Storie originali > Soprannaturale
Ricorda la storia  |      
Autore: miharu dokuro    17/11/2011    1 recensioni
Questa è la prima storia che scrivo... parla di un mondo futuristico devastato dai Cyborg e di umani che vogliono riconquistare la pace... spero vi piaccia
Genere: Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
In un futuro distrutto dai Cyborg, gli umani vengono uccisi uno dopo l’ altro... crudelmente...
Quella che un tempo era una città abitata ora è solo un deserto pieno di caos, cadaveri, palazzi e auto distrutti. Nell’ aria solo l’ odore del sangue e del fumo delle esplosioni...
Tra l’ immenso caos si sentono grida di umani che vengono massacrati e il rumore di passi frenetici che cercano di scappare.
I passi sono quelli di una ragazza minuta e dai capelli viola che scappa a perdifiato: scappa per non essere uccisa. La ragazza cade varie volte, ma la paura della morte le dà la forza di rialzarsi e continuare a correre. Dietro di lei una figura, quella di una donna, alta e slanciata che corre con un sorriso sadico sul volto.
Corre e corre ancora, finché non le si para di fronte un muro.
La donna che la inseguiva la prende per il collo e alzandola da terra, la lancia contro un cumulo di rifiuti.
-Abbiamo già finito di giocare?- chiede la donna con voce languida. La donna le si avvicina e prende la ragazza dai capelli viola per il collo, strozzandola con una sola mano, ma stando attenta a non ucciderla.
Per lei è solo un gioco: rincorrere gli umani, torturarli e poi ucciderli. Per un Cyborg come lei di solito è noioso perché alcuni si arrendono troppo presto, ma con questa ragazza è diverso... è tenace e attaccata alla vita e per il Cyborg sarà ancor più divertente strappargliela. La Cyborg inizia a graffiarla, con le sue lunghe unghie scarlatte, e a sbatterla contro mura e macchine. La ragazza però non urla... sa che per ora non la uccide solo per divertimento.
-Perché non urli? Perché non mi fai godere delle strazianti e laceranti urla di sofferenza?
Nessuna risposta...
-Capisco...- con occhi da gatta la Cyborg si lecca l’ unghia-Hai dei bellissimi occhi... così grandi e spaventati... Non ti dispiacerà se me ne prendo uno, vero?
L’ unghia della Cyborg si infilza nell’ occhio destro della ragazza. Con rapido scatto glielo cava.
La ragazza non urla... non geme... non vuole darle questa soddisfazione... nonostante il dolore lacerante lei non urla... vuole essere forte, perché l’ ha promesso ai genitori ormai morti per mano di questa stessa donna...
-Tsk! Mi hai stufato non è più divertente. Penso che ti ucciderò- dice leccando l’ occhio sporco di sangue.
“è la fine... perdonatemi, non sono stata abbastanza forte da sopravvivere” una lacrima silenziosa sgorga dal suo unico occhio e riga la guancia.
La mano della Cyborg è a mezz’ aria pronta a sferrare il colpo di grazia. La ragazza chiude l’ occhio per non guardare. Passano i secondi, ma non succede niente...
Apre l’ occhio e di fronte a lei un ragazzo alto, in testa, sotto un paio di occhialetti, dei rasta marroni raccolti in una coda. Il ragazzo misterioso scaraventa il Cyborg contro il muro; si gira verso la ragazza inginocchiata a terra, le si avvicina porgendole una mano.
-Vieni con me...- la sua voce è un po’ roca, ma decisa e nei suoi occhi, anche se al primo sguardo possono sembrare inespressivi, c’ è qualcosa che infonde sicurezza.
La ragazza è confusa... fino a pochi secondi fa stava per morire, ma adesso... c’ è una piccola luce di speranza. Non le importa chi sia questo ragazzo, né dove andranno...
Gli afferra la mano e insieme se ne vanno...
 
 
  
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: miharu dokuro