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Autore: Looking at the Rainbow    14/11/2011    8 recensioni
Il Whisky Incendiario gli attraversò piano la gola, lasciandosi dietro una scia infuocata.
Come lei.
James versò distratto le ultime gocce del liquore nel bicchiere, senza degnarsi di berle.
Una fuga, un ritorno e una dolce scoperta.
La storia ha superato il primo turno del contest "Scontro Generazionale".
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Fuga di Novembre

“Sarà colpa del whisky
O sarà colpa del caffè
Ma non mi ricordo più
di te
Sarà che questa sera
Fa un freddo micidiale
Sarà che non ho neanche voglia
Di parlare”

Il Whisky Incendiario gli attraversò piano la gola, lasciandosi dietro una scia infuocata.

Come lei.

James versò distratto le ultime gocce del liquore nel bicchiere, senza degnarsi di berle.

Rimase seduto su quella scomoda sedia, con i gomiti poggiati sul tavolo della loro cucina, in silenzio.

Erano ore che se ne stava lì, a giudicare dal Sole che nel frattempo era calato e aveva lasciato la stanza nella semioscurità, ma lui sembrava non farci caso.

Come sembrava non fare caso al freddo di inizio Novembre, proveniente dalla finestra aperta, che ormai doveva essergli entrato fin nelle ossa.

Non gli interessava forse, o forse non lo sentiva proprio, troppo preso dai suoi pensieri per preoccuparsi di ciò che gli stava intorno.

**

Quando quella mattina aveva aperto gli occhi, il suo sesto senso gli aveva detto che c’era qualcosa che non andava, qualcosa di sbagliato.

Il letto accanto a sé era vuoto e freddo, e nell’aria mancava il suo profumo.

Quello che sentiva ogni giorno, quando Lily si chinava su di lui, già pronta di tutto punto.

Era sempre stata mattiniera, Lily Evans.

Ma mai, da quando era diventata sua moglie, lui si era svegliato senza i suoi capelli rosso fuoco a solleticargli il viso.

Quindi si era alzato ed era sceso in cucina.

Lì l’aveva vista; seduta su quella stessa sedia, con la testa poggiata allo schienale e gli occhi chiusi.

La colazione era davanti a lei, intatta.

Né un morso al toast, né un sorso di caffè mancava alla tazza fumante che aveva davanti.

Sembrava giusto un po’ più pallida del solito.

“Lily, tutto bene?” le aveva chiesto preoccupato.

La ragazza aveva spalancato gli occhi, sorpresa di vederlo lì.

“Sì, tutto bene” aveva risposto, ma il sorriso che gli aveva rivolto, mentre la salutava con un lieve bacio, non l’aveva ingannato.

Il suo sesto senso si era fatto sentire di nuovo.

C’era qualcosa che non andava, qualcosa che Lily gli stava nascondendo.

Come se avesse percepito i suoi dubbi, lei si era alzata e aveva indossato il pesante cappotto marrone poggiato sul divano, dicendo: “Scusa, devo correre al Ministero o farò tardi”

Un attimo dopo, la porta era chiusa.

Le parole di James si erano confuse con il rumore delle automobili che sfrecciavano davanti casa.

A dopo, amore”

**

Era andato alla riunione dell’Ordine prevista quel giorno, cercando di non pensare, ma all’ora di pranzo, quando era rientrato, la preoccupazione aveva preso di nuovo il sopravvento.

Le aveva mandato un gufo per chiedergli a che ora sarebbe tornata, ma gli avevano risposto dal Ministero, dicendogli che quella mattina, Lily, non si era presentata.

Alla fine, il suo sesto senso ci aveva visto giusto.

Perciò si era buttato su quella sedia, con una bottiglia di Whisky Incendiario in mano e con un peso incredibile sullo stomaco.

Lo sguardo fisso sul lucido legno davanti a lui e mille domande, mille dubbi, su cosa avesse sbagliato, su cosa avesse spinto sua moglie a mentirgli.

E così era rimasto fino a quel momento.

**

Quando sentì il cigolio della porta aveva ormai perso la cognizione del tempo.

Era notte fonda, di sicuro. Scattò in piedi urtando il bicchiere, che finì in frantumi sul pavimento.

I muscoli, indolenziti per essere stato troppo tempo seduto, parvero risvegliarsi.

Vide Lily entrare e senza pensarci un attimo, l’abbracciò.

Mentre la stringeva sentì un singhiozzo sulla sua spalla.

Piangeva, Lily.

L’allontanò da sé, continuando a trattenerla per le spalle e puntando i suoi occhi scuri, in quelli verdi di lei.

“Cos’è successo?”

Fu un sussurro.

Come se, alzando la voce, lei sarebbe scappata di nuovo, lasciandolo fuori da qualsiasi cosa stesse passando.

“Scusami, James.”

Furono le prime parole che pronunciò, con la voce ancora un po’ incrinata dalle lacrime.

“C’è una cosa che devo dirti” continuò poi, abbassando lo sguardo verso terra.

James annuì, il cuore che palpitava frenetico per la paura di sentire qualcosa di spiacevole.

“Sono incinta”

Due parole, pronunciate a mezza voce e con un po’ di incertezza.

Due parole che ebbero il potere di commuoverlo.

Ancora in silenzio strinse forte la mano di Lily.

“Ma è bellissimo” fu l’unica cosa che riuscì a dire, prima di capire dov’era il problema.

“Sei scappata per questo, stamattina? Perché non vuoi questo bambino?” le domandò.

Per la seconda volta in pochi minuti, temeva ciò che avrebbe potuto sentire.

Temeva che lei gli dicesse che no, non voleva un figlio da lui.

Invece Lily scosse la testa con gli occhi di nuovo lucidi.

“Avevo paura, James. Siamo giovani, troppo forse; saremo in grado di crescere un figlio? E poi c’è la guerra; è inutile negarlo. Rischiamo la vita ogni giorno, come possiamo garantire un futuro ad un bambino? E’ giusto farlo nascere in un posto del genere?”

“Sarà un motivo in più per combattere, per vincere questa guerra” le rispose, con una semplicità che sorprese perfino lui.

Lily gli afferrò la mano, portandola sulla sua pancia e sussurrò: “Grazie, James”

Poi lo baciò con delicatezza.

Fu quando si separarono che, guardandolo negli occhi e trattenendo a stento le risate, esclamò: “Puzzi di Whisky!”

Era tornata, la sua Lily.

 

 

 

 

Mug’s Corner: su questa storia, per vostra fortuna, ho poco da dire. Ci sono loro, i miei cari James e Lily, che si commentano da soli.

Spero che non faccia tanto, tanto schifo perché, scrivendola, mi ci sono affezionata.

E poi basta. Lascio a voi la parola e il giudizio ^^

Baci gente!



  
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