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Autore: Iris14    17/11/2011    2 recensioni
Cleo è una ragazza normalissima e la sua vita sembra perfetta. Scuola, amiche e Jake, il suo fidanzato.
Proprio quando una sera si credeva perduta, arriva un misterioso ragazzo, tanto tenbroso quanto affascinante, a salvarla e lei ne rimane affascinata all'istante.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La forza dell'imprevisto

capitolo 4 – Per la seconda volta

 

-Avanti!- mi incoraggiò Celine.

-Beh è una lunga storia- risposi genericamente.

-Non mi importa Cleo, raccontami- insistette lei continuando a guardarmi.

Sospirai esasperata.

-Ieri sera non sapevo come tornare a casa e lui mi ha dato un passaggio, tutto qui- dissi cercando di soddisfare la sua infrenabile curiosità.

-E Jake? Non dovevi essere con lui?- mi chiese prontamente.

-E' una lunga storia, te l'ho detto- ribadii stancamente.

Aprii l'armadietto, vi infilai i libri che sorreggevo tra le braccia e ne presi altri per l'ora successiva.

Chiusi di scatto l'armadietto scricchiolante e mi avviai verso l'aula di scienze con Celine che mi seguiva e cercava disperatamente spiegazioni.

Borbottò per un po' finché non si arrese definitivamente.

-Vabbè, ho capito, non ne vuoi parlare, ma prima o poi mi dovrai dare delle spiegazioni-

Con questo prese e andò per la sua strada.

Io non detti cenno di vita ed entrai nel laboratorio di scienze.

La campanella risuonò con un rumore assordante ed insopportabile ed il professore entrò, come sempre, in perfetto orario.

Seguii assente la lezione, come tutte le altre del resto.

Mi lasciai scivolare le altre lezioni e non incontrai né Jake né Daniel.

Mi sentii immediatamente rinascere appena la campanella suonò e segnò la fine della estenuante giornata scolastica.

Mi rifugiai a casa senza dare retta a nessuno. Ero stanca, esasperata da Celine e triste per Jake.

Mi buttai immediatamente a letto, senza pensare minimamente ai compiti che forse avrei dovuto fare. Ci avrei pensato dopo.

All'improvviso il mio cellulare squillò, facendosi riconoscere per la stupida suoneria che era installata.

Mi alzai e recuperai il cellulare squillante dalla scrivania.

-Pronto?-

-Ehm, sono Jake-

-Ciao- dissi con un filo di voce. I battiti cominciarono ad aumentare incontrollabili ed mi prese il panico.

-Non ti ho vista oggi a scuola, è tutto ok?- disse con tono calmo ma preoccupato.

Sentii il groppo in gola e gli occhi riempirsi di lacrime.

-Cleo? Ci sei?- chiese aspettando una mia risposta.

Ripresi il controllo e riuscii, per mia fortuna, a rispondere.

-Si, va tutto bene-

-Questa sera c'è una festa a scuola per l'inizio dell'anno scolastico-

-Ma l'anno è già iniziato da un pezzo- risposi immediatamente.

-Si lo so, ma... ti va di venire, con me?- chiese scandendo le parole lentamente. Rimasi in silenzio. Dovevo accettare? Si, Jake non si sarebbe preoccupato per me e sarebbe andato tutto bene.

-Si, va bene-

-Ti vengo a prendere alle sette- affermò chiudendo la chiamata.

Sospirai di sollievo.

Guardai l'orologio e mi accorsi che mancavano tre ore alle sette. Per distrarmi avevo tutto il tempo di fare i compiti. Con questa scusa stavo cominciando a cavarmela molto bene a scuola.

Mi misi subito al lavoro e mi concentrai solamente sui calcoli di matematica.

 

 

Il pomeriggio mi sembrò volare e quando terminai di fare anche i compiti per i giorni successivi, mi accorsi che tra mezz'ora Jake mi sarebbe venuto a prendere.

Non morivo dalla voglia di andare a quella festa, ma forse mi sarei divertita e mi sarebbe passata la tristezza.

Optai per una semplice T-Shirt e un paio di Jeans blu e mi truccai rapidamente.

Alle sette uscii di casa e mi misi fuori dal portone ad aspettare.

Passarono i minuti ma Jake non accennò ad arrivare.

Stavo per rassegnarmi e tornare dentro casa quando udii un rombo provenire dall'inizio della via, una moto. “Fai che non sia Daniel, ti prego” pregai a me stessa.

La moto si fermò proprio davanti a me, per la seconda volta. Daniel. Si tolse il casco e mi guardò sorridendo.

-Per caso ti serve un passaggio?- disse divertito.

Rimasi seria ed infuriata.

-No, sto aspettando il mio fidanzato- dissi cercando di sembrare spavalda.

-Beh sono passati già un po' di minuti, speri ancora che arrivi?-

-Come fai tu a sapere a che ora ci dovevamo vedere?- chiesi arrabbiata.

-Beh, non vai anche tu alla festa che organizzano a scuola?- domandò con normalità.

Annuii.

-Beh iniziava alle sette-

Senza dargli retta, guardai l'orologio. Era passata mezz'ora e Jake non era ancora arrivato.

Tornai a guardarlo sconfitta. Lui, sempre con il sorriso stampato sul viso. Mi avvicinai alla moto.

-Ok, per questa volta hai vinto ma non montarti tanto la testa- dissi montando rapidamente dietro di lui.

Lo vidi ridere soddisfatto. Mi aggrappai a lui e partimmo.

 

 

P.S. Ciao!

Innanzitutto mi scuso per il ritardo, ultimamente non ho molto tempo per scrivere.

Lo so, questa capitolo è veramente breve, ma consideratelo un capitolo di passaggio! Nel prossimo capitolo ci sarà da divertirsi. :)

A quanto pare Jake ha dato, forse per la prima volta, buca a Cleo. Forse non è poi così perfetto come lei crede.

Ringrazio chi legge questa storia e spero possiate lasciare una piccola recensione per farmi sapere cosa ne pensate!! :)

A prestissimo, dato che questa capitolo è insoddisfacente.

Iris

 

 

  
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