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Autore: Sanae78    19/11/2011    1 recensioni
Sono passati tre anni da quando Taro é tornato a Nankatsu e per lui ed Azumi é arrivato il momento di rivedersi ...
Spin-off della mia storia 'Rokka getsu'.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Sorpresa, Taro Misaki/Tom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ai suru - amare'
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Premier amour 27

Ringrazio tutte le persone che leggono le mie storie … buona lettura!

Sanae78

 

Premier amour

di Sanae78

 

 

Capitolo 27

 

La fuga

 

 

A casa Yamaoka in quel momento c’ erano solo Taro e sua sorella.

Tra poco sarebbe venuta Yoshiko a chiamarlo per vedere insieme la partita.

Taro si era cambiato, aveva messo delle cose in una borsa e scritto un biglietto in cui diceva che se ne andava, ma che non dovevano preoccuparsi.

Vicino alla lettera aveva lasciato le sue stampelle.

Poi senza far umore era uscito, consapevole che sua sorella avrebbe capito il suo gesto.

Mentre si stava allontanando si era voltato per un attimo a guardare quella che era stata la sua casa in quei giorni.

Oramai Taro sapeva di avere due case a cui poter tornare, due genitore su cui contare e due famiglie su cui fare affidamento.

 

E’ stato bello stare con loro, ma ora devo andarmene.

Devo fare il possibile per cercare di  realizzare il mio sogno, in modo di non aver rimpianti.

Sono sicuro che Yoshiko capirà ed aiuterà la mamma a comprendere.

Mi dispiace di non averli salutati, ma non potevo permettere che me lo impedissero.

Tanto ci rivedremo presto.

Tra di noi si è creato un legame che non potrà più spezzarsi.

 

Come aveva previsto Taro, Yoshiko era andata a cercarlo in camera sua ed aveva trovato il biglietto.

 

Oh Taro …

Te ne sei andato per realizzare il tuo sogno.

Cerca di stare attento, mi raccomando.

Hai deciso che vuoi giocare e noi verremo tutti a fare il tifo per te.

Buona fortuna fratellone!

 

“Chissà come la prenderà la mamma? Toccherà me farle capire le motivazioni di Taro e consolarla. Taro ce la farà, ne sono sicura!”

 

Azumi era già da un po’ che aspettava e si stava innervosendo.

Era arrivata un pochino in anticipo, ma l’ idea di quello che stava per fare Misaki le creava un po’ d’ ansia.

Aveva promesso di aiutarlo, però forse per il suo bene avrebbe fatto meglio a fermarlo.

 

“Ciao Azumi!”

 

Una mano le aveva toccato una spalla e Taro era comparso alle sue spalle.

 

“Ciao Misaki!”

“E’ tanto che aspetti?”

“No, non molto …”

 

Azumi aveva consegnato la lista a Taro e lui le aveva detto che era determinato a rimettersi in sesto per poter giocare almeno una partita dei mondiali che si stavano disputando in Giappone.

 

“Azumi, me ne sono andato da casa Yamaoka lasciando solo un biglietto e sono un po’ preoccupato per come potrebbe reagire mia madre …”

 

Sentire Misaki parlare a quel modo aveva fatto capire alla ragazza quanto Taro fosse legato a quella sua nuova famiglia, suscitandole un profondo senso di tenerezza.

 

“Che c’è? Perché mi guardi così Azumi?”

“Niente, è solo che è bello sentirti parlare così di Yoshiko e di tua madre.”

“Voglio bene ad entrambe e ne voglio anche al signor Yamaoka che è sempre stato molto comprensivo con me.”

“Hai trovato un’ altra famiglia Misaki ed io sono molto felice per te.”

“Ed ho anche una sorella adesso, ma ci pensi io che ho sempre vissuto come figlio unico …”

“Yoshiko ti vuole bene davvero Misaki ed, anche se vi conoscete da poco, basta guardarvi per capire quanto siete uniti.”

“Già, la mia sorellina è una tipa tosta e sono sicuro che aiuterà i miei a capire quello che sto facendo …”

“Che intendi dire Misaki?”

“Azumi, oggi sono fuggito senza dire niente a nessuno. Solo tu sei al corrente di quello che sto per fare.”

 

Azumi era rimasta senza parole, gli altri non ne erano a conoscenza e questo significava che Misaki aveva riposto tutta la sua fiducia in lei.

 

“Ora devo andare …”

 

Misaki aveva fissato ancora per una volta la ragazza che amava ed a cui non riusciva ancora ad aprire il suo cuore.

 

“Allora ciao Azumi!”

 

Si era voltato promettendosi di rivelarle i propri sentimenti alla fine di quei mondiali.

 

“Aspetta Misaki!”

“Che c’è Azumi?”

 

Azumi si era fatta coraggio e si era rivolta a lui dicendo: “Per favore, fammi sapere dove sei e come stai … non farmi stare in pensiero!”

 

Misaki era andato verso di lei e l’ aveva baciata sulla fronte: “Va bene, ti chiamerò! Grazie ancora Azumi, senza di te non ce l’ avrei mai fatta!”

 

 

Continua …

 

 

Disclaimer

 

I personaggi presenti in questa storia appartengono a Yoichi Takahashi.

 

Note

 

‘Premier amour’ è in Francese e significa ‘Primo amore’.

 

  
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