Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |      
Autore: Tata_Chan    15/11/2011    2 recensioni
Lovino Vargas si traferisce nella piovosa Forks per passare del tempo con suo padre, un agente di polizia conosciuto come "Roma".
Lovino, poco convito sulla sua permanenza a Forks, cambierà presto idea dopo aver incontrato un affascinante ragazzo spagnolo.
AU + Crossover!
La mia prima fanfic!
Spamano, rating Giallo per le frasi di Lovi xD
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
S- Salve …
* si nasconde * e-ecco io sono Tata_Chan, e questa è la prima storia che pubblico!
Sono un po’ emozionata … e nervosa!
Non sono proprio una “fan” sfegatata di Twilight, ma la mia amica sì, ed è per questo che vorrei dedicarle questa storia...
E’ la mia prima Fanfic (sia in generale che di Hetalia) ed è naturalmente una Spamano!!
Per favore, ditemi cosa pensate!
Ovviamente ci sarà un linguaggio un po’ colorito … si parla di Lovino!
Lascerò qualche nota alla fine del capitolo! Spero le leggiate!


 
Capitolo I

Non avevo mai pensato alla mia morte.
E cazzo, mi pare  anche normale!
Ho diciassette anni, non ottantaquattro!
Eppure, come un idiota, sono
contentodi morire in questo modo.
Quello stupido mi ha contagiato!
Lui e le sue frasi sull’amore e roba del genere…
E io gli avevo creduto, fin dall’inizio… quel idiota ora sta sicuramente tentando di capirci qualcosa, mentre io sono qui, a morire in modo agonizzante per
colpa sua!
Chiudo gli occhi.
La preda sono io. E il cacciatore mi ha già catturato.


-Veh! Fratellone! Sono contento che tu vada a trovare  Papà Roma!- esclamò Feliciano, mio fratello minore, mentre mi accompagnava all’aeroporto.
-Ma sta’ zitto, Feli !- gli risposi, con tutta la delicatezza di cui ero capace, voglio dire, mi ero offerto di andare a trovare quel vecchio decrepito per un anno al posto suo, e NON perché si incontrasse con quel bastardo mangia - patate che vive qui,durante la mia assenza, ma solo perché l’avevo deciso IO!
Lui mise un finto broncio prima di assalirmi e appendersi al mio collo.
-Ehi, ehi! Che cazzo fai!?- urlai, anche se,stranamente ,non riuscii a trattenere una risatina soffocata.
Magari mi sarebbe mancato un po’… quel brutto idiota.
-Dai, coraggio!- aggiunsi, mentre mi mettevo la borsa in spalla.
Feliciano singhiozzò un paio di volte, prima di balbettarmi un semplice “C-Ciao..V-v-veh!” facendomi segno di chiamarlo non appena fossi arrivato a … a casa.
Mio fratello ed io vivevamo in una assolata città degli Stati Uniti, Phoenix, nonostante fossimo di origini italiane.
Nostro “padre”, invece, aveva deciso di trasferirsi a Forks, nello stato di Washington, poco dopo la nascita di Feli.
Tutto normale, direte voi, cosa c’è di male? Avranno genitori divorziati.
Bè, non ci sarebbe stato nulla di male se Forks non fosse stato la città più piovosa di tutti i dannatissimi stati americani!
Il viaggio mi distrusse, letteralmente.
Arrivato a Forks mi ritrovai l’auto di Roma...cioè di Papà, davanti agli occhi, in tutta la sua sporcizia.
Non l’avevo mai chiamato così, quello stronzo.
Era un poliziotto, e come tale, mi aspettava appoggiato allo sportello della sua auto di servizio con aria truce.
Dio, quanto lo odiavo.
-Ehi, Lovino!- urlò, come se a cinque metri di distanza non potessi sentirlo perfettamente.
Sfoderò un piccolo sorrisetto accattivante, il bastardo, e mi indicò il sedile del passeggero con fare disinvolto.
-Dai, sali!Su! Andiamo a casa!- esclamò, sbattendo la portiera.
Camminai lentamente verso l’altra parte dell’auto e mi sedetti con calma, allacciandomi la cintura e tentando di non litigare con lui anche solo guardandolo o per il fatto che solo il suo modo di respirare mi irritasse.
-Allora? Come … come vanno le cose?- chiese, impacciato.
- Non proprio come una merda totale – risposi, contenendomi.
-Ah..Ah bene..cosa pensi di fare dopo il diploma?- domandò, come se fosse realmente interessato.
Ero tentato di dirgli, molto educatamente, “Non sono certo cazzi tuoi, vecchio bastardo” eppure, con mia sorpresa, replicai:- Tornerò in Italia. Voglio conoscere il Paese da dove provengo-
-Molto carino- tagliò corto lui, mentre svoltava nel vialetto di casa.
Probabilmente un po’ offeso dal fatto che avessi detto provengo e non proveniamo.
La casa.
Era sempre la stessa! In questi fottutissimi anni non era MAI cambiata!
Non era cambiata dalla mia ultima vacanza passata qui, non era cambiata da quando due anni prima Feliciano aveva scattato delle foto dopo il suo soggiorno con Roma … era sempre la stessa, deprimente, casa.
Le mura bianche, coperte da vari strati di muffa e da piante rampicanti poco riconoscibili, il tetto rosso e alquanto umidiccio alla vista, con le foglie attaccate alle grondaie e il comignolo inclinato.
Le tende alle finestre erano le stesse, merlettate con i motivi a fiori rosa, sì, esatto, tende da donna...
Anche il viale d’ingresso era lo stesso.
Scivoloso, come sempre, stupide pozzanghere qua e là, lo stesso stupido pick-up rosso fuori dal  garage..aspettate, quello non c’era!
-Papà!- strillai, come un vero uomo, sia chiaro, indicando il mezzo al centro del viale.
-Ah, finalmente l’hai notato!- rise lui, dandomi una pacca sulla spalla –Ti piace, Lovino?-
Rimasi a bocca aperta. Cosa credeva, quello stronzo? Che non potesse piacermi?
E poi con quel Rosso...che sembrava tanto un pomodoro...
-Sì! Cazzo, eccome se mi piace!- esclamai, materializzandomi davanti alla portiera.
Era un po’ vecchio, eccome se lo era, arrugginito così, però mi piaceva.
-E’ tuo!- esclamò Roma dall’altra parte della strada.
-...Che cosa?- chiesi, mentre accarezzavo la fiancata senza farmi vedere.
Dovevo avere la mia tipica espressione dal titolo “Che cazzo stai dicendo, ma stai bene?!”,perché Roma continuò a fissarmi per meno di due secondi prima di scoppiare in una risata isterica.
-H..Ho detto! Che è tuo! E’ un regalo, Lovino -  mi carezzò la testa ed entrò in casa, chiamandomi a gran voce.
-Su, è tardi! E tu sarai stanco, non è vero, ragazzo?Forza, entra!- diede un calcio lieve alla porta e con un ampio gesto teatrale mi invitò a seguirlo.
Mi allontanai lentamente dal pick-up e chiese, sinceramente incuriosito, :- Perché?-
Roma mi guardò confuso, il brutto idiota.
-Perché mi hai fatto un regalo simile? Primo, deve esserti costato un banco di soldi, secondo..perché?!- scossi la testa e mi schiaffeggiai lievemente la fronte.
Un sorriso ebete si dipinse sul volto del bastardo.
- Perché voglio che tu stai bene qui, Lovino! E poi, primo, no, non è stata un spesa troppo alta. E’ usato...è un Chevy del ’54, me l’ha dato Joe Jones! Il padre di Alfred, te lo ricordi?-
Ora, che io potessi ricordarmi questi tizi era fuori discussione, ma annuii, per farlo contento.
E parve funzionare, perché Roma batté le mani e continuò il suo discorsetto.
-Sì, te lo ricordi! Il ragazzino biondo, con gli occhiali? Giocavate spesso insieme!Quindi, Joe mi ha fatto uno sconto!Non hai di che preoccuparti!-
-E la mia domanda?- chiesi, seccato.
-Ti ho risposto, Lovino – disse, mettendosi a sedere sul divano con il telecomando in mano.
-Io intendo il mio secondo...perché.- puntualizzai, mettendomi  a braccia conserte aspettando la sua stupida risposta.
Sì voltò appena e mi rivolse un’occhiata mezza addormentata e farfugliò qualcosa del tipo:
-Perché credevo ti avesse fatto piacere...e poi sempre meglio che andare a scuola a piedi o nell’auto della polizia di tuo padre!-
-Umh...forse hai ragione...- brontolai, dandogli le spalle.
-Ah!Lovino?- chiamò, proprio mentre stavo per andarmene, irritandomi un pochino.
-Che cosa c’è Rom...Papà?-
-Ho tentato di aggiustare la linea Internet! Andrà lento ma puoi comunque usarlo!Hai il computer con te, l’ho visto!- indicò la custodia nera accanto alla borsa e rise.
-Sì...sì poi ci proverò- assicurai, senza neanche guardarlo.
Entrai in cucina, afferrai un pezzo di pane e presi il borsone per andare in camera.
Ero troppo stanco per prepararmi qualcosa di decente per cena.
Ecco, forse fu in quel momento che trovai una buona qualità per quello stupido di mio padre.
Sa bene quando farsi i fatti suoi.
La mia stanza era uguale, la stessa di quando ero bambino.
I disegni appesi alla parete, quelli di Feliciano ovviamente, anch’io disegnavo, ma quel bastardo di Roma preferiva mio fratello in tutto...di conseguenza i miei non li guardava neanche, le foto delle gite scolastiche, i miei vecchi libri...
Che cosa c’è? Mi piacciono i libri, avete qualche problema?...Bastardi.
Neanche il letto era cambiato.
Il materasso era duro come lo ricordavo.
Sì, duro proprio come piaceva a me.
I guanciale, tre per tradizione, verde, bianco e rosso, scelti da Roma, erano morbidi e caldi.
Esatto, sembrava proprio che il letto mi chiamasse, urlando a squarciagola:
-Sdraiati, Lovino! Sdraiati!-
Lasciai cadere i bagagli sul pavimento e mi ci fiondai in meno di un minuto, senza neanche infilarmi il pigiama.
Mi coprii gli occhi con un braccio, non avevo voglia di andare a scuola.
Nuovi compagni idioti, nuovi stupidi insegnante e un nuovo preside stronzo...che bello!
Mi raggomitolai nel piumone per il freddo, e riuscii ad addormentarmi in cinque minuti.
Mi aspettava una nuova insulsa giornata...



Eccomi qui!
Sì, sono ancora viva xD
Ecco qui il primo, brevissimo capitolo della mia FF!
I prossimi, se mai ci saranno, prometto di farli più lunghi...è stato difficile accorciare così :’(
Bah! Comunque, una mia amica ha letto un FF intitolata FlashLight e mi ha chiesto di disegnarle qualcosa a rigurado...così...è nato HetaLight!
Trovate qualcosa a riguardo sul mio DeviantART qui ->
http://minatop3-tatty.deviantart.com/gallery/31746956
Cooooosì, la mia mente malata ha deciso di scrivere qualcosa su questo fandom!
Le mie fanart sono con Fem!Lovi perché la mia amica non ama lo yaoi...ma non importa, ormai ho deciso di scrivere una Spamano xD
Ditemi quel che pensate..anche solo una parola!
Non siate troppo duri, è la mia prima FF xD 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Tata_Chan