-Non possiamo entrare!- disse Orlando, preoccupato nel constatare che Emiliano, fregandosene del divieto, era già entrato.

-Cammina! Chi vuoi che ti veda?

La camera di Flavia e Costanza era molto più ordinata di quella di una qualunque dei ragazzi: i letti erano in ordine, le scrivanie si intravedevano attraverso i fogli e dagli armadi non spuntavano tappeti.

E poi, come notò Orlando, nessuna aveva un piumone addosso.

-Da dove venite? Puzzate di formaggio!- esclamò Flavia, senza alzare lo sguardo dal libro che stava leggendo.

-Giovanni ha seminato patatine dappertutto! 

-E dovete impuzzolentire anche noi?- protestò Costanza dal bagno.

-Forse è meglio andarcene...- suggerì Orlando, aprendo la porta.

-Sì... andiamo ad allietare Lucia. Ingrate!- esclamò Emiliano, prima di uscire.

Nel corridoio incontrarono altre ragazze, ma nessuna si meravigliò nel constatare che due maschi erano nel corridoio delle femmine.

L'ultima camera del piano era quella di Lucia e Bianca.

-Chi è?

-Siamo noi!

La testa di Lucia spuntò da sotto il cuscino.

-Che ore sono?

-Le sei!

-Oh NO!

Facendo sobbalzare gli ospiti, la ragazza uscì dal letto in mutande e si mise a cercare i jeans.

-Non ce l'hai la divisa?- chiese Orlando.

-A cena si può evitare... ma solo a cena!

-Ma che cena? Sono le sei! E' prestissimo!

-Lo so... ho un appuntamento!- gridò Lucia.

-Con chi?- chiese Emiliano, appollaiato sul letto di Bianca.

-Fatti gli affari tuoi!- protestò Bianca stizzita, uscendo dall'armadio -E togli i piedi dal mio letto!- gridò.

-Che ci facevi nell'armadio?

Orlando era ormai abituato quasi a tutto.

Ma vedere una ragazza uscire da un armadio in apparenza chiuso può sempre sorprendere.

-Secondo te?- fece lei, acida.

-Non so... non sono mai entrato in un armadio...- balbettò il ragazzo.

-Cercavo il vocabolario, no?

Orlando si domandò perchè un dizionario si trovasse in un armadio, ma non lo chiese.

N.d.A.: ecco a voi il prossimo capitolo, come promesso ;D
Che ve ne pare?