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Autore: Gemini_no_Aki    18/11/2011    2 recensioni
La scuola di magia Venartis apre ufficialmente i battenti. Storie di vita quotidiana di giovani maghi e streghe che si intrecciano in una trama più estesa. La scuola nasconde più segreti di quelli che puoi immaginare, stanze, passaggi. Non fidarti ciecamente quando ti dicono che è il posto più sicuro, non sarà mai sicuro abbastanza.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The beginning
 Cap. 1


Era una mattina di giugno come tutte le altre, esattamente uguale agli altri giorni.
L’insegnante cercava invano di riportare l’ordine nella classe ma tutti sembravano essere stati colpiti da un’incredibile agitazione.
Dopotutto era l’ultimo giorno di scuola.
Leticia, o meglio, Tissy, continuava a sventolare una lettera stropicciata sotto il naso del suo migliore amico.
“Tissy, sta ferma! Se continui a muoverla così non puoi pretendere che riesca a leggerla.”
Si lamentò quasi divertito Boris, suo fratello gemello, seduto davanti a loro e voltato in maniera scomposta sulla sedia.

SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA “VENARTIS”
Direttore: Mesinskj Michajl

Carissima Signorina Huznestov,
    siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a frequentare la scuola di Magia e Stregoneria “Venartis”.
Accluso troverà l’elenco dei libri di testo e delle attrezzature a Lei necessarie.

    Il treno partirà alle ..... del 1° Settembre. Restiamo in attesa di una Sua conferma via gufo entro il 31 luglio.
Cordialmente
Viktor Baker
Vicedirettore

“è arrivata proprio questa mattina ad entrambi, Yuri! Sono così emozionata... ti è già arrivata anche a te, vero?”
Yuri la fissò immobile.
Perché ancora non gli era arrivata nessuna lettera?
Perché??
“Ohi, Yu!! Ci sei?”
Esclamò passandogli una mano davanti alla faccia il compagno davanti.
“Ehm.... perché non mi è arrivato niente? Insomma, dopotutto... non è detto che anch’io possa frequentare quella scuola...”
Disse con tono basso e rattristato.
“Beh, ora mi spieghi perché non dovresti frequentarla...! Sei come noi, esattamente come noi!”
Esclamò Boris mettendosi seduto in ginocchio sulla sedia e dando le spalle all’insegnante.
“beh... prima di tutto... voi sapete come si tiene in mano una bacchetta, almeno... io assolutamente no! Cosa ci andrei a fare in quella scuola, Bo...”
Concluse sospirando sconsolato
“Dai, Yu.. su col morale! Magari il gufetto è solo in ritardo... quante volte li sono i postini babbani? Un mondo, no? Si sarà fermato a riposarsi un po’ e poi arriva da te!”
Ribatté l’amico mentre la sorella era impegnata a leggere tutta l’infinita lista delle cose da comprare.
“Magari si è perso.. oppure si sono dimenticati di mandarmi la lettera... o...”
Boris sospirò arreso appoggiando il mento allo schienale in legno della sedia...
“Se non sbaglio, una volta hai fatto scattare l’allarme antincendio, no?”
S’intromise Tissy.
“No, è stato un caso... qualcuno l’aveva colpito con un pallone...”
“Ma tu eri alla lavagna e non sapevi che pesci pigliare... Suvvia, Yu, non dirmi che è stato un caso, avevi paura di un brutto voto e, PUFF!!  L’allarme è scattato salvando tutta la classe... Me compreso perché ero dopo di te...grazie!”
L’urlo esasperato dell’insegnante li riportò alla realtà.
“....ALTRIMENTI CHIAMO IL PRESIDE!!!”
Tissy e Yuri si sedettero ancora più composti mentre Boris quasi cadde dalla sedia tentando di girarsi e mettersi seduto nello stesso tempo.
La lezione, l’ultima lezione iniziò dopo quasi mezz’ora.
Lo sguardo di Yuri si posò sul davanzale, per capire a cosa appartenesse l’ombra che era calata sul suo foglio.
“Boris.......”
Sussurrò attirando l’attenzione del ragazzo davanti che si stava appisolando sul banco.
“C’è un uccellaio che mi fissa... caccialo via, mi fa ombra..”
Si lamentò il rosso fissando con astio il gufo a pois neri appollaiato sul davanzale accanto a lui.
Per tutta risposta Boris aprì la finestra facendo entrare l’uccello.
“Ma che diavolo....!”
Iniziò Yuri ma subito l’amico lo zittì.
“è già uscito, sta buono, Yu. Piuttosto... guarda che ha lasciato sul tuo quaderno.”
Disse con un sorrisetto finendo di spalancare la finestra.
“E comunque... era solo un gufo.”
Concluse voltandosi e tornando con il viso incollato al quaderno.
Una lettera era posata sul quaderno di storia del ragazzo.
Sopra poteva chiaramente leggere il suo nome e lo stemma della Venartis.
L’urletto che seguì lo costrinse a passare il resto della mattinata fuori dalla porta.
Ma anche così gli andava bene.
L’estate passò veloce come un lampo e il giorno della partenza divenne imminente.

31 Agosto 20.40  - CASA HIWATARI

“Allora, Key, hai preparato tutto?”
Un ragazzo dai capelli neri e ricci si voltò verso il padre con sguardo decisamente interrogativo.
“Tutto cosa? Dobbiamo partire?”
Chiese con tono fin troppo innocente.
Questa volta toccò al padre essere sbalordito, prese la lettera dal tavolo e la mise sotto il naso del figlio.
“Ti dice niente questa lettera, Key?”
Chiese.
Il ragazzo la guardò un po’.
“Le bollette del telefono...? Ieri la mamma c’è stata per due ore...”
I genitori si guardarono per poi tornare a guardare il figlio.
“Dunque, tesoro, questa è la lettera della scuola di magia Venartis. Dice che domani iniziano i corsi.”
Disse brevemente la madre, evitando di commentare il particolare del telefono.
“Ahhh... sì!! Quella scuola... Quando inizia?”
Chiese sorridendo e posando la lettera sul tavolo, dov’era prima.
“Tua madre ha detto domani.”
Sbuffò il padre guardandolo in attesa di una risposta alla sua domanda iniziale.
“Ehm... ok... vi arrabbiate molto se dico che la valigia è ancora in garage nello scatolone?”

1° Settembre 07.15 -  CASA SCHNEIDER

“Brook, Svegliati!!”
Un ragazzo biondo stava cercando disperatamente di svegliare un ragazzino dai capelli rossicci che, ad ogni richiamo si infilava sempre più sotto le coperte.
“Dai... ho sonno, smettila...”
Si lamentò facendo emergere solo qualche ciuffo spettinato di capelli.
“Se non andavi a letto alle 2:00, stanotte, ora non sembravi uno zombie.”
Ribatté il ragazzo incrociando le braccia al petto.
“ma anche tu sei andato a dormire a quell’ora, Hito...”
Si lamentò nuovamente socchiudendo gli occhi.
“Ma io sono comunque più grande di te, di ben 5 anni! Non faccio tante storie ad alzarmi.”
Rispose il biondo appoggiandosi alla porta e osservando il cuginetto che si rigettava sotto le coperte.
“Allora, voi due!! Avete finito di litigare di prima mattina?”
Si lamentò l’uomo entrato nella stanza.
“Sbrigatevi a fare colazione e mettetevi la divisa.”
Disse per poi iniziare a scendere le scale.
Si fermò a metà e si voltò.
“Hito, non provare a fare qualcosa a tuo cugino mentre siete a scuola.”
Concluse lasciando il maggiore a rispondere un “si si...” annoiato.
“Tu non sperare che io sia così indulgente a scuola, capito? E ora muoviti, non ho voglia di arrivare in ritardo.”

1° Settembre 07.00 – CASA HUZNESTOV

“FRATELLINO SVEGLATIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Urlò con quanto fiato avesse in corpo, Tissy mentre alzava la tapparella della stanza.
“No, da, Tissy... ancora 5 minuti...”
Si lamentò in rimando il fratello cercando di coprirsi dal sole.
La sorella sbuffò e lo scoprì togliendogli l’unico riparo che aveva.
“Siamo in tre a dover partire oggi, il bagno è uno soltanto e tu lo occupi per mezz’ora!”
Disse la ragazza iniziando a mettersi la divisa.
“Beh, ti puoi cambiare anche non davanti a tuo fratello, eh Tissy!!”
Esclamò alzandosi e recuperando la coperta con l’intenzione di rimettersi a dormire.
“Volete scendere voi due o devo venire su io a prendervi?”
Urlò dalla cucina Georgi, il fratello maggiore che, quell’anno, avrebbe frequentato il quinto anno alla scuola.
“è Boris che non vuole alzarsi, fratellone!”
Si lamentò Tissy rivolgendo poi un ghigno a suo fratello prima di apprestarsi a scendere le scale mentre il maggiore saliva.
“Io sono sveglio! Brutta putt...”
Ma non fece in tempo a finire la delicata frase rivolta alla sorella che Georgi era apparso sulla porta.
“Non usare certi termini con tua sorella, hai capito?”
Disse prendendolo per un orecchio, lanciandogli in mano la divisa e lanciandolo quasi letteralmente in bagno.
“E datti una mossa che devo sistemarmi i capelli anche io!!”
Si sentì urlare da Tissy, dalla cucina.
“E dobbiamo anche andare a prendere il cosa là.”
Concluse.
Boris corse come un pazzo giù dalle scale togliendo dalle mani della sorella la seconda brioche.
“Questa è mia, Tissy cara. E poi “il coso là” si chiama Yuri.”
Disse per poi addentare la colazione salvata in extremis.
“Che è ? il tuo amante, fratellino?”


1° Settembre 05.30 – CASA IVANOFF

“tesoro è la sesta volta che rifai la valigia, ti vuoi dare una calmata”esclamò una donna dai capelli ramati.
“sto solo controllando di aver messo dentro tutto!”rispose Yuri freneticamente.
“senti, se tu tornassi a letto...”
“...non riuscirei a dormire!”
“va bene, allora vado a prepararti la camomilla...”disse esasperata la madre scendendo le scale.



Spazio autrice

Salve lettori! Chi vi parla non è l'autrice in persona, bensì... la sua Beta Reader diciamo.
Qualche fan si sarà accorto dei nomipresi in prestito dalla serie animata Beyblade. è nata con quei personaggi in effetti, la nostra prima passione comune. In secondo luogo le similitudini con Harry Potter, seconda passione. Se ci tenete a sapere come è nata ditelo e vedrò di far scrivere le risposte.
Spero che questo capitolo iniziale abbia stuzzicato la vostra curiosità, proseguendo la storia migliora e il primo anno scolastico è già terminato... anche se al momento.. in fase di riscrittura.
Baci baci!!
   
 
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