Fumetti/Cartoni europei > W.i.t.c.h.
Ricorda la storia  |       
Autore: Lyla    13/07/2006    4 recensioni
"Non permetterò più che qualcuno ti faccia del male…Non ti lascerò mai più andare da sola incontro al tuo destino…perchè il mio è quello di proteggerti e di starti vicino a ogni costo, anche a quello di essere abbagliato dalla tua luce…" CalebXElyon
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caleb, Elyon Brown
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Elyon, my Beloved Queen

Elyon, my Beloved Queen

Capitolo Uno

Meridian.

Era bello essere a casa.

Guardandola da lontano, qualcuno avrebbe potuto dire che Elyon stesse osservando il fiorente regno di cui era regina dalla finestra della sua stanza…

In realtà, lo sguardo perso nel vuoto, la Luce di Meridian aveva la mente altrove, in preda a dubbi e domande che la ragazza si poneva da tempo.

Aveva fatto ritorno a Meridian già da diversi giorni.

Il suo pensiero andava spesso alle guardiane e a Cornelia. Era a loro che doveva il tanto sospirato ritorno a casa, e non avrebbe mai smesso di ringraziarle, per questo…

La minaccia di Phobos era scomparsa per sempre, e il suo regno non le era mai sembrato più splendente sotto la luce del caldo sole d’Aran*.

Non c’era motivo di sentirsi così malinconica…eppure Elyon non riusciva a non pensare a qualcuno che, se ne rendeva sempre più conto, per lei era diventato molto speciale…

Si trattava di Caleb. Quando le stava vicino si sentiva nervosa, ma anche stranamente felice, e quando lui non c’era, si sentiva triste, ma allo stesso tempo sollevata dal fatto che non le stesse intorno.

Si trattava di una faccenda delicata, di una faccenda di cuore…Forse, se Cornelia fosse stata lì con lei, avrebbe saputo darle qualche consiglio su come affrontarla…

Prima d’allora, la giovane regina di Meridian aveva provato simili sentimenti solo per Matt, ma ormai quello era un tempo troppo lontano…

Per non parlare di Cedric…quella per lui era stata solo un’infatuazione, una vera e propria cotta adolescenziale, che era scomparsa del tutto quando la ragazza si era resa conto di quali fossero in realtà i piani del malvagio servo di Phobos.

E in ogni caso, quello che Elyon aveva sentito per il chitarrista più amato dello Sheffield non era molto, paragonato all’agitazione che la ragazza sentiva dentro quando si trovava con Caleb.

Elyon sospirò…Non riusciva a togliersi dalla testa il momento in cui aveva fatto ritorno a palazzo dopo la prigionia nella Torre delle Nebbie…

E non riusciva a togliersi dalla mente l’inebriante sensazione che aveva provato quando Caleb l’aveva stretta a sè per la prima volta, con tutto il calore di qualcuno che aveva atteso a lungo il suo ritorno… come se fosse qualcosa di troppo prezioso e importante per lui…

Elyon si trovò suo malgrado a rievocare quel momento…

Stanca, ma felice, la Luce di Meridian varcò nuovamente l’entrata del suo palazzo – la sua casa – dopo molto tempo.

Ormai era tutto finito con la definitiva scomparsa di Phobos, ma la giovane regina non riusciva a togliersi dalla mente l’immagine di quel luogo tetro dove le sue energie erano state quasi prosciugate del tutto, e dove si era ritrovata più volte a farsi forza pensando che ben presto, con l’aiuto delle guardiane di Kandrakar, avrebbe fatto ritorno nel suo regno.

Ora quel pensiero era diventato realtà, ed Elyon ringraziò mentalmente per l’ennesima volta Cornelia e le altre ragazze.

"Luce di Meridian!"

Caleb le venne incontro sorridendo, quasi incredulo, ed Elyon avvertì una strana fitta al petto, mentre si avvicinava a sua volta al giovane. Era più bello di quanto ricordava…Arrossì senza riuscire a controllarsi, ma si affrettò a recuperare un contegno davanti all’amico.

"Caleb! Sono felice di essere a casa!" ebbe appena il tempo di esclamare in tono allegro, quando il giovane l’attirò a sè e l’abbracciò fortemente.

"Ho atteso a lungo il tuo ritorno, mia regina, e mi fa piacere vedere che stai bene," disse Caleb, con calore, quindi si allontanò da lei, lasciandola disorientata e nuovamente in preda a un vivo rossore, senza smettere di mostrarle quel sorriso che l’aveva sempre segretamente colpita, fin dai tempi in cui lui era ancora il capo dei ribelli e il suo cuore apparteneva solo a Cornelia.

"Ehm…davvero? Grazie, Caleb…" fu tutto quello che Elyon riuscì a dire, sentendosi una perfetta idiota.

"Va tutto bene?" si affrettò a chiederle il giovane, notando il suo nervosismo. Elyon incontrò i suoi occhi. Si preoccupava per lei…

"Sì, ma…ci sono così tante cose di cui vorrei parlarti che non so nemmeno da dove iniziare…" mormorò la ragazza, mentre la sua mente correva a Endarno, a Phobos, e alla Torre delle Nebbie...

"Allora lascia che parli io, per te…io…ecco…"

Elyon attese, notando che Caleb sembrava in imbarazzo, come…come se non trovasse le parole per esprimere quello che fino a un momento prima sembrava volesse dirle con tutta la sicurezza che lo contraddistingueva ai tempi della ribellione contro Phobos…

"Io…insomma…mi sei mancata tanto, Elyon," disse Caleb alla fine, con un sorriso sincero, come se si fosse appena liberato da un peso opprimente..

Quelle parole le illuminarono gli occhi. Stava per dirgli che anche lei aveva sentito la sua mancanza e che spesso si era ritrovata a pensare a lui durante il suo soggiorno a Heatherfield e mentre era prigioniera di Phobos, quando qualcuno la interruppe…

"Elyon! Bentornata, figliola!" esclamò Miriadel, correndo ad abbracciarla approfittando del fatto che non ci fosse nessun altro a osservarli, a parte Caleb e Alborn.

Il castello sembrava immerso in un sonno profondo. Del resto, era notte fonda, e il palazzo era illuminato fiocamente qua e là solo da alcune fiaccole…

Elyon ricambiò l’abbraccio dei suoi "genitori" e disse di volersi ritirare nelle sue stanze per riposare. Avrebbe ripreso la sua vita di sempre il giorno seguente…

Ma nel momento in cui si distese nel suo letto, nella sua camera, Elyon seppe che quella notte non avrebbe chiuso occhio.

Il gesto di Caleb, le sue parole, il suo viso, erano vividi nel suo cuore come mai lo erano stati.

Elyon si riscosse dai suoi pensieri tornando al presente.

Qualcuno la stava chiamando.

"Ti senti bene, mia regina?" esclamò una preoccupata Nagadir, quando la Luce di Meridian si allontanò dalla finestra e si voltò a guardarla con occhi trasognati.

"Ma certo, Nagadir!" mentì Elyon, con tono sicuro e con un sorriso forzato, chiedendosi da quanto tempo la donna si trovasse sulla soglia della sua stanza.

"Mi sembravi così lontana…"

"Io…stavo solo pensando a quanto sono fortunata ad avere intorno così tante persone che si preoccupano per me, Nagadir," disse la regina di Meridian con voce gentile, notando che la donna aveva tra le braccia due nuovi abiti preparati apposta per lei.

Le due cominciarono a chiacchierare del più e del meno, e, almeno per un pò, Elyon allontanò i suoi pensieri da Caleb…

**

Mia regina…se solo tu sapessi quanto sei importante per me…

Senza la tua luce…non riuscirei a vivere neanche un solo giorno di questa vita…

Quando Himerish ha deciso di salvarti lasciandomi qui, a palazzo, mi sono sentito vuoto come non mai.

Ho vagato nelle tue stanze alla ricerca di qualcosa che mi facesse sentire meno solo, il ricordo di un gesto o di un tuo sorriso…

Tutto quello che ho trovato è stato il vuoto, il buio che avevi lasciato quando ti eri allontanata da Meridian e ti eri allontanata da me, lasciandomi con la speranza e il desiderio crescente di vederti tornare qui sana e salva…

…e l’assoluta certezza di essere inutile e impotente di fronte a quello che stavi passando da sola, prigioniera nella Torre delle Nebbie…

Non permetterò più che qualcuno ti faccia del male…

Non ti lascerò mai più andare da sola incontro al tuo destino…perchè il mio è quello di proteggerti e di starti vicino a ogni costo, anche a quello di essere abbagliato dalla tua luce…

…e di non riuscire più a vivere senza guardarti.

Mi hai già abbagliato, Luce di Meridian…non vedo assolutamente niente, nessuno, oltre a te…

Me ne sono reso conto da molto tempo ormai…da quando sono tornato a Meridian e mi hai chiesto di starti vicino perchè a volte il tuo ruolo ti spaventa…

…perchè anche se sei una meravigliosa regina, a volte vorresti essere la ragazza che eri un tempo, libera da ogni compito…ma non per questo meno speciale…

…perchè sei così forte e così incredibilmente fragile…

Quando ti ho stretta a me ho cercato di non farti male…avevo paura che ti saresti incrinata tra le mie braccia fino a cadere in minuscoli frammenti al suolo…

…come la più leggera scultura di cristallo…

Quando ti ho vista tornare, non sono riuscito a trattenermi…

…avevo bisogno di sentirti vicino a me dopo tanto tempo…dopo ore di angoscia al pensiero di quanto stavi soffrendo nella Torre delle Nebbie…

Ma ora so cosa devo fare.

Farò in modo che il mio cuore ti appartenga per l’eternità, vivrò solo per vederti felice…

…e anche se non ricambierai quello che sento per te, mia amata regina, mi basterà vivere al tuo fianco, avere la certezza che a ogni tuo sguardo, ogni tuo sorriso…mi sentirò avvolto dal calore della tua Luce…

…e che vivrò in eterno in essa…

 

*Aran è una delle due stagioni di Meridian, secondo quanto è scritto sullo speciale "Elyon, Ritorno da Regina", e corrisponde a una calda primavera.

--

Ciao a tutte/i! J Ho scritto questa fiction di getto, con un’ispirazione improvvisa, dopo aver finito di rileggere la saga di Endarno…Mi sono sempre chiesta cosa sia successo dopo il ritorno di Elyon a Meridian e come possono essere andate le cose tra lei e Caleb…quindi ho buttato giù la mia versione! Se volete, lasciatemi un commento per aiutarmi a migliorare, non ho idea di come questa fic sia venuta, e personalmente, ho paura di aver reso i personaggi un pò troppo OOC…

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > W.i.t.c.h. / Vai alla pagina dell'autore: Lyla