Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: isabellegrey    18/11/2011    1 recensioni
Isabelle è una ragazza Furiosa. Incazzata, triste, irrefrenabile.
Vede tutto dietro ad una vecchia finestra grigia.
Isabelle è un pugno in faccia: si manifesta improvvisamente e pum! Sei steso a terra.
Isabelle è un uragano: travolge qualsiasi cosa e la porta con sé.
Isabelle è una Furia come tutti noi, solo che è un pochino più scura e nera. A volte le tornano in mente soli e lune di altri pianeti, ma poi prende e li porta via.
Pronti a farvi coinvolgere in questa tempesta?
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sto camminando verso la scuola. E' mattina, esattamente le 7 e 32.
Da casa mia a scuola ci vuole un quarto d'ora a piedi. La scuola inizia alle otto ma fa niente, posso andare in un bar a mangiarmi un cornetto parlando con qualcuno.
Sì, più o meno scappo da casa ogni mattina.
Dio, non dico che la mia famiglia è una famiglia disastrata e tutto, anzi, direi che la mia famiglia è troppo apprensiva e appiccicata nei miei confronti. Mi da parecchio fastidio e mi provoca uno stato emotivo misto tra la rabbia, la noia e la depressione.
Non ho ancora dato un nome a tutto ciò, ma credo che la chiamerò semplicemente Furia. Furia con la f maiuscola. Perchè? Perchè occupa il novanta percento della mia giornata e perchè si manifesta come un pugno psicologico. Dopo un po' ti stende, pum!
Camminando vedo un papà con sua figlia. Entrambi sembravano felici e bla bla bla. Carini. Magari grazie alla loro immagine avrei potuto sperare in una giornata decente: nessuna ragazza che ti chiama puttana, nessuna puttana che ti chiama puttana, nessuna sconosciuta che ti chiama puttana, nessun insegnante che ti dice che non vali un cazzo, nessun insegnante che ti dice che non dovresti fare lo scientifico se vai così male in matematica, nessun insegnante che ti dice che non dovresti fare lo scientifico se vai così male in fisica e i soliti problemi adolescenziali che tanto odio.
So benissimo di non essere una puttana, so benissimo che valgo qualcosa, so benissimo che non dovrei fare lo scientifico, però quando te lo ripetono tante volte inizi a sclerare.

Mi chiamano puttana perchè sono diversa dalle altre ragazze e perchè la maggior parte dei miei amici sono ragazzi;
mi dicono che non valgo niente perchè forse hanno avuto dei traumi infantili e si rivendicano su gli altri;
mi dicono che non dovrei fare lo scientifico perchè nelle materie letterarie vado bene e lo stesso vale per quelle linguistiche e artistiche quando invece la matematica non la digerisco, ma, cari miei, sono i miei genitori che mi ci hanno buttato a calci in quella scuola, quindi sopportatemi.
Mi dicono tante altre cose, ma quelle sono meno continue e quindi il mio sistema nervoso (sì, mooolto nervoso) non ne risente.

Sono arrivata a scuola. Dovete sapere che c'è un grande cortile e che ci sono diversi campi per giocare a vari sport. Naturalmente hanno anche degli strumenti musicali nell'aula di musica.
Almeno in questo la mia scuola non si fa odiare.
Inizio a suonare sola come un cane la chitarra, un po' perchè sono un'esibizionista e un po' perchè non so che altro fare. Arriva un po' di umanità attorno a me. C'è chi dice che devo fare quello e questo sul tasto cinque, c'è chi dice che sono brava e chi dice che sono una scarpa. Mai che si mettano d'accordo per parlare, eh?
Suona la campanella. Agh, inizia il purgatorio.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: isabellegrey