Fitte
lancinanti mi trafiggono le ginocchia, ma rifiuto di alzarmi in
piedi.
Il
marmo luccica nell’oscurità, levigato da mano esperta.
Mi
chiedo se è già accaduto.
Torturo
le mani fino a graffiarle, a renderle quello che devono
essere.
Mani
di traditore.
[Ferro]
La
testa gira e pensa, anche adesso che credevo non avrebbe più avuto alcun
pensiero.
Le
colonne provocano ombre che si allungano sul pavimento.
Strofino
gli occhi che bruciano, e prego che si mostrino per quello che
sono.
Occhi
di assassino.
[Sangue]
Il
corpo trema e si stringe su se stesso.
La
porta scura lascia passare un solo spiraglio di luce.
Mi
lascio cadere a terra urlando per ciò che mi viene strappato dal
petto.
Cuore
di codardo.
***
Apro
la finestra lasciando che entri un po’ d’aria, continuando a sentire i brividi
causati dalla febbre alta.
La
camicia bianca è coperta di sudore, ma non ne ho altre.
Il
ricordo di quella notte mi stringe lo stomaco, mi attanaglia le
viscere.
Ho
bisogno di vomitare anche l’anima, per liberarmi del suo
peso.
Ma
non posso farlo.
Non
ho più un’anima per poterlo fare.
Mi
passo una mano sulla fronte, e vedo l’altra luccicare nel
buio.
Ferro.
E sangue.
Il
loro.
[Il
mio?]
Respiro
pesantemente, sentendo l’aria risalire dai polmoni.
Ho
sempre saputo che li avrei persi.
I
miei amici.
Erano
disposti a dare la loro vita per me, lo sapevo.
Io
mi sono preso ciò che mi avevano offerto.
Ciò
che mi avevano promesso.
[È
così grave nascere codardi?]
[È
una colpa tanto grande da non ammettere il perdono?]
Ho
sempre saputo che li avrei persi.
Perché
le cose belle non durano.
Perché
certe cose sono fatte per essere
perdute.
E
l’unica cosa che riesco ancora a pensare, è che non riuscirò a ingannare più
nessuno.
Infine,
appaio per quello che sono.
Note:
Non so chi avete immaginato voi pronunciare queste parole, ma nell’anonimato
in cui ho voluto lasciarle, io vedo Peter Minus.
Se mi avessero detto che
avrei scritto su di lui non ci avrei mai creduto, perché credo sia il
personaggio della saga che odio di più. Credo nell’amicizia fino al midollo, e
non posso capire –non fino in fondo- il suo comportamento. Ho cercato di farlo.
Di capire.
Non per giustificare, non avrebbe senso, visto che non voglio
perdonarlo.
Ma solo per continuare un percorso che ho iniziato da tempo.
Cercando di vedere le cose da un punto di vista che non è il mio.