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Autore: itslia    15/11/2011    5 recensioni
Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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World is too little.
‘Guarda!’ – disse Allison, rivolta a un bambino.
‘L’ho fatta io, ti piace?’ - sventolò una coroncina di fiori sotto il naso di Liam, il suo amico.
‘Che bella!’ – disse il bambino a bocca aperta. – ‘Come l’hai fatta?’
Allison sorrise, si aspettava quella domanda, o per lo meno sperava che Liam gliela facesse.
‘Ho preso le margherite e quei fiori rosa, che non so come si chiamano, e poi quei fili d’erba lunghi.. quelli che tu sai far suonare, sì quelli’ – annuì all’amico che stava indicando verso i fili verdi. – ‘li ho intrecciati per far stare insieme i fiori. Sai, penso che mi dovrai insegnare a suonare i fili d’erba un giorno, io non ci riesco.’
‘Certo che ti insegno.’ - Le sorrise Liam.
‘Allison?!’ – la voce di una donna stava chiamando la bambina, proveniva dalla casa di Allison, era la mamma che la stava chiamando. Quel pomeriggio (ormai quasi sera) sarebbe stato l’ultimo giorno di vacanze estive, l’indomani sarebbe cominciata la scuola. Allison doveva cominciare la prima elementare, Liam invece aveva appena finito la terza.
‘Io devo andare, mi sa che la cena è pronta se la mamma mi chiama.’
‘Torno anche io con te.’
Si presero per mano e tornarono entrambi verso le case. Erano vicini di casa, Allison abitava al numero 4 e Liam al numero 6. Si conoscevano da quanto erano veramente piccoli ed erano molto amici, nessuno dei due poteva fare a meno dell’altra. Si volevano veramente tanto bene.
 
---Due mesi dopo:
‘Mi prometti che continueremo a vederci e che resteremo per sempre amici?’ – Liam stava abbracciando Allison, mentre lei piangeva.
‘Noi resteremo amici fino alla fine, lo sai che ti voglio bene e poi ci vedremo di meno, ma non cambierà nulla.’ – Liam le sorrideva tenendola stretta sé. ‘Adesso devo andare, ciao Allie, ci vediamo presto!’ – si staccò da lei, salì in macchina e partì con i genitori.
Allison stava piangendo, le bollenti lacrime le stavano rigando il viso freddo. Liam avrebbe cambiato casa, si trasferiva in città, nella Londra che non dorme mai, avrebbe lasciato la campagna e lei. Aveva freddo, era novembre e tutto sembrava così spento e triste, perfino i colori si erano sbiaditi; le sembrava un novembre diverso, molto triste rispetto agli altri, e pensava che con la partenza di Liam se ne fossero andate anche le belle giornate ed i colori.
Per un buon mesetto la bambina osservava la casa di fronte alla sua nella speranza che il suo amico tornasse e tutto tornasse com’era una volta, ma continuava a ritrovarsi a guardare una casa disabitata con un cartello con scritto che era in vendita. Soltanto qualche giorno dopo non vide più il cartello appeso sulla porta d’ingresso e per un attimo pensò che Liam sarebbe potuto tornare, ma ragionandoci sopra penso che sarebbe stata una cosa stupida, perciò decise di andare dalla mamma e chiederle se la casa era stata venduta.
‘Sì, verrà una famiglia con un bambino, ha due anni più di te ed una sorella più grande.’
‘Ah.. sai come si chiama?’
‘No.’ – rispose la madre, un po’ dispiaciuta. - ‘Ma sono sicura che sarà simpatico’.
‘Ma non è Liam.’ – rispose secca Allison e uscì dalla cucina.

Dopo una settimana, più o meno, vide arrivare ed entrare nell'ex casa di Liam, un uomo, una donna, una ragazzina ed un bambino riccio con gli occi verdi.
Lo stava guardando, le sembrava simpatico e poi si vedeva che era contentissimo della nuova casa perché sorrideva e si guardava attorno incuriosito gesticolando e indicando praticamente qualsiasi cosa.
Allie non si era accorta che stava fissando pesantemente il bambino, ne era attratta, forse gli occhi verdi o quei capelli ricci oppure il sorriso.. Voleva conoscerlo per sapere se era veramente simpatico come le sembrava.
Il riccio si girò verso la casa di Allison e guardò verso la finestra da dove lei stava osservando la scena e le sorrise, il sorriso si ampliò ancora di più rispetto a quello che già aveva stampato sulla faccia e gesticolò con una mano per salutarla. Allison, colta alla sprovvista si irrigidì e scappò dalla finestra arrossendo come un peperone.

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'Allora, stai calmo, vedrai che andrà tutto bene, ne sono sicura. Sì sì, ce la farai. Io sarò con te, cioè, no, veramente non potrei esserci.. ma è come se lo fossi, quindi sarò con te mentalmente ma non fisicamente, però ci sarò, sì sì! No, devo stare zitta, così ti faccio stare più in ansia. Maledetta me e la mia bocca che parla senza un cervello che ragiona. Allie, stai zitta. Scusa Harry, ora sto zitta.' - Allison guardò Harry desolata. - 'Sì, sei più nervosa tu di me!' Harry abbracciò Allison.
Allison ed il riccio con gli occhi verdi, Harry, erano diventati migliori amici. Stavano sempre insieme e si raccontavano sempre tutto.. o quasi, Allison non gli aveva mai raccontato di Liam, del fatto che lui non era più tornato a trovarla e a lei non era andata giù questa cosa, veramente non le era andata ancora giù dopo tutto questo tempo. Ma le sembrava una cosa banale e stupida, così dopo la sua partenza ne parlò una o due volte con la madre e poi eclissò completamente l'argomento 'Liam'.
'Harry, mi sa che devi andare' - Allison si era sciolta dall'abbraccio di Harry e gli sorrideva. . 'In bocca al lupo!' Gli sussurrò.
'Crepi!' - rispose Harry ed entrò nello studio di un tizio. No, dire che era un 'tizio' sminuisce tutto, Brandon Lynch era il dirigente di un famoso giornale. Harry avrebbe sempre voluto fare il giornalista e questo era il suo primo colloquio. Allison non sapeva come sarebbe andato, Harry riusciva sempre a ficcarsi nei guai con battute sbagliate al momento sbagliato, quindi pensò che se questo Lynch non era in vena di scherzi o Harry si sarebbe risparmiato le battutine forse il ragazzo sarebbe riuscito ad ottenere il posto. Alla fine aveva fiducia in lui.
Harry uscì dalla stanza con una faccia impassibile, la ragazza non riusciva a capire come fosse andata.
'Allora? Ti ha assunto?' - chiese.
'Ha detto che mi richiamerà, che si sono presentate anche altre persone e deve valutare la situazione.' - rispose Harry malinconico.
'Dai, sarà andata bene!' - sorrise Allison - 'Ti sei risparmiato le battuttine, vero?'
'Diciamo che mi sono trattenuto..' - Allison lo guardò male - 'Vabbè, ho fatto quello che potevo, lo sai come sono fatto. Però sono stato abbastanza bravo, dovresti essere fiera di me' - la ragazza scoppiò a ridere.
I due s'incamminarono verso casa, con la metropolitana e successivamente con il treno, la sede del giornale si trovava al centro di Londra e loro due abitavano in campagna, era a quaranta minuti dalla città.
'Sta sera vieni anche tu a casa mia? Ho invitato Niall e Louis per una pizza, non puoi non venire.' - chiese Harry.
'Se proprio insisti, tanto non ho niente da fare. Va beh, verrò dai, poveretti che fate senza di me poi?' - disse Allison ridendo - 'No, vabbè, se non dò fastidio vengo volentieri.' - sorrise.
Niall e Louis erano due amici di Harry, andavano a scuola con lui: Niall era un ragazzo irlandese biondo con gli occhi azzurri che Allison adorava perché rideva sempre ed era di una dolcezza infinita, Louis invece era un ragazzo moro che non era simpatico, di più, la faceva sempre ridere e la tirava su di morale quando era triste. Le stavano molto simpatici quei due, ed era contenta che Harry avesse trovato degli amici così.
'Come sta andando con danza?' - le chiese Harry mentre erano in treno.
'Abbastanza bene, tra qualche mese saremo pronti per cominciare penso' - disse Allison. La ragazza faceva parte di un corpo di ballo; aveva cominciato a ballare quando era piccola e da allora non aveva mai smesso.
'Guarda che voglio esserci al primo spettacolo!'
'Sì sì, non preoccuparti, sarai la prima persona che avrà il biglietto!' - rise Allison.
Tre ragazze cominciarono a tirare occhiate a Harry confabulando qualcosa. - 'Guarda che carino che è quel ragazzo'. Sì, erano apprezzamenti e Allison li sentiva benissimo perché stavano quasi urlando quelle tre oche. Menomale che tra due fermate sarebbero scesi. Capitavano spesso queste scene quando era in giro con Harry e cominciava a non sopportarle più, non era innamorata di lui e lo sapeva, ma dopo un po' diventava pesante come cosa e le dava fastidio perché era il suo migliore amico.
'Quando la smetteranno di parlare tra di loro e verranno a dirti in faccia che sei figo e bla bla bla?'
'Come?'
'Harry, le hai sentite anche tu dai.'
'Ah, sì.. Beh, che facciano, a me non dà fastidio' sorrise.
'Ma a me sì, sono delle oche.'
Andarono a casa di Harry e poco dopo arrivarono Niall e Louis. Trascorsero una bella serata, fino a quando Niall non disse una cosa. L'unica cosa che Allison non avrebbe voluto sentirsi dire.
'Ho conosciuto un ragazzo qualche mese fa, siamo molto amici adesso'
'Chi? Cosa? Dove? Quando?' - chiese Allison a Niall ridendo.
'Ha la mia età e si chiama Liam, è molto simpatico, penso che ti potrebbe piacere sai, Allie.'
Allison non avrebbe mai più pensato a quel Liam, il Liam che abitava vicino a lei, Liam Payne.
  
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