E per quanto in quei secondi lenti quanto brevi, non riuscisse a trovare un solo, valido motivo per cui aveva osato chiedere tanto, in lui non c'era una minima traccia di infelicità. Sapeva che ciò che stava facendo era ciò di cui aveva bisogno. E finalmente capì, nell'esatto attimo in cui lei aveva alzato lo sguardo per cercare i suoi occhi, mentre la risposta veniva formulata, e insicura tentava di sfuggire dal corpo caldo, dalla mente assopita. In quei maledetti tre secondi, in un tempo perfetto, comprese che la ricerca della felicità era un valido motivo.