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Autore: the ghost of Bonnie    14/11/2011    1 recensioni
Basata sulla canzone 'Non capiva che l'amavo' di Paolo Meneguzzi.
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Dal testo:
Saresti diventata un blocco di marmo, e io no, non volevo perderti.
Genere: Sentimentale, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Pan, Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qui seduto sul letto ripenso a noi,
a quei giorni che il vento ha portato via...


Piccole stelle splendono lassù nel cielo. Già, mi ricordano tanto il tuo sorriso, Pan. E' trascorso un mese da quando Goku è andato via, sono trenta giorni che io non ti vedo più, la cosa mi sta uccidendo. Credi che sia ridicolo? Si. Lo credo anch'io. Avevo diciotto anni quando tu ne avevi solo quattro. Il tuo primo torneo... me lo ricordo ancora, sai? Allora eri solo la figlia di Gohan e Videl, come sarebbe dovuto essere. Ma quel viaggio nello spazio ha cambiato la mia vita.

Il suo sguardo era luce negli occhi miei,
la sua voce era un suono dolcissimo.


Sorridevi quando siamo partiti. Avevi paura quando quel pezzo della navicella si è staccato e ha preso a scivolare nello spazio. Lì mi sono reso conto di quanto avessi paura, di quanto fossi piccola. « Non sono ancora riuscita ad avere un appuntamento serio con un ragazzo! » dicevi, in lacrime.
« Non preoccuparti, piccola. » ti risposi, ma solo pochi secondi dopo mi accorsi di averti chiamata veramente così. Ricordo ancora le nostre litigate, come quella per il mazzo di chiavi... ancora sorrido al pensiero. Alla fine, vincevi sempre tu. Sì, perché io mi arrendevo al sorriso che sfoderavi durante ogni discussione. Per questo sei speciale, Pan.

Quante volte ho pensato di dirglielo,
quante volte ho creduto di farcela...


Quando Goku è partito, noi siamo rimasti da soli.
« Andiamo a casa. » ti dissi. Mi ero morso la lingua per non fare uscire quella frase che mi avrebbe rovinato la vita. Sai, stavo per confessarti tutto, che idiota. Di sicuro non te lo saresti mai aspettato da me. Io, Trunks, il ragazzo dai capelli lilla, migliore amico di tuo zio...

Non capiva che la amavo,
e ogni volta che soffriva io soffrivo,
quante notti ho pianto senza dire niente, fare niente...



Stupide lacrime... mio padre mi prenderebbe in giro, se mi vedesse. Piangere per una ragazza... il figlio del Principe dei Sayan, ridicolo. Mi manchi, Pan, lo sai? Vorrei fare un altro viaggio con te, come un po' di tempo fa... 
Vorrei non averti mai incontrata, ma era inevitabile...

Non capiva che la amavo,
e ogni volta che non c'era io morivo, quante
notti ho pianto senza fare niente, e mi
nascondevo all'ombra di un sorriso... non capiva che la amavo.



Saresti diventata un blocco di marmo, e io no, non volevo, non potevo perderti... così, una velocità impressionante, mi parai davanti a te e ti spinsi dietro. La tua sorte toccò a me, e caddi... ero solo frantumi. Sai, assomigliavo tanto al mio cuore, in frantumi...


Il ricordo è una lama nell'anima,
un dolore che brucia senza pietà.
Il suo nome vivrà nell'eternità,
come un segno profondo e indelebile.


Sono convinto che tu sul mio cuore abbia messo la firma. Sì, perché è inciso. Ti amo Pan, piccola. La mia notte è piena dei tuoi occhi scuri, del tuo sorriso, della tua voce e delle tua lamentele. Ti amo Pan, perché hai sprigionato un sentimento che non avevo mai provato, ma adesso devo andare.
Sì, si è fatto tardi, e domani devo andare a lavoro. Quindi.. buonanotte, amore.

   
 
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