Seduta sullo sdraio accanto alla
piscina non poteva fare almeno di ripensare agli avvenimenti del giorno prima.
L’atteggiamento di Haruka era stato alquanto sospetto. Lei che continuava a
mettere la loro missione sopra ogni cosa, si era lasciata convincere da quella
biondina a infrangere la loro promessa. Eppure quando lei le aveva chiesto di
non pensare a lei, di continuare a combattere, non si era minimamente opposta.
Ricordava perfettamente quando Katia l’aveva legata a quell’albero con
l’intento di indurla a cadere nella sua trappola.
Uranus scappa vai via di qui, mettiti
in salvo e giurami che porterai a termine la missione!
Quando le aveva gridato quelle
parole, non si era neanche voltata per guardarla, mentre erano bastati qualche
minuto con quella biondina per farle cambiare idea. E lei la stupida che aveva
pensato che lo avesse fatto per lei.
Uranus perché hai rischiato la tua
vita per salvare la mia?
Ogni volta che ci ripensava, una
rabbia la invadeva, moriva dalla voglia di affrontarla per chiederle
spiegazioni, l’orgoglio però la fermava: come avrebbe spiegato questa sua
irrazionale gelosia?
Non sono stata io! Devi ringraziare
lei!
Era così contenta poi, come se fosse
la cosa più naturale del mondo sapere che la tua “compagna” si lascia
facilmente abbindolare da una ragazzina qualsiasi.
Ripensandoci bene, nell’ultimo
periodo Haruka sembrava sempre più affascinata anche da un’altra ragazzina,
anche lei bionda. Il volto di Usagi le apparve facendola sorridere all’inizio e
poi arrabbiare.
A dire la verità Usagi le era anche
simpatica, ma vedere Haruka fare tutte quelle moine quando la vedeva, era
insopportabile.
Ma cosa ti prende? Sembri una
fidanzatina sull’orlo di una scenata di gelosia? Le urlò una vocina nella sua testa.
Ma quale gelosia? Sono solo
preoccupata per la missione!
Eppure non riusciva a far almeno di
pensare a come sembrasse essere a proprio agio alla presenza di Usagi, le aveva
addirittura dato un soprannome, a lei non lo aveva dato.
-Smettila!- si alzò e si tuffò in
piscina con la speranza che almeno l’acqua, la sua unica alleata, l’avrebbe
aiutata.
La sfortuna però sembrava non volerla
abbandonare: nella sua mente le immagini dello sguardo di Haruka quando
incontrò Usagi e la sua amica per la prima volta, continuavano a tormentarla.
Non preoccupatevi, io credo che
abbiate buone possibilità di farcela!
Forse aveva un debole per le bionde?
Sull’orlo ormai di un esaurimento
decise di uscire per farsi una doccia e dedicarsi alla sua missione. Quando
uscì dalla piscina, lei era lì in tutto il suo splendore, prese l’asciugamano e
glielo passò.
-Hai avvertito qualcosa?-
Michiru la fissava confusa, non
riuscendo a capire a cosa si riferisse.
-Sembravi preoccupata in acqua!-
Ma da quanto tempo era lì?
-No, sono solo stanca-
-Come ti senti?-
Quella domanda arrivò così in
contropiede, non se la aspettava. Sembrava davvero preoccupata per lei.
-Sto bene- si limitò a risponderle,
mentre tamponava le gocce d’acqua che cadevano dai suoi capelli. All’improvviso
si ritrovò a pensare se i suoi capelli fossero stati biondi, se avesse guardato
anche lei con quello sguardo. Scosse leggermente la testa per allontanare quei
pensieri dalla sua testa.
Haruka la guardava perplessa non
riuscendo a capire il suo comportamento.
-Sicura di stare bene? Hai avuto una
brutta caduta…-
-Sto bene- tagliò corto la violinista
–Cosa è successo con Sailor Moon?-
-Cosa vuoi dire scusa?-
Cosa c’è, non vuoi dirmi cosa vi
siete dette?
-Niente, volevo solo sapere cosa vi
siete dette!-
La bionda sembrava un po’ a disagio e
ciò fece aumentare i suoi sospetti. Che avesse un debole per quella guerriera
era ormai evidente, ma perché nasconderlo.
Le si avvicinò e con il suo sguardo
malizioso cercò di intimidirla.
-Hai forse paura che decida di
cambiare partner?-
Non parlarmi con quel tono! Non
farlo!
Sentì il suo cuore iniziare a correre
e la cosa non le piaceva affatto. Era la prima volta che usava quel tono di
voce con lei. Di solito lo usava con tutte le ragazzine che, scambiandola per
un ragazzo, le facevano la corte.
In molte occasioni era dovuta
intervenire in suo aiuto, alimentando così le voci che le vedevano felicemente
innamorate.
Dimmi la verità sei la ragazza di
Haruka, non è vero?
Anche Usagi e la sua amica lo avevano
pensato e quella volta la cosa l’aveva fatta sorridere: ancora una volta il suo
fascino aveva fatto vittime.
Cercò di non lasciarsi intrappolare
da quello sguardo che ultimamente le stava procurando qualche problema.
Ultimamente si era ritrovata a pensare alla possibilità di poterla perdere e la
cosa non la lasciava per nulla indifferente. Sorrise beffarda per cercare di
mascherare i suoi tormenti e disse –Haruka dovresti
saperlo che con me non attacca! Lo “stile Tenou” non ha proprio effetto
su di me!- si avvicinò di più alla bionda, notando con piacere di averla
sorpresa, allungò una mano e le sfiorò la guancia.
-Sono sicurissima che tu sia in grado
di decidere da che parte stare-
Forse si sbagliava ma aveva sentito
qualcosa nel momento in cui le aveva sfiorato la guancia e lo aveva sentito
anche lei, ne era sicura. Continuava a fissarla in quegli occhi che sembravano
velarsi di qualcosa di diverso, di qualcosa di speciale…
Non essere sciocca!
Interruppe quel contatto per voltarsi
–Haruka sono solo preoccupata per la nostra missione.
Quella ragazza non sa quale sia il nostro vero compito. Lei non può certo
capire l’importanza dei talismani- dopo un attimo di esitazione, si voltò e
riprese –Ti chiedo solo di stare attenta-
Di non lasciarmi di nuovo da sola!
-Michiru…-
-Cosa?-
Con pochi passi colmò il vuoto che le
separava –So bene tutto quello che hai detto, non è
successo assolutamente nulla con Sailor Moon- le
afferrò la mano che poco prima le aveva donato una carezza e la strinse forte.
La sentì sussultare e quella fu la conferma alle sue idee.
Sei completamente affascinata dallo
“stile Tenou”!
Si abbassò fino a sfiorarle
l’orecchio -Non preoccuparti per me, non mi lascio abbindolare così facilmente.
Tu piuttosto dovresti stare più attenta allo “stile Tenou”!- disse in
tono malizioso, per poi lasciarla da sola, con il cuore che batteva prepotente.
Dovresti stare più attenta allo stile
Tenou!
Appoggiò la mano sul cuore per
cercare di calmarlo
È tardi! Ormai è tardi!
*****
Si era svegliata con la voglia di
velocità, con la voglia di sentirsi finalmente libera. La sua mente continuava
a giocarle brutti scherzi: per tutta la notte l’immagine di Neptune legata a
quel ramo, l’aveva tormentata, tanto da farla alzare nel cuore della notte, per
controllare se Michiru stesse bene.
Ecco perché aveva deciso di fare un
giro in moto, doveva schiarirsi le idee. Non poteva rischiare di
compromettere tutto per il timore che le succedesse qualcosa.
Non ti sta al cuore la tua amica?
Quelle parole continuavano a
tormentarla, come osava quella sconosciuta dire una cosa del genere. La verità
era che quello che provava per Michiru era diventato qualcosa di così profondo
e grande da riuscire a destabilizzarla.
Noi non possiamo pensare all’amore.
Le parole di Michiru la colpirono
come una pugnalata al cuore.
Amore.
Non aveva mai pensato alla
possibilità che anche il suo cuore fosse dominato da questo sentimento. Scosse
la testa con decisione per allontanare quei pensieri, accelerò con la speranza
che il rimbombo del motore potesse in qualche modo coprirli.
Aveva sempre considerato Michiru come
una ragazza diversa dalle altre, lei che si mostrava così delicata ma che in
fondo era così forte. Era stata l’unica persona a riuscire a farle fare
qualcosa contro la sua volontà, l’unica a darle il coraggio di accettare il suo
destino.
Sapere che anche tu eri una guerriera
e che avresti combattuto con me mi ha reso felice,
Perché non ero più sola!
Quelle parole l’avevano così colpita
che, senza indugi, aveva accettato di renderla felice, fino ad arrivare al
punto di non riuscire più a capire se davvero era lei a renderla felice oppure
il contrario.
Il talismano può essere ritrovato
solo se una di noi due sopravvive.
Ce lo siamo promesso solennemente.
Quelle parole, che con tono neutro
aveva detto a Sailor Moon, ora le sembravano macigni insopportabili: l’idea di
dover sacrificare la vita di Michiru per la missione, era diventata
inammissibile.
Spense il motore e si diresse
all’entrata, ormai convinta che quei pensieri non l’avrebbero abbandonata
facilmente. La casa era vuota avvolta nel silenzio.
Sei nel tuo mondo!
Con passi decisi si diresse dove di
sicuro l’avrebbe trovata: proprio come lei avvertiva il bisogno di sentire il
vento sul viso, così Michiru avvertiva l’esigenza di entrare in contatto con
l’acqua.
Arrivata, subito la vide nuotare con
grazia ed eleganza. Rimase a osservarla invidiando la sua capacità di riuscire
a calmare il proprio animo. Lei ci aveva provato, inutilmente.
Sembrava come immersa in un altro
mondo, rimase a fissarla fino a quando non notò qualcosa di strano: sembrava
turbata!
Che abbia percepito una nuova
minaccia?
Si avvicinò al bordo, quando l’altra
riemerse. Aveva un aspetto incredibile non riusciva a distogliere lo sguardo.
Prese l’asciugamano che era appoggiato sulla sdraio e glielo passò facendo
attenzione a non sfiorarla. Dopo i pensieri che l’avevano assalita negli ultimi
giorni, aveva paura di non essere in grado di fermarsi. Lei le sorrise mentre
accettava l’accappatoio
-Hai avvertito qualcosa?-
La violinista non le rispose e dal
suo sguardo capì che era confusa.
-Sembravi preoccupata in acqua!-
cercò di giustificarsi.
Vide il suo viso cambiare espressione
per poi risponderle:
-No, sono solo stanca!-
Non riesci proprio a mentire! Dimmi
cosa ti preoccupa!
-Come ti senti?- le sue labbra
avevano parlato senza controllo. Lo capì dall’espressione di stupore che si
dipinse sul suo viso, stupore che non riuscì a decifrare.
-Sto bene- le rispose mentre con
eleganza si tamponava gocce d’acqua, che scendevano dai suoi capelli. Quel
gesto fatto con tanta naturalezza, ai suoi occhi appariva come qualcosa di
sublime. La vide scuotere la testa, come se stesse allontanando qualcosa dalla
sua mente.
Cosa ti preoccupa? A me puoi dirlo!
-Sicura di stare bene? Hai avuto una
brutta caduta…-
-Sto bene!- esclamò non proprio
gentile –Cos’è successo con Sailor Moon?-
Sailor Moon?
Cosa centra lei adesso?
-Cosa vuoi dire scusa?-
Non riusciva a capire perché volesse
parlare di Sailor Moon proprio adesso.
Possibile che fosse gelosa?
-Niente, volevo solo sapere cosa vi
siete dette?-
Cosa ci siamo dette?
Una strana sensazione di disagio
iniziò a invaderla, anche se non sapeva spiegarsene il motivo. Forse perché
furono proprio le parole di quella ragazzina a farle capire che, in fondo al
suo cuore, non avrebbe mai trovato il coraggio di mantenere la loro promessa.
Andiamo a salvare Neptune,
siamo ancora in tempo!
Che egoismo, come puoi pensare a te
stessa, è la tua compagna!
Sei molto crudele!
-Hai forse paura che decida di
cambiare partner?- le chiese con tono malizioso.
Non ne era sicura ma per un momento
aveva visto qualcosa nei suoi occhi.
Dimmi, hai paura che scelga lei?
Come al solito la violinista smentì
subito le sue convinzioni.
-Haruka dovresti saperlo che con me non
attacca! Lo “stile Tenou” non ha proprio effetto su di me!- disse con un
sorriso beffardo che la rendeva irresistibile. La vide avvicinarsi
pericolosamente e poi sentì le sue dita sfiorarle appena la guancia. In
quell’istante il suo cuore sembrava impazzito, non riusciva a spiegarsene il
motivo, ma non voleva saperne di calmarsi.
-Sono sicurissima che tu sia in grado
di decidere da che parte stare-
Continuavano a fissarsi e in quel
momento Haruka capì che non era l’unica a provare qualcosa, poteva leggerlo nei
suoi occhi.
Oh Michiru, non mentirmi.
Michiru interruppe quel contatto per
allontanarsi da lei.
–Haruka solo sono preoccupata per la nostra
missione. Quella ragazza non sa quale sia il nostro vero compito. Lei non può
certo capire l’importanza dei talismani- dopo un attimo di esitazione, si voltò
e riprese –Ti chiedo solo di stare attenta-
Il suo tono era così triste, proprio
come lo sguardo che le aveva rivolto.
-Michiru...-
-Cosa?-
Con pochi passi si avvicinò a lei,
lottando con il suo corpo che moriva dalla voglia di stringerla forte tra le
braccia.
–So bene tutto quello che hai detto, non
è successo assolutamente nulla con Sailor Moon-
istintivamente le afferrò la mano che poco prima le aveva sfiorato la guancia
e, in quel momento, ebbe le conferme alle sue ipotesi. L’effetto che quel contatto
ebbe sulla violinista era inequivocabile.
Sei completamente affascinata dallo
“stile Tenou”!
Spinta da un coraggio che non sapeva
di avere, si avvicinò per sfiorarle l’orecchio:
-Non preoccuparti per me, non mi
lascio abbindolare così facilmente. –
C’è solo una persona che può farlo!
-Tu piuttosto dovresti stare più
attenta allo “stile Tenou”!- sussurrò per poi andar via.
Si rinchiuse in camera sua sorridendo
alla realizzazione che lei era ormai completamente succube di quella ragazza.
Sono stata abbindolata dallo “stile
Kaioh”!
****
Sedute sul divano, l’una tra le
braccia dell’altra si godevano la pace che da pochi giorni avevano raggiunto.
Ora che tutto era finalmente finito, erano libere di amarsi liberamente.
Libere da promesse e missioni.
-Quando hai capito di essere
innamorata di me?- le chiese Michiru all’improvviso.
-E chi ha mai detto di essere
innamorata di te!-
Michiru mise il suo volto allo stesso
livello di quello di Haruka e disse –Guardami negli
occhi e dimmi che non mi ami!-
Sorrise e con sarcasmo rispose –Da quando sei diventata così sicura di te? Eppure ricordo
che una volta eri abbastanza gelosa di Sailor Moon. Dimmi, a cosa è dovuta
tutto questa sicurezza?-
-Forse al fatto che queste labbra
hanno baciato me e non lei!- rispose sfiorandole le labbra,stando al gioco
dell’altra. –Oppure perché le tue mani hanno toccato
il mio corpo e non il suo!- continuava mentre iniziava ad accarezzarle le
braccia. Il corpo di Haruka reagì immediatamente alle sue carezze.
-Forse perché è il mio nome che
implori quando vuoi…-
-Okay, okay ho capito! Ora però vieni
qua!- disse afferrandola per baciarla con passione.
Kaioh uno, Tenou zero!
Eccomi con una nuova one-shot, pensata subito
dopo aver ri-visto l’episodio 98.
Spero vi piaccia. Come al solito aspetto di sapere la vostra opinione.
Grazie e un bacio a tutti!