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Autore: malfoymyheart    14/11/2011    19 recensioni
Un lunapark, per far sorridere...un lunapark per incontrare la sua nemesi..un lunapark per sperare
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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LUNAPARK Ascoltando una vecchia canzone, la mia fantasia è volata..ed eccomi con un altra one shot
non ho trovato il testo, ma se ascoltate la canzone potete capire cosa mi ha scatenato queste forte emozioni..
Luna park
(di Jocelyn)          

                                             Lunapark




" Non c'è nulla che avvicini le persone più in fretta di una triste e malinconica comprensione "

(Milan Kundera)





Era la appoggiato allo stipite della porta della nursery una mano affondata nella tasca dei pantaloni, la camicia sbottonata che mostrava il suo fisico asciutto e muscoloso, le maniche arrotolate, ed i suoi biondi capelli in disordine gli cadevano su quelli occhi argentei.
Guardava con tristezza suo figlio, che a gambe incrociate, sul prezioso tappeto, si dondolava stringendo al petto un orsetto spelecchiato, unico ricordo di sua madre
Flashback
- Signor Malfoy? -
Lui annuì, al poliziotto babbano che gli stava parlando, ma le uniche parole che capì, di tutto il lungo discorso, furono
- Sua moglie Astoria Malfoy, è morta nell'incidente. La sua auto è stata presa in pieno
da un camion che trasportava carburante. L'autista ha perso il controllo su di una lastra ghiaccio, e
non è riusciuto a controllare il mezzo.. mi dispiace -
sentì dire all'uomo
Ma lui sembrava una maschera di gelo, nessuna emozione..il suo pensiero andò a suo figlio che ignaro della tragedia dormiva nel caldo della sua culla.

Si passò una mano nei capelli voleva scacciare quei ricordi, per quanto fossero passati tre anni, ancora gli facevano male.
Poi vide il labbro di suo figlio tremare, e una perla salata scendere lungo quella gota, così simili alle sue.
Con una falcata si avvicinò al piccolo e ponendosi  su di un ginocchio, gliela asciugò mentre lo stringeva a se e sussurrava
- Ehi campione, cos'è questa tristezza?! Ti ho parlato di un posto magnifico, dove tutti i bambini sorridono? -
Il piccolo Scorpius, scosse il capo tirando su con il naso e con una vocina ancora rotta dal pianto
- No, papà..dov'è questo posto, mi ci porti?! -
Sconmpigliandogli i capelli con la mano Draco, sorrise e disse
- Vieni chiediamo a Nana di prepararti, che ti ci porto..vedrai è fantastico -
La sua piccola fotocopia, inclinò il capo e serio disse
- Papà, ma adesso..proprio ora?! Adesso..Adesso?! -
Comincinado a saltellare in girontondo e lanciando gridolini di felicità.
Buttando la testa all'indietro Draco esplose in una risata e rispose
- Si, basta che non vedo più quel tuo visino triste,-
Poi Scorp si bloccò, e con cipiglio serio disse
- E' un posto per soli papà e bambini..come me?! -
Il cuore di Draco si fermò, sembrò perdere battiti, sapeva che al suo piccolino mancava la madre, per lui era
una fotografia, per lui era quell'orsetto. Si chinò e tenendolo con delicatezza per le braccia, con voce triste rispose
-Scorp, ora sei già grandicello, e sono certo che capirai, mamma non c'è più e lo sai, lei è il tuo angelo, ora ci sono solo io, e no..è anche un posto per mamme, e bambini che comunque vogliono sorridere, vieni usciamo -
Il bambino, che si era fatto serio al discorso da " grandi " che gli aveva fatto, mise la sua manina in quella del genitore e la strinse, mentre sussurrò
- Ora tu sei tutto per me, anche il mio migliore amico -
Già si disse Malfoy, madre padre, amico..suo figlio non aveva amici, quella era la realtà, nessun bambino con cui giocare, nessun bambino con cui sorridere.
Da quando aveva tradito i suoi ideali ed era passato alla luce, anche suo figlio era un reietto.
Ora era a capo di una squadra di Auror, specializzata a muoversi nell'ombra, e non in molti sapevano cosa facese realmente nella vita.
Si era smaterializzato con il bambino tra le braccia, al Lunapark babbano che sorgeva poco distante dalla sede Auror.
Ed il figlio a vedere le luci multicolori, i rumori e le risate, cominciò a ridere felice e disse
-Ma papà, questo è un posto babbano..noi possiamo?! Io posso?! Ohhh..papààà che bello -
Scorpius eccitato batteva le manine felice, ed una lacrima brillò negli occhi argentei del padre, anche stavolta era riuscito a farlo sorridere.
Poi cercando di nascondere la commozione, disse
- Certo basta che non facciamo magie -
Il mini Malfoy, muovendo la gambette velocemente fece capire che voleva essere messo a terra e ridacchiando Draco lo accontentò, sentendo tutte le sue esclamazioni, di gioia e sorpresa, il cuore si allargò, per suo figlio avrebbe catturato la luna, se solo gliela avesse chiesto.
Poi girandonsi verso il padre e guardando in alto disse
- E' vero papà, qui tutti i bambini ridono -
- Si campione, qui i bambini ridono, ora va tranquillo qui ci sono io -
Lo guardava scendere e salire dalle varie giostre, sembrava un folletto, quel bambino era tutta la sua vita, lui era abituato alla sofferenza, ma suo figlio no, non doveva sapere che sapore aveva.
Poi lo vide tornare mano nella mano con una piccolina, dai capelli colore delle nocciole mature e due occhi colore dell'oro fuso, e disse
- Whaoo, campione vedo che hai fatto conquiste -
e chinandosi all'altezza della piccolina porgendole la mano disse
- Piacere signorina, io sono Draco, il papà di quell'ometto e tu chi sei ? -
Lei per nulla intimidita dall'uomo che la guardava alzò il musetto e disse fiera
- Io sono Camille Granger -
Per poco a a Malfoy, non prese un colpo a sentire nominare l'ex compagna, sapeva che era diventata un ottimo
magiavvocato, ma non si sapeva nulla di lei, non l'aveva mai incrociata i quei 6 anni, e con Potter non ne aveva mai parlato, aveva altri problemi a cui pensare.
Poi eccola li, gli veniva incontro, era bella molto più bella di come la ricordava, i loro occhi si incatenarono poi lei disse
- Malfoy -
- Granger -
I bambini facevano andare gli occhi sugli adulti, tenendosi per mano, sentivano la tensione tra i loro genitori, poi Scorp disse
- Papà ma la conosci?! -
Rigido, e con voce atona rispose
- Si, campione io e la mamma della tua amica siamo...ex compagni di scuola -
Lei lo guardava, e doveva dire che era un bel vedere, e lui squadrava lei erano scambi di guardi ricchi di interrogativi e poi l'ex grifona disse
- Cosa fai da queste parti Malfoy?! Ti abbassi a venire nel mondo babbano ora?! -
Lui sbuffando, rispose scocciato
- Le persone cambiano Granger o devo dire Weasley?! -
Lei si scurì in volto e acida rispose
- Sii diretto furetto, se vuoi sapere qualcosa, chiedi e basta!! No Camille non è figlia di Weasley, e suo padre è morto, era un soldatto babbano, morto in una stupida guerra babbana -
e la voce le si velò di tristezza, aveva amato Tom, che non aveva mai conosciuto la figlia era morto in Iraq, era un ragazzo babbano che l'aveva consolata quando distrutta era tornata nel suo mondo per dimenticare le morti e il dolore della guerra magica.
Malfoy si rese conto di aver riaperto una ferita e non voleva, sapeva quanto potesse uccidere il dolore. e sussurò con tono di scusa
- Non volevo Granger so, cosa significa -
ed improvvisimamente sembrò che il peso del mondo gli rollò sulle spalle, per la prima volta lei lo sfiorò gli mise una mano sulla spalla e disse seria
- Vuoi dire che dopo anni di scontri ed insulti, ora ci parliamo civilmente, grazie al nostro..dolore..è ..è da non credere -
Poi scrollò le spalle e prendendo sua figlia per mano disse
- Saluta Camille che dobbiamo andare -
La piccola piagnucolando, tirando e puntando i piedi verso il suo nuovo amico disse
- Mi avevi promesso lo zucchero filato, e poi voglio stare con Scorpius, non voglio adare a casa, li mi annoio -
- Basta Camille Grace Granger, i capricci con me non attaccano -
Draco stava osservando la scena divertito, mentre sentì la manina di Scorp intrufolarsi nella sua e stringerla convulamente e cercareil suo sguardo rassicurante, in una muta richiesta, alzando la testa.
Poi vedendo la delusione del figlio disse
- Granger lascia che i bambini si divertano, per una volta non rivanghiamo un odio morto e sepolto, ma buttiamo le basi per qualcosa di nuovo..-
buttò li nella speranza che lei capisse
Lei sembrò rifletterci poi disse
- E va bene -
Poi rivolgendosi ai bambini con fare materno parlò
- Andate, ma vi voglio vedere, quindi cercate di rimare in vista -
I bambini felici prendendosi per mano corsero via, ridendo e lei osservandoli disse più a se stessa che a Malfoy,
- Un sorriso di un bambino, vale più di tuto l'oro della Gringott -
Non si sa come, non si sa perchè  lui si trovò ad attirarlaa se mettendole un braccio intorno le spalle, e lei si abbandonò a quella stretta rassicurante, e poggiò il capo, era tanto tempo che nessuno l'abbracciava così.
Senza parlare quasi per paura di rompere quell'incanto, guardarono i loro figli giocare a rincorrersi ma poi qualcosa accadde, qualcosa che fece crollare le barriere che comunque c'erano ancora tra di loro.
Scorp ansimando corse verso Hermione e disse nella sua ingenuità
- Mamma di Camille, è vero che quando uno è triste un abbraccio ed un bacio della mamma scaccia via la tristezza?? Posso avere anche io uno di questi bbracci?! Io non ho la mamma... -
Basita  dalle parole del piccolo guardò Draco, nei quali occhi lesse dolore e impotenza e senza pensarci sussurrò
- Vieni piccolo, a te darò un abbraccio speciale, per tutte quelle volte che ne hai desiderato uno e non l'hai potuto avere -
il piccolo si fiondò nelle bracia della donna e si lasciò cullare e ricoprire di baci, era così bello sentire un abbraccio morbido, ed il profumo che aveva quella signora speva di biscotti e di mamma..
Vedere quella scena a Draco strinse il cuore, non si era mai reso conto quanto al figlio mancasse il calore di una mamma, lui non era sufficiente, lui per quanto si sforzasse non poteva sostituire una madre ed il suo calore.
Vedeva suo figlio con gli occhi chiusi ed il viso in una sorta di smorfia sognate..e per la prima volta guardò quella donn a che con un semplice gesto aveva donat oil paradiso al suo bambino e sillabò in silenzio
- G-R-A-Z-I-E  -
Lei facendo una finta smorfia rispose
-Di nulla, furetto ...quando vuoi -
Lui alzò un sopracciglio e ridacchiando per stemperare  la  tensione creata
- Guarda che potrei richiere i tuoi servigi molto spesso, visto che mio figlio si è innamorato di te e tua figlia -
lei borbottò qualcosa e lui non smise di ridere
Poi Scorp si liberò dall'abbraccio e corse via..
Quella sera i bambini godetttero di tutti i privilegi che il denaro poteva comperare, mentre Hermione ogni tanto redarguiva Malfoy
- Furetto, così li vizi, non puoi acconsentire a tutto-
e improvvisamente stringendola a se , come fosse la cosa più normle del mondo le sussurrò
- Lascia che il denaro serva a qualcosa, a volte per quanto se ne dica,  può comperare un sorriso -
Entrambi sembravano godere di quei momenti, ma sapevano che sarebbe finito...e cercavano d non pensarci poi lui preso da uno strano bisogno, mise due dita sotto il mento di lei, lo girò lentamente ed alzandolo posò delicatamente le sue labbra  su di quelle di lei, sembrava aspettare che lei gli desse il consenso, e vedendo che lei non siritirava o lo respingeva, piano piano cominciò ad approfondire il bacio, che era diventato una sorta di danza di corteggiamento.
Lui la strinse a se, fece in modo che i loro bacini combaciassero..
Poi lei ansimandò  si staccò, arrossendo richiamò la figlia a cui disse
- Saluta Scorpius dobbiamo andare è tardi -
delusi enrambi,  i due Malfoy,  a malicuore si staccarono dalle due donne  che se ne stavano andando quando lei si girò e sorniona disse
- A domani Draco, stesso posto stessa ora -
Sul viso  di Malfoy comparve un sorriso pieno di speranza, era tanto che non provava quelle emozioni, era tanto che voleva tornare a sorridere..e sussurrò
- Ci puoi contare Hermione..ci puoi contare ...-
E stringendo in un' abbraccio il suo bambino disse allegro
-Torna a sorridere campione, da adesso in poi di abbracci di mamma ne avrai quanti ne desidererai -
Il bambino lo guardò confuso, ma l'idea del profumo di biscotti di quella signora gli era piaciuto e disse felice
- Grazie...tu sei il papààà..piùù migliore del mondo.Ed avevi ragione il lunapark regali tanti sorrisi, ai bambini tristi! -
Mentre mano nella mano i due si allontanarono con la speranza nel cuore, altrove altre due persone pensavano la stessa cosa.
" una pace certa è preferibile e più sicura di una vittoria sperata"
Entrambi sapevano che avrebbero dovuto fare un passo per volta, entrambi vivevano con il fantasma doloroso dei ricordi, entrami volevano ricominciare..ENTRAMBI AVREBBERO COMINCIATO DA LI'...UN LUNAPARK..ED UN SORRISO DI BAMBINO...

















  
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