Note
dell'Autore;
L’ho scritta per il
contest: *Il
Linguaggio
Segreto dei Fiori* indetto da
AteVer.
Non
credo che ci sia niente da dire, ci troviamo alla fine della guerra con
Madara,
Tsunade è morta e con lei anche altri personaggi che si
riveleranno in seguito…
è un po’ più corta delle mie solite ff
ma spero che piaccia.
“GOODBYE MY ALMOST
LOVER”
<<
Dici
che dovrei portare qualcosa? >> L’hokage
guardava il cielo
plumbeo fuori dalla finestra.
<< Gli
altri portano fiori, tutti candidi… >> La
consigliera rimase sulla porta
<< Come
lei… vai pure, devo stare da solo >> La donna
stava per
rispondere, ma che senso avrebbe avuto in
quel momento?
<< Si
Hokage-sama >> Se ne andò silenziosa come gli
è stato ordinato ma neanche
lui rimase .
Uscì , solo
sotto la pioggia, diretto verso quella che era la loro casa e nella
quale , in
una morbida culla rosa, dormiva
quella
creatura che era loro figlia.
Nel salotto
c’era un libro, lui lo sapeva, era uno di quelli sul
significato dei fuori,
glielo aveva regalato Ino quando erano ragazzine.
Lo tolse
dallo scaffale e tenendolo in mano si diresse al secondo piano entrando
nella
loro vecchia camera matrimoniale, ora occupata da qualcos’
altro
Lanciò uno
sguardo alla bambina addormentata e uscì di nuovo mentre il cielo piangeva la morte
della più splendente
delle sue stelle.
<<
Camelie e peonie… una scelta particolare…
>> La consigliera lo affiancava
mentre guidavano il corteo verso il cimitero.
<<
Gratitudine…ha reso la mia vita una cosa meravigliosa
facendomi ricordare
quanto è bello essere amati.
Sacrificio…
pensavo di essere io quello che aveva perso di più ma a
conti fatti lei ha
rinunciato a tutto per me… >>
Sospirò
<< Per noi… e poi
imbarazzo…. Quello che non ha mai perso neanche
dopo 5 anni di fidanzamento… >>
<<
Hokage-sama io… >> voleva dire qualcosa la
donna, ma cosa? cosa si dice a
qualcuno che ha perso la sua ragione di vita? Perché per lui
non c’era niente
di più importante di lei . Niente.
<< Vai
a casa Sakura… credo che resterò ancora un
po’… >>
<< Si
maestro… >>
e quando finalmente fu
sparita Kakashi si permise di piangere. Se non fosse stata la sua vita
forse lo
avrebbe trovato interessante, si sarebbe chiesto perché la
tomba di lei
fosse vicina a
quella di Naruto e Sasuke
e poco più in la ci fosse quella di Rin… ma a lui
non importava, importava solo
che ora, in quel luogo maledetto, ci fosse anche lei.
Lei che era
stata sua moglie solo 2 anni, che era stata madre di sua figlia per
solo 2
minuti… troppo poco tempo… lei sarebbe dovuta
vivere…
<< E’
strano vero ? >> una donna dai capelli neri e gli occhi
cremisi sedeva
sul ramo di un’albero << Averli tutti
vicini… >>
L’Hatake non
disse niente, si voltò verso casa
<< Come
l’hai chiamata? >> Urlò la donna
mentre lui se ne andava
<<
Hikari… >> sussurrò lui prima di
sparire.
Kurenai scese
dall’albero e si avvicinò alla tomba posandovi i
suoi fiori
“ Hikari”
pensò incurvando le labbra in quello che doveva
essere un sorriso “ Come tua
madre…
Giusto Hinata?”