Anime & Manga > Death Note
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Autore: Nadia_92    17/11/2011    1 recensioni
Piccole storie, per lo più pensieri, associati ai personaggi di "Daughter, niece, problem" altra mia fict. Se non avete letto la storia non fa niente, dovreste capire lo stesso. I pensieri dei personaggi di Death Note, nei momenti più cruciali del manga e della mia fict. Brevissimi momenti per commuoversi e divertirsi. Sentimenti che sembrano banali, situazioni dimenticate che però conservano importanze nei cuori dei protagonisti.
Spero di avervi incuriosito un po'. Auguro a tutti buona lettura.
Dichiaro che i personaggi qui presenti non sono tutti di mia proprietà, ma appartengono ai grandi autori di Death Note. A loro onore e gloria.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, Matt, Mello, Near, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ultima telefonata
Ultima telefonata

"Pronto?"

Chi mai poteva chiamarlo a quest'ora?
Chi mai poteva chiamarlo in generale?
Lui, che chiuso nel suo studio, stava lentamente assumendo le sembianze del suo predecessore.
Occhiaie accennate, su un viso candido che non aveva mai incontrato piaghe di nessun genere.
Schiena leggermente ricurva, a danneggiare un corpo dalla fragile bellezza.
Occhi freddi, calcolatori. Dura roccia grigia.

"Ciao Nate."

Da quanto non era chiamato così?
Ma la cosa che più lo stupì fu la voce che aveva pronunciato quel nome. L'apparecchio sembrava non modificare affatto il timbro di voce.
Maschia, tagliente, pungente.

"Mihael."

Fu l'unica cosa che l'albino seppe rispondere.

"Come mai mi hai contattato?"

Una domanda insapore, che normalmente averbbe fatto storcere il naso al ragazzo dall'altra parte della linea.
Ma quello non era il momento delle solite liti.

"Hai visto i telegiornali oggi?"

Near non capiva. Le uniche notizie che seguiva riguardavano Kira, ma Mello non avrebbe mai chiamato per quello.

"Sì, ma credo di non aver prestato attenzione come si deve."

Chissà cosa aveva visto Mello? Tra l'altro, il suo rivale aveva usato il suo nome solo in rarissimi casi.
Situazioni fin troppo intime rispetto al solito andazzo.

Near ti odio!

Near ti supererò!

Near ti straccerrò!

Nate sta tranquillo.

"Bhe allora non ha importanza."

Avrebbe riattaccato. Near lo sentiva. Sentiva che nemmeno Mello era convinto del motivo che l'aveva spinto a comporre quel numero.

"Grazie. Qualunque cosa fosse."

Disse il detective dai capelli lattei. Aspettando che la chiamata si interrompesse.
Ma ciò non avvenne.

"Aspetta a ringraziarmi Nate. Aspetta domani."

Disse Mello con voce criptica.
Lì gatta ci covava e Near non era proprio sicuro di voler sapere cosa avesse in mente il biondo.
Dopo l'idea di uccidere quasi tutti i suoi agenti e far saltare in aria il suo covo con lui dentro, chissà cosa poteva aver partorito quel cervello geniale e contorto.

"Mihael... ho un brutto presentimento."

Uno sbuffo accompagnò quella confessione. Avrebbe voluto chiedergli di rinunciare alla follia che probabilmente stava per compiere. Ma così avrebbe ferito il suo smisurato orgoglio, oltre al fatto che si sarebbe esposto troppo. Mai lasciare i sentimenti liberi, saranno un'arma contro di te.

"Ora degl'altri ti importa?"

Chiese Mello sprezzante. Come posseduto da un'ira innata, che veniva scatenata all'improvviso, senza motivazioni particolari.

"Fa come vuoi. Non ti fermerò."

E detto questo chiuse la chiamata.

Subito l'albino andò a controllare i notiziari locali.

Dug...

Quel nome. Quell'orribile nome!

Come osava ricomparire davanti ai suoi occhi? Anche solo per ricordare la sua morte, segno che comunque aveva calpestato la terra del mondo che lui proteggeva.

Ma ora Near era grande.

Non aveva più paura.

Non era triste.

Non provava niente.

Quel vuoto accompagnò Near nella notte del 25 gennaio 2020.

Un vuoto che l'accompagnò per tutti gl'anni avvenire.

Aveva condannato l'unico.

Doveva difenderlo.

Doveva impedirglielo, perchè in fondo al cuore lo sapeva.

Ma la mossa di Mello era fondamentale, sapeva anche questo.

Che stupido! Aveva condannato l'unico!

E aveva perso l'occasione... in quell'ultima telefonata.



"Pronto? Isabelle?"

"Ciao Nate."


Note dell'autrice:
Capitolo incentrato su Near.
Per chi non lo sapesse, Dug era lo pseudonimo del killer dei suoi genitori nella fic "Daughter, niece, problem".
E Isabelle è un personaggio partorito dal mio cervello dalla multiforme follia.
In questo capitolo non ringrazio nessuno, anche perchè nessuno ha commentato!
Fa lo stesso. L'importante è che leggiate.
Eh?! Non vi aspettavate una reazione così, vero?
Comunque ora il prossimo giovedì chissà cosa uscirà.
Forse un capitolo di questa storia...
oppure....
  
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