Capitolo
1
Presente
Era una notte
tempestosa, la luna piena era alta nel cielo, tutto il prato era
illuminato da
una luce bluastra che dava al paesaggio un aspetto lugubre e tetro ma
anche
molto romantico, le stelle ricoprivano il mantello della notte, peccato
che
Hermione non poteva godersi la perfetta atmosfera, c’era
troppa tensione nell’aria.
Si sentiva soffocata nelle pareti di tessuto della tenda, decise di
uscire,
tanto non sarebbe riuscita a dormire comunque. Ormai era quasi un anno
che
vagavano alla ricerca degli Horcrux, le mancava sempre di
più la persona che
l’aveva amata più di tutti gli altri. Lui era
l’unico stato veramente in grado
di capirla, solo guardandola negli occhi sapeva cosa lei stesse
pensando in
quel momento, a lui non è mai riuscita a nascondere niente,
anche prima che si
fidanzassero.
Era vero,
c’erano
sempre Harry e Ron, i suoi due migliori amici fin dal primo anno a
Hogwarts,
certo, hanno avuto i loro litigi, come tutti gli amici del resto, ma
forse è
anche grazie a quelli che la loro amicizia si è rafforzata.
Harry era sempre
stato un buon amico, la persona da cui Hermione andava quando aveva
bisogno di
confidarsi con qualcuno. I suoi capelli sbarazzini, in quel momento, le
ricordavano
quelli del suo amore. La sua popolarità delle volte lo aveva
messo in difficoltà,
tutta colpa di Voldemort, della sua cicatrice e poi i suoi occhiali,
riconoscibili tra mille. Era diventato famoso per COLPA di Voldemort,
perché
lui era sì sopravvissuto, ma aveva perso parte di lui, i
suoi genitori. Poi
c’era Ron, ormai era da tempo che non stavano più
insieme, lui l’aveva lasciata
per Lavanda. Hermione, all’inizio, c’era rimasta
male, ma non quanto lui quando
aveva scoperto che la sua ex si era fidanzata con uno dei suoi
fratelli. A lei
era dispiaciuto molto farlo soffrire ma al cuore non si può
comandare, si era
detta questo quando si doveva fare coraggio per dirglielo, alla fine ci
era
riuscita e tutto sommato era andata bene, lui l’aveva
perdonata dopo qualche
giorno. In quel momento, però, non riusciva neanche a
guardarlo. I suoi capelli
e i suoi occhi, dello stesso colore del fratello la facevano soffrire
troppo. Quel
rosso in cui le sue mani si erano perse affondando, mentre lo
accarezzava,
quell’azzurro degli occhi, quelli in cui stava annegando
così tante volte da
pensare di non farcela più a uscire, ma lui
l’aveva salvata sempre, in qualche
modo. Non voleva evitarlo perché era suo amico, ma non
poteva farne a meno. Le
mancava anche Ginny, la sua migliore amica, sorella di Ron, ma non ci
voleva
pensare, anche lei le ricordava il suo adorato tesoro, ancora di
più di Ron
perché lei era quella che si avvicinava di più a
lui, anche come carattere.
Uscì,
guardò in
alto, il cielo era blu notte, la pioggia cadeva fitta sulla ragazza
che, però,
non voleva rientrare. Le stelle splendevano alte, voleva toccarle, ma
non
poteva, erano troppo lontane, come Fred. Il suo amore più
grande, quello che
non avrebbe mai dimenticato, quello più dolce e
più impulsivo che avesse mai
vissuto, quello per cui aveva commesso pazzie, quello unico, quello
che, ormai,
era così lontano da lei in quella notte, quello che la
teneva sveglia da tanto,
forse troppo tempo per ricordarsi quella felicità che aveva
provato con lui. Guardò
il cielo, c’era un punto senza stelle, forse si erano spente
per mancanza di
amore, era stupido pensarlo, lei era abbastanza intelligente da capire
che non
era possibile. In quel momento sapeva di non essere bella. Aveva i
capelli, se
possibile, ancora più arruffati del solito, i suoi occhi
erano pieni di
lacrime, il leggero velo di trucco che ancora non si era tolta era
leggermente
sbavato, le labbra avevano numerosi taglietti causati dal freddo e dal
fatto
che non la smetteva di dargli morsi, ma sapeva anche che a Fred non
sarebbe
importato un bel nulla, a lui piaceva così
com’era, più bella o più brutta del
solito. Si ritrovò a guardare le nuvole che si rincorrevano
nel cielo, formando
strane forme. Forse presa dai suoi pensieri o, forse, per mancanza del
suo
affetto guardò una nuvola e si accorse che assomigliava in
modo pazzesco al suo
Fred. Era così romantica quella vista. Si sedette davanti
alla tenda e si mise
a pensare promettendosi di non piangere, anche se non era sicura di
poter
mantenere la parola data…
SPAZIO AUTRICE
Spero vi possa piacere questa storia, l'ho scritta davvero con tutto il mio cuore. Mi hanno detto che prima era troppo corta, così, l'ho allungata un po'.
*Una critica con fa male ;D
GinnyWeasley394