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Autore: telesette    15/11/2011    9 recensioni
Angosciati dall'incubo delle fanfiction che li dipingono come perfetti idioti, Naruto e compagni pensano di avere raggiunto il fondo della disperazione. Ma devono ancora sperimentare l'orrore delle fanfiction di telesette...
Genere: Demenziale, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun contesto
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- Aaarrrggghhh !!!

L’urlo proveniente da casa di Naruto fece accorrere in strada tutti gli amici e i compagni del biondo ninja. Tutti temevano di conoscere il motivo di quell’urlo, anche se non avevano il coraggio di esprimerlo a voce alta. Ormai era quasi una reazione istintiva per molti di loro… Ma nessuno aveva ancora emesso un urlo così agghiacciante come quello, prima d’ora.

- Voi che ne dite - domandò Tenten preoccupata. - Sarà peggio di quella su Sasuke? 
- Ne dubito - osservò Shikamaru, accendendosi una sigaretta con indifferenza. - Dopo l’ultima che è riuscito a leggere, l’Uchiha ha preferito suicidarsi direttamente… Sarà solo l’ennesima che lo ha fatto sbroccare! 
- Povero Naruto - gemette Hinata, giungendo le mani.

In quella il biondo divoratore di ramen si affacciò alla finestra, urlando come un pazzo e imprecando ai kage e alle madonne. La sua espressione era sconvolta e il chakra della volpe presentava già la terza coda sullo strato del demone, tanto era furioso.

- E insistono - gridò, agitando il pugno. - Ormai non c’è più limite alle puttanate che scrivono su di me, mi stanno facendo diventare matto! 
- Naruto, calmati - gli disse Sakura, temendo il peggio. - Tutti noi siamo nella tua stessa condizione, ma non facciamo tutte queste scenate! 
- Parla per te - esclamò una voce cavernosa alle sue spalle.

La kunoichi si voltò giusto in tempo per vedere Rock Lee pallido e sgomento che, senza darle il tempo di replicare, si accasciò davanti a lei sfinito. Il poverino non aveva più alcuna traccia della sua proverbiale giovinezza, ridotto com’era all’ombra di sé stesso, e tutti gli amici gli si strinsero intorno preoccupati per cercare di rianimarlo.

- Rock Lee - urlò Tenten. - Andiamo, non fare scherzi, riprenditi !!! 
- E’… E’ finita… - esalò appena il chunin, con un filo di voce. - Non… non sono sicuro di sopravvivere… a un’altra di quelle… 
- La situazione è seria, ragazzi - osservò Kiba preoccupato. - Quel branco di pazzi scatenati ci sta decimando tutti, uno per uno… Se va avanti così, non avremo nemmeno il tempo di chiedere a Kishimoto il pensionamento anticipato! 
- Ma quanti ancora dovranno cadere vittima dei bimbominkia e delle loro… 
- Fanfiction - urlò Choji, correndo trafelato. - Stanno scrivendo una nuova fanfiction, è terribile! 
- A chi tocca, oggi ? - domandò Ino preoccupata.

Come Choji si avvicinò ai compagni, paonazzo in volto nel tentativo di riprendere fiato, cercò di comunicare loro i nomi dei protagonisti scelti.

- Vogliono te, Shikamaru - disse con tono da funerale. - E vogliono metterti insieme a…

Purtroppo non fece in tempo a dire il nome del partner che il povero Nara era già caduto lungo disteso, con la sigaretta ancora nelle labbra.

- Purtroppo dovevo dirglielo - si rimproverò Choji, grattandosi la nuca.

L’espressione congelata sul volto di Shikamaru, gli occhi sbarrati simili a quelli di un pesce lesso, pareva indicare senza ombra di dubbio che ormai fosse più nell’aldilà che nell’aldiqua… Ciononostante, le sue dita mantenevano ancora quel debole fremito che indicava chiaramente la scintilla vitale presente in lui.

- Fanfiction - ruggì Naruto, riducendo i suoi occhi a due rosse fessure minacciose. - Se fosse possibile trovargli un nome adeguato, le chiamerei Porc-Fiction o Fan-Minkiam… Possibile che per ogni dieci storie sulla nostra serie, vengano fuori undici emerite idiozie? 
- Bisognerebbe formare un comitato di protesta - fece eco Kiba. - Anche i colleghi di DRAGON BALL e SAINT SEIYA hanno molto da ridire, sul modo in cui vengono rappresentati nelle fanfiction che li riguardano! 
- Così non può continuare - tagliò corto Ino, tastando il debole polso di Shikamaru ancora in stato di catalessi. - E non possiamo neanche chiedere i danni per tutte quelle storie che ci dipingono come deficienti… E’ una vergogna! 
- Purtroppo temo che, con questa storia delle fanfiction, abbiamo veramente toccato il fondo!

Così dicendo, Sakura chinò gravemente il capo verso terra. Tutti i protagonisti della serie erano ormai sull’orlo della disperazione: dopo anni e anni di apparizioni, su storie ai limiti dello squallore e dell’assurdo, non ne potevano più di venire associati ad ogni genere di stupidaggine solo perché portava il loro nome; le micidiali fanfiction che li riguardavano, spesso e volentieri sembravano scritte dalla mano di qualche sadico e violento torturatore; era impossibile descrivere tutta l’angoscia e il ribrezzo di un personaggio celebre, nel vedersi regolarmente sputtanato senza ritegno su storie squallide e prive di senso. Quello che i giovani ninja della Foglia ancora non sapevano era che il peggio per loro doveva ancora arrivare… 
All’improvviso il cielo si oscurò completamente. Le nuvole sopra il villaggio si radunarono, cariche di elettricità e nere come la pece, attirate inesorabilmente dai tralicci dell’alta tensione. Lo strano fenomeno causò delle strane interferenze con ogni genere di apparecchio ed elettrodomestico presente a Konoha: radio, frullatore, lavatrice, lavastoviglie, forno a microonde, eccetera… Sembrava quasi che l’intera tecnologia del villaggio fosse impazzita. Per circa alcuni minuti il villaggio cadde in preda alla confusione dopodiché, con una sorta di corto circuito totale, tutti gli apparecchi televisivi persero di colpo il segnale. Anche il megaschermo pubblicitario in piazza sembrò subire la stessa sorte, proiettando per alcuni istanti un’immagine totalmente disturbata, e alla fine tutti poterono vedere davanti ai loro occhi l’immagine inquietante di una grande “T” maiuscola su sfondo nero all’interno di un cerchio rosso di sangue.

- Ma cosa diavolo… 
- Cos’è, uno scherzo?

Nessuno dei presenti riusciva a capire il significato di quello strano simbolo apparso sui teleschermi ma, a giudicare dall’aspetto, non prometteva niente di buono. Improvvisamente l’immagine cambiò e, al posto della “T” rosso/sangue, apparve un individuo evidentemente schizzato con una maschera dipinta sul volto.

- Buonasera, Konoha - esclamò l’individuo, con voce calma e profonda. - Vi chiedo scusa per questa mia interruzione! E’ più che naturale che siate preoccupati, per la vostra immagine e per la vostra reputazione, ed è comprensibile che vi chiediate “come” e “se” la minaccia costituita dalle fanfiction che circolano su di voi avrà mai una fine… Perché questa domanda? Perché ovviamente non c’è limite alla follia e al fanatismo di una mente malata, così come non c’è limite alla perversione e alla depravazione che non osate nemmeno immaginare!

La voce dell’individuo risuonava amplificata attraverso tutti i teleschermi. Perfino l’Hokage stava guardando il sinistro individuo, dall’apparecchio del suo ufficio, senza poter credere ai propri occhi.

- Signorina Tsunade! Signorina Tsunade!

Come Shizune entrò trafelata nella stanza, sbattendo la porta violentemente, per poco non le venne una crisi isterica. Lo sguardo dell’Hokage, pallido e sgomento al pari di quello della sua assistente sconvolta, pareva esprimere chiaramente la stessa atmosfera di tensione e paura che aleggiava ormai sull’intero villaggio.

- Alcuni di voi certo pensano di essere tutelati - proseguì il tizio dello schermo impassibile, con tono di voce freddo e monocorde tale da fare raggelare il sangue. - Probabilmente, quando i vostri affezionati fan avranno finito di leggere questa vostra storia, scriveranno e si lamenteranno per prendere le vostre difese; scommetto anzi che stanno già correndo ordini e segnalazioni, perché i responsabili di questo oltraggio alla vostra immagine siano presi e puniti, e che quanto sta succedendo in questo momento verrà cancellato e dimenticato come una sorta di “brutto ricordo”… Inutile dire che vi sbagliate, naturalmente!

Konohamaru e i suoi amichetti, nascosti sotto la panca di legno del campo di allenamento, tremavano come foglie abbracciati l’uno all’altro. 
Che cosa voleva dire quell’individuo? 
Cos’altro dovevano aspettarsi dalla minaccia delle fanfiction? 
Cosa ne sarebbe stato di Naruto e degli altri ? 
Purtroppo l’unico a conoscere la risposta a questi interrogativi sembrava proprio quell’assurdo personaggio davanti a loro.

- Non stupitevi, per favore! Non è certo una novità che il mondo delle fanfiction, ad eccezione di pochi e fortunati eletti che sono riusciti nell’ardua impresa di esaltarvi, ha contribuito invece a precipitarvi in un abisso di stereotipi e caratterizzazioni indegne di voi e del vostro puro e semplice modo di essere! Alcuni pensano di aver già toccato il fondo, altri forse lo raggiungeranno più tardi, ma la verità è che non troverete alcuna luce in fondo al “tunnel degli orrori” e alle oscenità che vi attendono per l’avvenire… Finora avete visto solo una piccola parte di ciò che il futuro ha in serbo per voi e, se vi state chiedendo “fino a che punto si spingeranno” per rovinare le vostre esistenze, forse dovreste cominciare a rendervi conto che NON ESISTE SALVEZZA per il vostro mondo di carta inchiostrata!

Nelle strade di Konoha scoppiò il panico. Tutti erano convinti che la Fine del Mondo si sarebbe abbattuta sulle loro teste, non appena il misterioso individuo avesse smesso di parlare, e dunque si misero a correre e a urlare come pazzi. Solo Naruto e compagni ( insieme a tutti gli altri shinobi e a Tsunade stessa ) rimasero coraggiosamente in ascolto, prestando bene attenzione ad ogni singola parola del tizio mascherato.

- Di chi è la colpa di tutto questo? - domandò dunque l’individuo, sollevando le mani con un ampio gesto teatrale. - Sicuramente ci sono più colpevoli di altri, anche se non verranno mai puniti per i loro misfatti, ma se cercate il “vero responsabile” di questa incresciosa situazione… Allora non dovete fare altro che guardarvi allo specchio! E’ logico: non potevate evitare lo scotto di questo vostro successo, così come non potevate sapere quanto tristemente sareste caduti in basso, ed è logico che non potete personalmente ribellarvi ad una situazione che pure vi riguarda personalmente! Se ritenete dunque che sia sufficiente sperare nell’illuminazione e nel buonsenso altrui, per ricevere giustizia sulla vostra immagine e sulla vostra persona, vi consiglio di lasciare inosservato questo messaggio… Ed assistere dunque impotenti allo sfacelo della vostra esistenza, per opera delle fanfiction peggiori che devono ancora essere scritte!

Tutti i presenti deglutirono terrorizzati. Al solo pensiero di quella triste prospettiva, molti di loro meditavano seriamente di suicidarsi come il povero Sasuke o chiedere il trasferimento presso un’altra serie animata o manga meno popolare. Tuttavia il misterioso individuo non aveva ancora finito e, dopo un breve quanto significativo attimo di silenzio, si accinse a dare il colpo finale a quel pubblico così attento.

- Ma se credete che io sia qui per rendervi giustizia, se credete che voglia difendere i vostri diritti e le vostre ragioni, e se credete che la mia penna sia quella di un illuminato che vuole condurvi verso la salvezza… Allora siete veramente più disperati di quello che pensavo! Per voi che non conoscete ancora l’orrore delle fanfiction scritte col c*** anziché con la testa, non vi rimane che arrendervi al vostro destino; sia che il sottoscritto venga fermato o meno, la minaccia che incombe su di voi è al di sopra della vostra portata; nessuno di voi verrà risparmiato dalla fantasia malata del sottoscritto e, qualunque cosa voi pensiate di escogitare, siete intrappolati comunque nelle mie mani… Tremate dunque perché, a partire da questo momento, conoscerete un incubo INDIMENTICABILE !!!

FINE ???

Angolo dell'Autore: 
Innanzitutto tengo a precisare che quanto riportato NON vuole assolutamente essere un’offesa o una critica nei confronti di nessuno. Sostanzialmente si tratta di una semplice storia a sfondo satirico, che ha come oggetto essenziale l’autoironia e il gusto di prendersi in giro reciprocamente senza fare drammi di alcun genere. Se volete godervi la storia per quello che è ( ovvero niente di eccezionale, scritta al solo scopo di farsi quattro risate in compagnia ), accomodatevi pure… Ma se dovete sentirvi in qualche modo chiamati in causa come “parte lesa”, quando peraltro nessun autore/autrice è chiamato in causa in modo indicativo, vi invito gentilmente a ricordare l’enorme differenza che sussiste tra una critica pesantemente esplicita e la sottile ironia qui riportata. 
In Fede

David Bizzarri

   
 
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