Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: AlyssFleur12    12/07/2006    14 recensioni
In un giorno di pioggia, Pansy fa una scommessa con i suoi amici, la perde, e per penitenza dovrà fare alcune cose, tra cui rubare un paio di mutande a Ginny. Cosa accadrà? Una Pansy/Ginny corta e irriverente, scritta per puro diletto, con una punta di comicità ed un accenno ad una Draco/Harry. Leggete!
Dedico questa storia a chi ha letto e recensito "I Will Survive". Questa volta il titolo della canzone non c'entra una mazza, è solo perchè non sapevo come altro chiamarla;)
Genere: Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Ginny Weasley, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Harry, Ginny/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Singing in the rain






-I’m siiiinging in the raaaiiin, just siiiiinging the raaain…-

Ginny Weasley canticchiava allegra saltellando per la stanza, mentre fuori il cielo era cupo e la pioggia si abbatteva su tutto il castello.

Si era svegliata molto di buonumore, dato che le sue due compagne di stanza (Lavanda e Calì, dopo aver fatto a cambio con Hermione) non erano lì, ma probabilmente in sala comune o qualcosa del genere.

Per quel giorno era prevista una gita ad Hogsmeade, che era stata ovviamente rimandata per via della tempesta, fatto sta che i ragazzi avevano una giornata a disposizione per riposarsi (a parere di qualcuno) o andare in giro per il castello a divertirsi (a parere di qualcun altro).

Ginny non aveva ancora scelto cosa avrebbe fatto lei, e mentre ripeteva il ritornello di quella canzone si pettinava i lunghi capelli color arancione, riflettendo sul da farsi.

Se fosse scesa in sala grande o comunque uscita da quella camera, avrebbe incontrato sicuramente Romilda e le sue amichette (erano rimaste tutte traumatizzare dal suo fidanzamento con Harry dell’anno precedente) o –peggio- quell’orrendo corvonero del secondo anno che la seguiva dappertutto.

Guardò fuori dalla finestra. Non c’era bisogno di una grande intelligenza per accorgersi che poteva essere una giornata molto triste, data la pochissima luce che entrava nella stanza.

Ginny posò la spazzola.

Non sarebbe scesa, sarebbe rimasta tutto il giorno chiusa in camera, a fare cose stupide tipo lavarsi i capelli o togliersi lo smalto dalle unghie dei piedi.

Soddisfatta della sua scelta, continuando a cantare quella canzone di quel cantante babbano che piaceva tanto a sua madre, si dirise verso il bagno, pronta per farsi una doccia.

-Parkinson?!-

L’unica cosa che Ginny riuscì a pensare era che indosso aveva solo un paio di mutande e una vecchia maglietta larghissima, mise che certamente non voleva mostrare a Pansy Parkinson, che dal canto suo se ne stava compiaciuta a fumare appoggiata alla porta.

-cosa ci fai qui?- chiese scandalizzata. Pansy la guardò sorridendo.

-ho fatto una scommessa- rispose la serpeverde facendo un altro tiro dalla sigaretta.

-e cosa c’entra il fatto che tu sia qui?-

-c’entra, perché ho perso e per “penitenza” dovevo mangiare quattro fette biscottate una sopra l’altra, riuscire a mettere il rossetto ad un primino…- iniziò Pansy come se stentasse a ricordarselo.

-…rubare il cerchietto a Hannah Abbott…- disse tirando fuori una passata gialla di plastica dalla tasca dei jeans neri.

-…prendere una camiciola a Potter…- disse sventolando una canottiera bianca -…e rubare un paio di tue mutande. Quindi eccomi qui.- concluse con semplicità.

-stai scherzando?-

-sono serissima.-

-mi spieghi con CHI hai fatto questa scommessa, Parkinson?- chiese Ginny incredula.

-non tergiversare, Weasley. Con Draco Malfoy. E ora dammi quelle benedette mutande così me ne vado- ribattè con aria divertita la serpeverde, schiacciando la sigaretta contro il muro.

-certo, solo a Malfoy potrebbero venire idee del genere. Che pervertito- disse passandosi una mano sulla faccia Ginny.

-in realtà non vedo proprio perché dovrei aiutarti…- disse poi sorridendo.

-oh, Weasley… per favore, ti costa tanto privarti di un paio di mutande? Ti prometto che ti manderò un gufo per fartele riavere!- la supplicò Pansy con finta aria scoraggiata.

-diciamo che io ti do un paio di mutande di Lavanda Brown e la facciamo finita, tanto Malfoy non ha nemmeno la minima idea della differenza che ci possa essere.-

Pansy scoppiò a ridere.

-non ti credevo così stupida… accidenti, va bene che la Brown si tiene in forma e tutto, ma oltre che avere un anno più di te è… sì, insomma è più… grossa!- ribattè facendosi dei cenni con le mani intorno ai fianchi, come se fossero molto larghi.

Ginny alzò un sopracciglio.

-ecco di cosa parlate sempre voi serpeverde. Dei culi delle grifondoro. Begli argomenti, complimenti!- esclamò la rossa scoppiando a ridere fragorosamente. Pansy ridacchiò.

-oh, parliamo anche di altro, ti assicuro…- disse avvicinandosi a Ginny.

-insomma, me le dai o te le devo togliere io?-

Ginny arrossì sconcertata.

-io non..- inizio Ginny mentre Pansy si avvicinava sempre di più, cercando qualcosa da dire per distrarla.

-perché la canottiera di Harry?- chiese tutto d’un fiato, contenta per aver trovato qualcosa da dire.

Pansy sbuffò.

-lo so io. Ed ora, per l’amor del cielo, mi dai un paio di mutande o no??- chiese esasperata.

Ginny arrossì di nuovo.

-non vedo il motivo per cui io…-

Pansy si avvicinò ad un armadio e aprì l’ultimo cassetto, da cui tirò fuori soddisfatta un paio di mutandine rosa confetto.

-non si intonano molto coi tuoi capelli, però..- disse guardandole incuriosita.

-come… come hai fatto a capire che era il mio armadio?- disse solamente la grifondoro, talmente imbarazzata da non opporsi.

-oh, semplice: credo che solo tu e tuo fratello siate fan dei Chudley Cannons, se non il loro stesso allenatore..- disse ridacchiando –e dubito fortemente che una come Lavanda Brown abbia un loro poster attaccato sull’armadio. Noi serpeverde siamo anche più intelligenti dei corvonero, sai?- concluse con tono ironico.

-mi dici cosa vuoi fare con le mie mutande??- domandò Ginny scoraggiata.

La serpeverde alzò le spalle.

-boh. Tutte queste cose le hanno decise Blaise e Draco. E ora, se vuoi scusarmi, devo tornare nella mia sala comune. Grazie per..- disse sventolando le mutande rosa di Ginny.

-te le rimanderò indietro… almeno credo!- esclamò Pansy ridendo mentre chiudeva la porta dietro di sé.

Ginny si sedette sul letto, e scoppiò a ridere mentre si copriva il viso per la vergogna.

Ginny si preparava per andare a cena, quando vide un gufo grigiognolo picchiettare insistentemente alla finestra. Aprì subito per farlo entrare, avendo notato le sue mutande rosa svolazzare attaccate alla sua zampa sinistra. C’era anche un biglietto.

Grazie per non aver opposto troppa resistenza, stamattina.

Come d’accordo, eccoti le tue belle mutandine rosa.

A Ginny sembrò di sentire il tono ironico di Pansy leggere quell’ultima riga. Continuò a leggere.

Dì a Potter che se vuole riavere indietro la sua camiciola deve chiedere a Draco, è lui che ce l’ha.

Se domani dovesse piovere come ha piovuto oggi penso proprio che verrei a trovarti. sempre se non ti dispiace, certo. Magari potrei fingere di doverti rubare un altro paio di mutande…

Pansy

P.S. rimandami indietro il gufo!

La grifondoro arrossì, e per la prima volta in vita sua si ritrovò a sperare che il giorno successivo sarebbe piovuto…

  
Leggi le 14 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: AlyssFleur12