Il suo passaggio era accompagnato dall'abbaiare dei cani legati dietro la recinzione di filo spinato. Cercò di non prestarci attenzione mentre rincorreva Grace che nella corsa era diventata una sfuggente macchia colorata davanti a lei. Correva così veloce che sentiva i piedi ardere e gli alberi che contornavano la strada erano una sfocata chiazza verde. Le mancava il fiato persino per chiedere a Grace di rallentare. E non si era accorta che l'asfalto era finito da un pezzo. Finalmente si arrestò davanti a un bivio, sconcertata; aveva perso di vista Grace. Seppe di nuovo che strada prendere quando dalla stradina alla sua sinistra udì il raspare rabbioso dei cani. Erano entrambe senza fiato ma Katie ne aprofittò per raggiungere l'amica; non aveva badato a quello che stava intorno a lei e ora il panorama la sconcertava: del paese si vedevano in lontananza un paio di casette di periferia, ma soprattutto alberi fitti e carcasse di auto arrugginite. Fissò Grace.

-Che cos'hai in testa?- la apostrofò. Grace era molto più entusiasta, ma d'altronde lei era la coraggiosa del duo.

-Io me ne vado di qui.- Borbottò Katie irrequieta. 

-Io non ci penso nemmeno, invece.-replicò Grace senza nemmeno guardarla. Poi si diresse verso uno spiazzo di terra recintato da un muretto composto da grosse pietre inpilate. Il cancello era arruginito e non era facile da forzare,così preferì scavalcare il muretto. Katie,ancora incredula, rimase per pochi istanti immobile con le braccia lungo i fianchi.

Non poteva andarle dietro. Cercò di arrampicarsi goffamente sul muretto rovesciando un sacco di pietre per terra e atterrò dall'altra parte sbattendo con violenza le ginocchia. Grace era invece spaparanzata su un masso piatto là davanti e si guardava attorno con disivoltura come sul divano di casa.

"Certe volte credo che dovrebbe andare a vivere coi cinghiali" pensò Katie furiosa mentre ripuliva i jeans dalla terra.

-Possiamo andarcene?- fece all'altra.

-Perchè dovremmo? Si sta così bene qua,non trovi?-

-No.- rispose Katie prendendo posto accanto a lei.

-Fai un po' come ti pare... Io non me ne vado adesso.-

Ma non se ne andò per la successiva mezz'ora,e nemmeno per quella dopo. Aveva passato il tempo a grattare il muschio sulla pietra con un bastoncino.  Aveva smesso di piovere,ma faceva decisamente freddo ed entrambe erano senza cappotto. Inoltre il cielo cominciava a farsi più scuro. Katie cominciava a preoccuparsi.

-Grace,siamo rimaste qui un sacco di tempo. Si sta facendo tardi.-

-Già,andiamo via.-. Grace si alzò,ma invece di tornare indietro proseguì.

-DOVE STAI ANDANDO??-strillò Katie.

Grace non andò lontano. Si era fermata davanti al relitto di un'auto bianca semidistrutta.

Allora Katie ralizò che non sarebbero riuscite a tornare per l'ora di andare a dormire,perchè il cielo era ormai nero e  le luci delle case lontane non si vedevano più...