Anime & Manga > Death Note
Segui la storia  |       
Autore: _World_    14/11/2011    4 recensioni
Non potevo scrivere tutti i personaggi presente, quindi dico che ci saranno un po' tutti, il gruppo però sarà formato da Light,L,Mello,Matt,Misa,B,Nuovo personaggio e Near, questi saranno i personaggi ricorrenti anche se ci sarà una sottospiecie di "triangolo" tra B il nuovo personaggio e Matt.
Viky (nuovo personaggio) è una ragazza problematica, stata per 5 anni dentro un collegio a causa del suo pessimo carattere, come ultimo tentativo i genitori la mandano alla Nightmare High School, da qui ha inizio la sua storia.
Genere: Fluff, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beyond Birthday, Matt, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

<< Quindi ora inizi a ricordare >>
<< Tu sapevi!!??!! >>
<< Certo...te l'avevo detto che non ti potevo dire tutto >>
<< Ma di chi mi posso fidare!? Matt mi ha tenuto nascosto la verità come Mello L e Near, B mi ha appena messo le corna, e ora tu! >>
<< Viky calmati, come potevamo dirtelo, e poi avevamo deciso che te lo avrebbe detto B, infondo anche lui te l'ha detto stamattina >>
<< E tu come lo sai!? >>
<< Diciamo che io ci sono anche quando non mi vedi >>
Viky sgranò gli occhi, sbiancò per poi diventare rossa peperone. Si rigettò sotto le coperte coprendosi fin sopra la testa. << Che imbarazzo >> farfugliò
Ryuk rise << Multicolor >> la prese in giro.
Nel frattempo Viky ripensò a quel che era successo. Gli mancava, gli mancava da morire.
<< Mi manca >> sussurrò, Ryuk la sentì lo stesso.
<< Facci pace >>
<< No >> scattò alzando la voce
<< Ma lui non ti ha tradita >>
<< Allora se vogliamo metterla in altri termini: Lui ha semplicemente avuto delle “piacevoli” effusioni con una troia quando stava con me. Che simpatico >> sputò sarcastica.
<< Sei così cocciuta >>
<< Io so quel che ho visto...e questo mi basta >>
La porta si aprì, poi sentì un forte spostamento d'aria, questo significava solo che Ryuk era scomparso. Di nuovo.
Dopo di che una persona si sedette accanto a lei, Viky si raggomitolò ulteriormente sotto le coperte.
<< Misa non voglio parlare ora, scusa >> disse
<< Infatti tu non dovrai parlare, sarò io a farlo >>
Viky strabuzzò gli occhi, si alzò di scatto fulminandolo con lo sguardo.
<< Che cosa ci fai qui, B? >> sibilò tra i denti
<< Spiegarti >>
<< Risparmia il fiato perché non voglio sentirti >>
<< Va bene >> disse quasi a volersi calmare, poi guardò Viky negli occhi << Fino a ora ho usato le maniere buone, ma giuro che se non mi fai spiegare ti costringerò a sentirmi >>
Viky assottigliò lo sguardo << Non. Voglio. Ascoltarti. >>
<< Ok >>
Viky sospirò rilassandosi, per un momento aveva veramente creduto che B le facesse qualcosa. Dal canto suo, il ragazzo pareva si stesse alzando, ma all'ultimo, prendendola in contropiede, la spinse nel letto bloccandole il corpo con il suo e immobilizzandole i polsi.
<< Bene >> disse soddisfatto << Ora che so che ho la tua più totale attenzione, ti spiego come sono andate le cose. Io ero andato nella mensa prima per dire al mio passatempo che era finita, quando lei mi ha baciato, poco dopo sei arrivata tu e quel che è successo lo sai >>
<< Perché dovrei crederti? >>
<< Anche se non vuoi credermi perché non ti fidi, segui un ragionamento logico: io sono conosciuto come il Serial Killer di Los Angeles, ho escogitato tutto quel piano assurdo per sbagliare in questo minimo dettaglio? Io che curo i dettagli vado a sbagliare su un insignificante calcolo? Semmai ti dovessi mettere le corna -non che te le faccia- >> si affrettò a dire << Di certo non mi bacerei con una nel posto dove ci dovremmo incontrare esattamente qualche istante prima. Non trovi? >>
<< In effetti... >> ammise
In quel lasso di tempo regnò il silenzio, la corvina per riflettere, B per avere una risposta. << Quindi? >>
Viky si alzò, B la lasciò andare sicuro che a questo punto non se ne sarebbe andata.
<< Ciò non ti giustifica però nel non avermi detto la verità >>
<< Si lo so, ma ti avevo avvisato quella mattina che te lo avrei detto il prima possibile. Insomma, la sbronza di Matt non era calcolata >>
<< E quando me lo avresti voluto dire? A fine anno? >>
<< Dovevo solo trovare il momento propizio >>
Viky rimase in silenzio. Lo guardò per un attimo. << Tu non mi convinci >>
<< Non l'ho mai fatto infondo >> ammise lui
<< E anche questo è vero >>
<< 2 a 0 per me >>
<< Stai zitto, guarda che non ti perdono eh! >>
<< Ok 2 a 1 con questa >>
La ragazza sorrise lievemente, poi non riuscendo a trattenersi il suo sorriso si ampliò, si voltò verso di lui, incontrò i suoi occhi rubino, erano sinceri. Si fiondò su di lui abbracciandolo. << Sei uno stupido! >>
<< E tu testarda >>
<< Ma lo vedi che sei! Abbiamo appena fatto pace e già mi rinfacci i miei difetti >>
<< Perché tu che hai fatto? >>
Si guardarono un attimo, e scoppiarono a ridere, B la strinse più forte tra le sue braccia, Viky aveva ritrovato il calore del ragazzo, rideva per la felicità, era così tanto felice, che le lacrime iniziarono a uscire. B se ne accorse prendendole il volto tra le mani. Aveva capito, non servivano parole. La baciò.
Viky a quel punto non riuscì più a resistere, iniziando a piangere apertamente. B le carezzò i capelli.
<< Mi domando come hai fatto a tenermi testa adesso e per questi giorni se soffrivi tanto >>
Viky lo guardò asciugandosi con i palmi delle mani, quel che rimaneva delle lacrime. << Anche se ci rimango male...nessuno mi deve mettere i piedi in testa. Questo è il mio pensiero >>
B sorrise compiaciuto << Lo sapevo che avevo scelto bene >>
La baciò ancora, con più foga e passione.


Dopo aver chiarito quella brutta faccenda, Viky andò da Misa a raccontarle l'accaduto. Durante il suo cammino, incontrò Matt.
<< Viky mi dispiace per l'altra volta, veramente >>
La ragazza dai capelli neri lo guardò dubbiosa << Non ti preoccupare >> aggiunse dopo una breve pausa.
<< Io invece mi preoccupo! >>
<< Matt...tranquillo >>
Viky decise di proseguire, doveva assolutamente dirgli a Misa che aveva chiarito con B.
Matt la fermò, facendola tornare indietro per poi abbracciarla << Giuro che mi dispiace davvero tanto >>
In un primo mento la ragazza si stupì, però sentiva in quell'abbraccio la sincerità di Matt, sospirando ricambiò.
Gli sorrise << Dai sul serio, non ci fa nulla, ora però sono di fretta, ci vediamo stasera a mensa >> Detto questo si staccò e continuò per la sua strada.
Da quel che sapeva, Misa era con Light nel giardino, quindi svoltò a sinistra scendendo le scale due a due. I suoi passi diventarono sempre più frenetici fino a che non si mise a correre.
Si, si sentiva bene, era felice che aveva chiarito il malinteso con B, e ora anche con Matt, era felice che aveva Misa come amica, era contenta di come stava andando in quella gabbia di matti.
Svoltò ancora, ma finì con lo sbattere contro un'altra persona. Si era fatta male al naso, se lo massaggiò guardando con chi aveva sbattuto, era un uomo dai capelli neri, e il fisico impostato, si domandò con cosa aveva sbattuto, quegli addominali erano di ferro?.
Guardò il nome, si chiama Teru Mikami.
<< Mi dispiace! >> si affrettò a dire dopo averlo studiato per bene, e quindi essere stata per lungo tempo in silenzio.
Mikami le lanciò un'occhiataccia, quasi fosse disgustato. La cosa le diede non poco fastidio. Poi il suo sguardo cambiò, si fece inizialmente più dolce, per trasformarsi in un'espressione realizzata.
Viky non capiva, ma se poteva descrivere quell'espressione, l'avrebbe paragonata a lei quando le riesce un'equazione di secondo grado. (Non aria da ebete intendiamoci xD nd.Me)
Indietreggiò di qualche passo, biascicò un altro “Scusa” e si allontanò correndo. Quell'individuo le metteva i brividi, certo non si poteva negare la sua bellezza, ma aveva qualcosa di inquietante.
Si sentì chiamare, voltandosi vide Misa che si sbracciava, sorrise avvicinandosi.
<< Misa ho chiarito con B e anche con Matt >>
<< A riguardo, ci sono altre persone a volerti chiedere scusa >>
Si girò trovandosi Mello Near e L.
<< Scusaci >> disse Mello alquanto imbarazzato, mentre gli altri due avevano la simile reazione, disinteressati. Risi, era una scena alquanto comica, Mello sicuramente si vergognava di chiedere scusa, mentre L e Near totalmente insensibili.
<< Tranquilli ragazzi >> disse sorridendo
Viky si sedette accanto a Misa, che la prese sotto braccio, si scambiarono uno sguardo d'intesa.
Viky era felice che tutto si fosse sistemato, però ora rimaneva un'unica pecca. L'essere stata adottata. Ora non si sentiva più parte di nulla. Infatti, come le avessero letto la mente, l'altoparlante gracchiò.
“Victoria Trusdel è desiderata in presidenza”
<< Mi chiedo perché si ostinano a usare il falso cognome >> disse a Misa alzandosi
<< Dai, ti vogliono parare il culo >> rispose facendole l'occhiolino.
Viky le sorrise e s'incamminò. Decise di prendere l'ascensore, quindici piani a piedi col cavolo che se li faceva. Ryuk riapparve accanto a lei.
<< Ma tu guarda chi ci elogia della sua presenza >> lo prese in giro
<< Fai silenzio >> rise lo shinigami << Piuttosto, hai le mele? >>
<< In camera >> rispose in automatico
<< Vado >>
<< Sei a convenienza >> lo ribeccò prima che lui svanisse.
Le porte dell'ascensore si aprirono, Viky schiacciò il piano, e le ante si richiusero, poco prima che l'una toccasse l'altra, una mano s'intromise con una botta secca, e un rumore sordo.
Viky balzò indietro, Teru Mikami entrò nell’ascensore. La corvina si vergognò della sua reazione del tutto irrazionale.
<< A che piano? >>
<< 15 >>
Lui stette in silenzio premendo il pulsante. Viky aveva la sensazione del suo sguardo addosso, si sentiva osservata con la coda dell'occhio.
Faceva respiri lenti e profondi, e malediceva quell'abitacolo che andava così lento.
In quel momento, l'ascensore arrestò la sua corsa. Un gridò le morì in bocca di Viky, era totalmente immersa nei suoi pensieri, che a quello stop stava per dare libero sfogo alla sua ansia. Ansia scaturita da quell'individuo accanto a lei.
Mikami, invece era totalmente insofferente. Si voltò lentamente guardandola.
<< Qualche problema? >> chiese, aveva una strana luce negli occhi, il che la spaventava molto.
Scosse la testa << Sono claustrofobica >> detto questo si fiondò letteralmente sul pulsante d'allarme.
Lo schiacciava freneticamente, si meravigliava del suo comportamento, di solito riusciva a mascherare, ma in questo caso non le veniva proprio.
In quel momento, la voce di B invase la cabina, e Viky si sentì subito rincuorata.
<< B? ...B? Siamo bloccati nell'ascensore! Facci uscire! >>
“Chi siete?”
<< Io e... >> si fermò, aveva ancora un minimo di lucidità da pensare che: Se avesse detto il nome senza conoscerlo si sarebbe insospettito. Così cercando di essere più calma possibile si voltò.
Lui avanzò verso il microfono e disse il suo nome, Viky notò però, che nella sua voce c'era una nota divertita. La corvina aggrottò la fronte, non capiva il perché quell'atteggiamento.
Si sentiva il più totale silenzio, quando un gran fracasso provenne da sopra. Viky senza alcuna esitazione andò ancora al microfono.
<< B? Che succede?...B!?! >>
Altri rumori, calci e pugni forse. Ci fu un forte stridio, e Viky dovette tapparsi le orecchie con le mani. Lentamente della luce sovrappose quella artificiale. L'ascensore ci stava aprendo!
Viky era totalmente basita quando riconobbe le mani di B.
<< Ma come... >> biascicò incredula.
<< Muoviti! >> B le tese la mano.
L'ascensore era bloccato poco sotto il quattordicesimo piano, riuscivano a vedere il pavimento, vi era su per giù uno spazio di quarantotto centimetri.
Viky dopo un piccolo shock uscì aiutata da B. Respirò a pieni polmoni.
<< Dovresti andare >>
<< Dove? >>
<< Ti avevano chiamato in presidenza >>
<< Oddio è vero! >> con quel piccolo inconveniente.
Si voltò prima di andare, e Mikami si era totalmente volatilizzato.
<< Ti accompagno vieni! >>
<< Eccomi! >>
Camminando, la ragazza si accorse di uno strano odore ferroso, e poi era da un po' che si sentiva la mano appiccicosa. Guardò in basso e si bloccò.
<< B! >>
<< Si? >>
<< Le tue nocchie! >>
Lui aggrottò la fronte guardando le mani. << Oh scusami ti ho sporcato! >> disse estraendo un fazzoletto e pulendola
<< Stanno sanguinando! >> lo riprese ancora Viky
<< Non me ne sono accorto, vabbè ma sono solo qualche piccolo taglio >>
<< B sono squarci! >>
<< Ho avuto ferite peggiori >> si giustificò ancora
<< Ciò non significa che queste siano meno gravi >>
<< Facciamo così! Ora tu entri in quella porta, e io vado in infermeria! >>
<< Così si ragiona! Vado >>


<< Sono contenta che tutto si sia sistemato >> ammise Misa
<< Tutto è bene quel che finisce bene >> aggiunse L
<< Vero >> concordò Light
<< Già >> s'intromise Near << Non iniziamo a monologhi! >> sbottò Mello
<< Come sei lamentoso MashMello >> lo prese in giro Matt
<< Ah non iniziare a storpiare il mio nome Matto! >>
<< Ora sei tu però! >>
<< Cosa pretendevi? Che ti applaudissi per caso? >>
<< Chiariamola da veri uomini mollaccione! >>
<< Ha parlato >>
I due si alzarono fronte contro fronte. Near sospirò, Light e L si scambiarono un'occhiata d'intesa e poi andarono a dividerli.
Misa sorride, tutto come al solito. Tutto si era aggiustato, e se qualcosa era cambiato, sicuramente in positivo. Poggiò la testa contro il tronco, assistendo alla scenetta.
<< Credo sia inutile pagare la tv se ho la lotta libera in diretta ogni giorno >> rise
<< Ci sono il 70% si probabilità che se non ti stai zitta finirai invischiata con loro >> le disse Near con la sua solita aria.
<< Sei demotivante! >>


<< Scusate il ritardo però c'è stato un piccolo problema con l'asc...che cosa ci fate qua? >>
<< Li abbiamo convocati noi >> disse Misora
Viky rimase in silenzio davanti i suoi genitori...adottivi. Non sapeva esattamente cosa dire, provava molte cose, voleva sputargli in faccia tutti quegli anni, ma le parole non le uscivano. Non trovava nemmeno quelle giuste per iniziare. Sentiva la voce ovattata dei suoi. Le solite cose, a volte si domandava se veramente era finita in qualche fiction drammatica.
Sentiva un continuo blatera, non riusciva a capire quel che diceva, forse semplicemente perché non voleva.
<< Cosa ne pensi? >> domandò il padre
Viky rimase ancora in silenzio, non aveva sentito un accidenti, non sapeva nemmeno di cosa parlavano ma le parole erano prevedibili. Si limitò ad annuire.
I due corsero ad abbracciarla, la ragazza rimase immobile. A riscaldarsi da quel calore superficiale.
Si staccò dirigendosi alla porta.
<< Dove stai andando tesoro? >> domandò la madre
<< A prendermi del vero affetto. Siete dei falsi! >> detto questo chiuse la porta alle sue spalle.
Aveva pronunciato quelle parole con voce atona e disinteresse. Ma quel che provava in realtà era solo disgusto e malinconia. Decise di non pensarci, così andò in infermeria, dove teoricamente si sarebbe dovuto trovare B.

Chissà per quale strana ragione, la teoria e la pratica non coincidono mai. Infatti ora l'infermiera le diceva che B non si era mai presentato.
Indurì lo sguardo prese una scatoletta di pronto soccorso, e uscì dalla stanza come una furia. Sapeva esattamente dov'era quello scansafatiche. Aprì violentemente la porta della mensa, e infatti, lo vide seduto in uno dei tavoli a mangiare marmellata di fragole.
Fece sbattere la scatoletta di metallo sulla superficie di plastica, e gli prese la mano.
<< Sei uno scansafatiche >>
<< è un taglietto Viky! >>
Lei lo guardò a mo' di sfida << Lo vedremo >>
Prese la bottiglietta col liquido rosa e glie lo versò sulle ferite aperte. B inspirò bruscamente. << Ma che ci stai mettendo!? >>
Lei alzò un sopracciglio con un sorriso malefico << Alcol! >>
<< Ma perché!? >>
<< Se ti brucia tanto significa che ho ragione >>
<< Se mi brucia tanto significa che hai sbagliato prodotto! >>
<< L'alcol disinfetta meglio! >>
<< Sei testarda! >>
<< Sei orgoglioso! >>
Si sorrisero dolcemente mentre Viky gli avvolgeva la garza.
<< Così si cura una ferita! >>
<< Ah-ha certo, abbiamo Viky la croce rossina >>
Viky gli diede una botta alla spalla, sicura che non si sarebbe fatta nulla << Come sei simpatico! >> disse con una punta evidente di acidità. Portò a B un bicchiere d'acqua per parlare << Cambiando discorso, ho notato che non ti va molto a genio quel Teru Mikami come m.. >> Non finì la frase che B aveva stretto tanto la mano da aver rotto il bicchiere di vetro, e ciò nonostante non accennava a riaprirla, di questo passo si sarebbero conficcati tutti nella carne.
La corvina si precipitò a bloccarlo. << Domanda sbagliata ok, ma adesso smettila rilassa la mano B! >>
Il ragazzo fece come gli era stato ordinato, Viky sospirò vedendo che le garze avevano impedito altri mini-tagli. Le cambiò per poi andare con lui nel giardino interno.
Si sedettero l'una accanto all'altro.
<< Immagino che tu, essendo stata per tutto quel tempo in riformatorio non abbia mai avuto contatti con il mondo esterno vero? >>
Viky annuì.
<< Beh, c'è stato un caso particolare, chiamato anche il caso Kira. L si è messo all'opera e per poco non veniva ucciso, sono state coinvolte molte persone, tra qui quest'uomo, che ha fatto da complice all'assassino. È un pazzo. Non che io non lo sai, ma il suo modo di agire non aveva logica, era sconclusionato. E io odio queste cose, cinque anni prima fui io a mettere alla prova mio fratello, venni conosciuto come il serial Killer di Los Angeles, beh e mi stavo anche per suicidare ma Misora mi fermò sbattendomi in galera. Il fatto è che diciamo, come Mello sfida sempre Near per il successore di L, io e Mikami ci sfidiamo per la mente più follemente geniale. >>
<< Sento che c'è anche qualcos'altro, però non indago oltre >>
<< Meglio così >>
<< Con i tuoi, invece? >>
Viky s'incupì << Loro non erano mai stati dei reali punti di riferimento, ma sapere che ora non sono più nulla, mi sento persa ecco tutto. Tu come hai vissuto la tua infanzia senza i tuoi? >>
<< C'era Watari >>
<< Si ma la figura materna? >>
<< Mh, bella domanda. Beh, in realtà non me ne è mai fregato nulla. Io avevo L. >>
Viky sorrise << L? >>
<< Si, anche se lo odio perché è un genio, e mi hanno sempre assoggettato a lui gli voglio bene in fondo >>
Il sorriso di Viky s'allargò.
<< Ho detto in fondo! >> si affrettò a ribadire << Non lo sopporto ma IN FONDO gli voglio bene. Nell'infanzia, lui c'è sempre stato...in realtà, ci siamo sempre stati l'uno per l'altro >> B sorrideva malinconicamente, aveva uno sguardo che ricordava il passato. Un'espressione travolta dai ricordi. Viky gli passo la mano tra i capelli, B in fondo non era così cattivo, forse un po' svitato...ma qui non ce ne uno normale.
<< Poi che è successo? >>
<< Poi siamo cresciuti >> aveva un tono amaro in bocca, lo si sentiva nitidamente << E tutto è cambiato. Lui è diventato un super genio, e io un assassino psicopatico, lui il buono io il cattivo, lui bianco io nero. Lui era migliore di me, lo è sempre stato, alla wammy's house, io ero solo il prototipo...il successore. Non ero nulla >> nella sua voce vi era un inclinazione triste.
Viky comprese che B, soffriva solo di un complesso di inferiorità nei confronti di L. è stato quello a farlo impazzire. << Sei uno stupido >> la voce di L provenne da dietro un albero, e dopo poco lui venne fuori. B scattò in piedi faccia a faccia con lui, Viky si fece piccola cercando di non disturbare.
<< Tu non sei mai stato inferiore a me >> la voce del gemello era ferma e convinta.
<< Non dire cazzate! Lo sai che alla wammy's house tutti mi consideravano tale! >>
<< Non l'ha mai detto nessuno. I miei successori erano Mello e Near. Tu eri destinato a brillare come me. Tu hai scelto il tuo destino. Tu hai scelto di inoltrarti tra le tenebre. Tu hai deciso di renderti ciò che sei ora >>
<< Stai zitto, tu non sai cosa si prova, tu sei sempre stato superiore a me. Non portai mai capire! >>
<< Lo capisco invece >>
B bolliva di rabbia, come poteva credere che lui lo capisse! Si avventò pronto con un destro. L lo bloccò con la mano stringendo, lo tirò in avanti bloccandolo in un abbraccio.
<< Perché ci sono passato anche io >> nella voce di L, solitamente fredda e distaccata, ora si poteva sentire una sfumatura di calore.
B dal canto suo ci rimase di sasso, totalmente bloccato in quella morsa.
<< Mi...mi dispiace >>
B non ci poteva credere. Ma cosa stava succedendo tutto d'un tratto? Ricambiò l'abbraccio del suo gemello maggiore di qualche minuto.
Un rumore di videocamera li distrasse, si voltarono verso Viky che in mano aveva una macchina fotografica -presa da chissà dove - .
<< Ma che fai!?!?!? >> tuonò B
<< Quando mi ricapitava un'immagine del genere? >> si giustificò
<< B...cancelliamo quella foto, comprometterebbe tutti e due >>
<< No eddai ragazzi, così non vale però! >> disse iniziando a correre, tutto pur di salvare quella fotografia.
Si girarono tutto il campus, il che era veramente faticoso, finché non finì spalle al muro.
<< Dacci la macchina fotografica >>
<< Mai! >>
<< Dacci la macchina fotografica >> ripeté B
<< Eddai non cancellatela, prometto che non la faccio vedere a nessuno, la conservo per fatti miei. Per favore per favore per favore. Lo giuro >>
Supplicò ancora. I due gemelli si diedero un occhiata per alla fine acconsentire. Viky tirò un sospiro di sollievo e sorrise.
<< è bello che tutto è tornato alla normalità >> concluse la corvina.


Note dell'autrice: Ciao a tutti :DD scusate il ritardo ma come avevo detto avevo perso l'ispirazione, il fatto è che sto lavorando ad altre 2 nuove FF una che ho appena postato e gli scarsi risultati mi hanno ferito nell'orgoglio ç_ç In ogni caso xD ringrazio Akachika, blackstorm 483 e Kakuzu_Eyes per avermi recensito quello sputo che ho messo come avviso xD Grazie anche a chi ha messo mi piace alla pagina su fb :DD Ciao a tutti (:
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: _World_