~CAPITOLO 1 :)

17 NOVEMBRE 2011

questo diceva l'agenda aperta davanti a me, dietro di essa una penna.. anonima. Un po' come i capelli del prof ANONIMI, INESISTENTI.

In quella classe di scienze il tempo non passavai mai, ero talmente attirata da tutto ciò che era intorno a me che scoprii che un banco aveva una gamba verde e 3 nere, c'erano troppe bionde in una stanza sola e che c'era una porta proprio affianco alla lavanga. MAI NOTATA.

Avevo intenzione di alzarmi e fare una di quelle uscite sceniche.. un po' da film

 

-MI ALZO. Sbatto tutti i libri a terra, grido "PROFESSORE, LE VOSTRE LEZIONI NON SERVONO A NIENTE" apro quella porta, la sbatto dietro di me e tutti gli altri mi applaudiscono..

 

se, nei miei sogni però! 

Il mio sedere pesante non mi permetteva nemmeno di alzarmi per buttare quel foglio con su scritto "LA SCUOLA FA SCHIFO" in ogni rigo, margine o parte bianca di esso.

Picchiettavo nervosamente quella penna rossa sul banco, ero quasi ipnotizzata, ero entrata in trans.

 

«SIGNORINA COLLINS»

tic tic tic tic tic ero ormai in un mondo parallelo. 

«SIGNORINA COLLINS!»

aaaah era tutto troppo automatico stavo per morire

«SIGNORINA COLLINS! SMETTA DI GIOCARE CON QUELLA PENNA E STIA ATTENTA!» lo sbattere del registro sulla scrivania mi aveva fatto quasi venire un infarto. 

 

posai la penna, ripulii il banco dalle cartacce e CERCAI di prestare attenzione a quello che mr. capellone (era pelato... AHAHAH no. Non sono brava con l'ironia) diceva.

Parlava di quanto tempo impiegavano i pianeti a girare intorno al sole o come lui dice "IL PERIODO DI RIVOLUZIONE". 

FORSE capii che la terra ci impiegava 365 giorni (capitan ovvio sempre presente) e Venere 583.. e voi direte E GLI ALTRI? E che cosa ne posso sapere io!

(ma comunque sono più che convinta che abbia capito un piffero per un' altro. piffero piffero piffero quanto mi piace questa parola!)

 

Io sono Delilah Collins.

Un nome che non mi piace e un cognome altrettanto. 

Sono alta, forse un po' troppo, non sono magra ma vorrei TANTO esserlo. Io e la palestra abbiamo un rapporto di odio profondo, lei non ama me io non amo lei. Ho i capelli lunghi, anonimi come quelli del prof.. forse un po' di meno perché i miei sono neri con dei riflessi rossi (sì, sono abbastanza fighi).. ho gli occhi neri, non azzurri come ogni ragazza inglese della terra. Mi vesto male, o forse in modo troppo diverso da ogni sedicenne (quasi diciassettenne) dell' Inghilterra. Loro sembrano riprodotte con il copia e incolla. Ma forse a voi di come io ero fatta non interessava più di tanto. 

 

La giornata passò tra scienze, oche, matematica, ragazze convinte, inglese, morti di figa, francese, ragazzi fighi ai quali non potrò mai piacere e anche libri in faccia.

Sì, libri in faccia avete letto bene.

Mentre CERCAVO di passare inosservata tra quegli enormi corridoi per arrivare in palestra un ragazzo che aveva i libri stretti al petto mi inciampò letteralmente addosso. Aveva il laccio della converse slacciata, idiota.

Ero riuscita a rendermi talmente invisibile che quell' essere sul metro e ottanta non mi aveva nemmeno visto. Ero talmente felice che potevano paragonarmi ad una pasqua (l'ho detto che non sono brava con l'ironia) 

Alto, riccio, occhi chiari.. ragazze il classico figone che non ti degna nemmeno di uno sguardo.

 

«Grazie eh!» dissi alzandomi.

«No, scusami non volevo» perché lo avevo già visto?

«Si vabbè.. adesso dovrei aiutarti a prendere i libri da terra e le nostre mani dovrebbero toccarsi così che tu mi guardi negli occhi e bla bla bla bla ma non sono in un film» dissi scocciata con il naso dolorante

«AHAHAHAH no, non preoccuparti DELILAH»

«perché sai il mio nome?» 

«c'è scritto sulla collana» disse indicandomi le tette-il collo

«perché mi guardavi le tette?» arrossì. AVEVO FATTO ARROSSIRE LUI? IO? AHAHAHA

«mmmh vabbè ci vedremo, CCCCIAO» corse via.. per correre intendo che prese la rincorsa, fece una scivolata e fece un' entrata epica nella classe di storia. Io invece continuai in modo NORMALE ED UMANO il mio percorso verso la palestra. 

 

Quel giorno la scuola finì prima.. dovevamo fare una partita di pallavolo importante era contro una scuola privata irlandese.

Non mi piacevano gli irlandesi, troppo biondi, troppo belli.. troppo RAGAZZI CHE NON MI GUARDERANNO MAI IN FACCIA.

 

Indossai lo squallido completino blu della scuola (sì perché era davvero squallido, non si poteva vedere! Era un pugno nell' occhio con tanto di calcio nello stomaco). 

Dopo 20 minuti di MERDA MERDA MERDA (gliel' avevo insegnato io alle mie compagne di squadra, ero mezza italiana da parte di papà.. ma loro dicevano più un MRDA MIERD MERT ma andava bene così) e di riscaldamento in uno spogliatorio piccolo come un buco, entrarono le CHEERLEADER IN CAMPO.

 

5 minuti di gloria per le idiote con tanto di certificato che lo affermava (quanto mi esce male creare delle frasi nuove per sembrare più figa.. eviterò in futuro) entrò la squadra IRLANDESE.

 

I loro completini? Quasi più brutti dei nostri. 

Mi sono dimenticata di dirvi che le squadre erano miste.. c'erano sia ragazze che ragazzi ma PURTROPPO nella nostra scuola la tutti i maschi giocavano a football e in campo eravamo solo DONNE (per modo di dire) e facevamo piuttosto schifo.

 

Tra di loro c'era un ragazzo bellissimo, con i calzini fino a sotto le ginocchia (come me!) non lo guardavo in faccia, già sapevo che lo avrei odiato.. ero troppo brutta per lui e mi avrebbe preso in giro.

Guardava dritto sugli spalti, stava cercando qualcuno. Aveva un atteggiamento spavaldo, non era per niente timido.. o almeno questa impressiona dava.

Mi resi conto che lo trovò perché iniziò a fare CIAO con la mano.. e indovinate chi salutava?

IL RICCIO! 

Chissà per quale strana ragione avevo visto già ANCHE lui.














~Up all night - One Direction.
CIAORAGAZZEEE :D! 
Sono ritornata con una nuova FF.. molto più calma, NORMALE..
il vizio di mettere le canzoni là sopra penso che non me lo toglierò mai :( AHAHAHA Spero che vi piaccia, che non vi deluda e mi aspetto tante recensioni çç

Vi voglio bene :)
robs.