L'ho visto l'altra sera LUI! e sn muy feliz! bacetti

Sono qua che cammino avanti e indietro come un cretino aspettando che il telefono si metta a squillare.

Finalmente!

Non posso rispondere subito, sembra che non aspettavo altro.

Infatti dopo tre squilli rispondo.

Dall’altra parte ci sei tu che mi chiedi se domani andiamo a bere l’aperitivo in centro.

Ovviamente la mia risposta è affermativa, e ci mettiamo d’accordo.

L’indomani decido di andarci a piedi in centro, tanto non è lontano.

Arrivi affannata e ti scusi per il ritardo.

Ti osservo per un po’, mentre ci sediamo fuori.

La maglietta stretta che segue il tuo profilo,

i tuoi capelli lunghissimi, mossi, che in questo periodo sono castano scuro, quasi neri.

Hai cambiato spesso colore, e ogni tanto ti lamentavi di aver sbagliato,

me secondo me così mora stai benissimo.

Li porti dietro le spalle e mi guardi,

poi cominci a parlare.

Mi chiedi cosa penso riguardo il fatto che abbiamo cominciato ad uscire.

E’ quello che mi sono chiesto anche io stanotte.

Cosa ne penso io e cosa ne pensi tu.

La tua voce è un po’ incrinata.

Sei nervosa.

Ti sfido a spiegarmi cosa intendi dire.

E quando mi dici: -…per 2 anni non ci siamo cagati di striscio, scusa la volgarità, e adesso siamo qua, come se non avessimo fatto altro fino adesso-

Non posso fare a meno di rimanere sconcertato.

Tu che non hai neanche mai perso la pazienza.

Ti spiego che sono stato bene con te l’altra sera e mi dici che anche per te è lo stesso ma che ti sembra strano

A questo punto sento che ti devo qualche spiegazione.

-Si, anche per me è strano, anche perché è da un po’ che ho cominciato a vederti in un modo diverso…-

Ecco, l’ho detta tutta!

Con aria innocente dici

-Spiegami-

E come faccio?

Sospiro.

-Sei una brava collega, ottima a volte…io vorrei scoprire come sei fuori dal campo, come sei come..amica-

Beh, non proprio come amica, ma…

Bisogna fare un passo alla volta, e mai più lungo della gamba!

Alle mie parole sgrani gli occhi, incredula.

Devo alleggerire questa situazione.

-Si, insomma, non ci vediamo mai, se non alle partite, e noi dopo andiamo fuori e tu niente-

-Mi stai dando dell’”asociale”?-

-Ma no, figurati, è che se lo sono chiesto anche gli altri: Marco, Luca, ti vogliono bene, cosa credi? Che non gli fa piacere se una sera esci con noi?-

Cerco di rimanere sul vago, mi sono scoperto anche troppo

-Va bene, uscirò con voi-

Dici sorridendo.

Con “voi”, eh?

-E con me? Ci vuoi uscire ancora con me?-

Beh, forse questa potevo risparmiarmela,

ma ormai è andata.

Forse è meglio così,

così saprò subito se ci può essere un futuro.

-Si, però io devo dirti una cosa..-

Ahia, qual “si, però” non è che mi piaccia granché.

-Dimmi-

-Parto-

Come parti?

-Vado via, per l’Europa, torno a Ferragosto-

Ma… ma è tra un mese!

Oh, ma cazz.. tutte le mie buone speranze!…

Sono bastate 5 lettere per spazzarle via quasi completamente.

Quasi, in un mese può succedere di tutto.

Non tenti neanche di spiegarmi, di giustificarti.

Adesso che sembrava che le cose andassero per il verso giusto.

Ma non ti biasimo, fai bene a partire se puoi.

Mi rendo conto che non posso pretendere di trattenerti…

Un viaggio così, l’avrai programmato chissà quanto tempo fa.

Allora, non abbiamo più niente da dirci?

Sembrerebbe di no…

Mi dai un bacetto sulla guancia, me ne accorgo appena.