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Autore: sibilla94    19/11/2011    3 recensioni
Una sequenza di missing moments Ron/Hermione dei 7 libri.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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BINARIO 9 E 3/4

Hermione si guardò attorno nella stazione di King's Cross. Era affollatissima di persone quella mattina, confuse tra i grandi treni e il grigio vapore che questi emettevano. Osservò le rotaie, i treni che si fermavano, flotti di persone che salivano a bordo, le partenze.

"DONG, DONG" un rintocco, e i suoi occhi si posarono sul grande orologio nero posizionato sul muro, che ormai segnava le dieci e mezza.

Il treno partiva alle 11. Era ora di andare.

Mosse un passo verso la barriera, ma poi si fermò. Questa cosa le sembrava estremamente irrazionale. Troppo irrazionale. -Insomma, chi si getta contro un muro ci sbatte contro- pensò -è pura e semplice logica-.

D'improvviso però, ricordò la signora che le aveva svelato la cosa più bella della sua vita. Lei, Hermione Granger, era una strega. La donna glielo aveva detto in modo chiaro e disinvolto, e aveva spiegato tutto precisamente, cosicchè anche i babbani (persone non magiche come i suoi genitori) avrebbero compreso. Quella donna sarebbe stata una sua professoressa, la professoressa Minerva Mc Granitt, e le piaceva già un sacco.

Era alta e aveva i capelli raccolti in una crocchia dietro la nuca. Sembrava una persona molto seria e professionale, e verso di lei la piccola Hermione aveva provato subito una grande stima.

Riosservò il muro e sospirò. Era arrivato il momento di affrontare le proprie paure.

"Saremo proprio dietro di te", le sussurrò il padre con un sorriso, mentre la mamma accanto a lui le accarezzò i capelli.

Hermione sorrise anche lei. Afferrato più saldamente il carrello con i suoi bagagli si diresse verso il muro, e con gli occhi chiusi, ci passò attraverso.

Quando pian piano dischiuse gli occhi vide fiotti di vapore che formavano grandi cerchi, uscendo da una locomotiva scarlatta.

Un chiacchiericcio insistente invadeva il binario, gremito di ragazzini e famiglie, bagagli, gufi, gatti, rospi, e stramberie di ogni genere.

Hermione e i suoi genitori rimasero a fissare la scena eccitati, ancora davanti alla barriera, quando un alto ragazzo dai capelli rossi e l'aria superba quasi non cadde addosso alla ragazzina che, ripresasi dal suo sbalordimento, si allontanò dall'entrata avvicinandosi al treno.

Era la cosa più bella che avesse mai visto e ne rimase affascinata come quando comprava un nuovo libro da leggere: una nuova storia da scoprire.

La mamma dietro di lei singhiozzò piano in un fazzoletto.

Purtroppo quell'inizio comprendeva la fine di un capitolo, la fine della convivenza con i suoi genitori.

Silenziosamente le tre persone, estranee a tutti gli altri, si abbracciarono sussurandosi "arrivederci".

E con una lacrima che le scendeva sulla guancia, Hermione salutò , salendo sull' Espresso per Hogwarts.

Posò i bagagli in uno scompartimento ancora deserto e si affacciò al finestrino, ad osservare le due persone che fino ad allora erano state le più importanti della sua vita.

Fu distratta dai suoi pensieri da un gruppo di persone che schiamazzavano. La mamma, bassina e rotondetta ma dall'aria gentile, continuava ad inviare raccomandazioni ai figli, che discutevano tra loro in modo disordinato. Tutti, incorniciati da capelli rosso vivo.

Non aveva mai visto una famiglia così rumorosa. Era figlia unica, e in casa sua regnava sempre ordine e tranquillità.

Incuriosita, si mise ad ascoltarli.

"Ron, hai qualcosa sul naso" disse la donna, tirando fuori un fazzoletto, e cercando di pulire quello che doveva essere il più piccolo dei suoi figli, anche se Hermione non ne era certa non riuscendo a vederlo in faccia.

"Mamma...piantala!" Il ragazzo si divincolò voltandosi finalmente verso il treno, mentre con un volto imbronciato, arriciando il naso, si strofinava la mano sulla faccia cercando di pulirsi.

Hermione sorrise, osservando gli occhi azzuri del ragazzo concentrati nell'azione che stava svolgendo, e perse il resto della conversazione.

Ancora sorridendo si rivolse ai suoi genitori per un ultimo saluto silenzioso, mentre il treno fischiava rumoroso.

Rientrò nel suo scompartimento, prese un libro e iniziò a leggerlo, con la mente però ancora concentrata su quella strana famiglia.

Non vedeva l'ora di arrivare ad Hogwarts.

 

 

______________*

Primo di alcuni missing moments che avevo in mente di scrivere su Harry Potter. Mi sono sempre immaginata che Hermione avesse già visto Ron, prima del treno...si sono pazza .-. Ma volevo che lui fosse la prima cosa che rappresentasse il nuovo e il diverso che Hermione vivrà d'ora in poi, e che imparerà ad amare. :D

Vi lascio, ma non per molto.

Sibilla^^

  
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