rigarle il volto. La cacciatrice salì le scale, trovandosi faccia a faccia con la mora, sconvolta e in lacrime, che disse velocemente, come per togliersi un peso –Me ne vado, non ho più niente da fare qui, avete raggiunto il vostro scopo, siate felici, addio Spike- -No, rimani!- la fermò la cacciatrice –Sono io che me ne devo andare, Spike, io non so e te ne sei reso conto, ma …hai fatto il suo nome…- il vampiro, imbarazzatissimo, guardò le due ragazze, si rese conto di aver pensato alla mora, rendendosi conto che era lei quella che voleva, ma non pensava di averne pronunciato il nome –Ho sbagliato fin dall’inizio, non ho saputo distinguere tra quello di cui mi importava veramente e ciò che facevo per capriccio- si rivolse poi alla ragazza che la fissava incredula -Capisco- -Io no!- le due, lo fulminarono con lo sguardo –Cose da donne!- il vampiro sembrò arrivarci, perché la sua espressione si tramutò, da confusa, a stupita e insieme imbarazzata –Cacciatrice!- -Si, Spike, ti ho usato, mi dispiace, ho approfittato dei tuoi sentimenti, che non merito… e ora levo le tende!- detto questo uscì dalla cripta lasciandoli soli, a riflettere su quella strana serata. Tra i due piombò un imbarazzante silenzio, che lei ruppe dicendo –Mi sento così stupida, chissà cosa avrà pensato sentendo la scenata!- -Sinceramente non m’interessa, piuttosto, chi avrebbe mai immaginato che quella voleva solo una cosa…- un timido sorriso illuminò il viso della ragazza che parve scrollarsi di dosso l’umiliazione ricevuta e il successivo sollievo, una cosa, le rimaneva da chiarire col vampiro –Tu hai davvero fatto il mio nome mentre… beh, hai capito?!- -Ero finalmente arrivato ad una conclusione, e probabilmente ho reso partecipe dei miei pensieri anche la persona che meno avrei voluto ne prendesse parte, non so più che pensare, mi sento così imbarazzato, se potessi, penso che sarei tipo color peperone- i due si abbracciarono, forte, quasi come non si dovessero più lasciare -Penso che dovrò lavare quelle lenzuola, non le brucio solo perché sono tue- -Non ti piace proprio, eh?- -No, penso che stanotte dormirò sul divano- -Beh, allora penso che starai un po’ scomoda perché non ho nessuna intenzione di lasciarti andare, ne stasera ne mai, e se non parlassi da solo, probabilmente ora non saresti qui! Mi perdoni?- -Certo che ti perdono!-

 

-Sono o no la tua migliore amica?- -Come sarebbe, la mia migliore amica?- -E cosa se no?-     -Ma… io pensavo che… - -Cosa pensavi? Che fosse così facile? Ne molli una e ne trovi subito un’altra? Mi dispiace, ma non è così che gira- -No, lo so, però… - -Però cosa?-             -Ho rinunciato alla cacciatrice, per te- -Non te l’ho chiesto, lo sai come la penso su questo argomento- -E allora perché non possiamo stare insieme? Io ti amo Haziel!- lei lo guardò con aria interrogativa, non sapeva cosa pensare: doveva dirgli di si, o doveva rimanere fedele al ragazzo che amava che però non la considerava? –Devo riflettere, Spike… ci penserò- così dicendo, si ritirò.

Il vampiro cominciò a trattarla freddamente, in fondo si era avverato quello che aveva detto: che l’avrebbe lasciato solo.  –Non puoi vivere per sempre con i fantasmi del passato, Haziel!- le gridò un giorno, vedendola più triste del solito –Dammi almeno una possibilità- -Io ho paura, Spike!- -E di cosa?- -Io… ho paura di non poterti dare ciò che desideri, e allora sarai tu a lasciarmi!- -Non mi importa se non mi ami, ma almeno rimani qui, con me- -Non voglio più soffrire, Spike… non lasciarmi mai…-  sussurrò all’orecchio del vampiro mentre l’accoglieva fra le braccia.

 

Lei aprì gli occhi, si voltò verso il vampiro, sistemandosi sul cuscino, tirò un sospiro e gli sorrise. –Te l’avevo detto che prima o poi…- -Shh…- gli disse poggiandogli un dito sulle labbra –Vuoi rovinare tutto?-.

 

  
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