Un boato assordante entra nei miei freddi timpani e li assorda. La mia mente lo assorbe e tenta di urlare, ma non vuole disturbarlo. Il boato, ad un certo punto, diventa musica. I miei freddi timpani iniziano a riscaldarsi e tutto inizia a produrre melodia insieme a lui. I miei occhi ormai sembrano baciare il cielo, la terra, l’acqua... E cantano.
L’aurora boreale inizia a commuoversi insieme a questa armoniosa melodia.
Il suono di un pianoforte lento percorre il mio corpo. Il musicista inizia a cantare i sentimenti della gente che, Dio, sono così armonicamente confusi.
Le stelle si aggrappano alla luna con malinconia. Il cielo è una grande famiglia unita che canta sotto voce
il trionfante bacio della luna e del sole.
Nell’aria si divaga il loro amore, così armonicamente confuso.