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Autore: _Lou    20/11/2011    3 recensioni
"Prometti che se un giorno ti sveglierai ed io non ci sarò,
proprio non riuscirai a trovarmi,sembrerò morto tu mi cercherai,
cercami in eterno perché l'amore ti ricondurrà da me,te lo prometto"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Non lasciarmi.'
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           -Eccomi con il *rombo di tamburi* quarantesimo capitolooo!! *O*
Lo so sto pubblicando troppo spesso,vi lascerò stare per i prossimi mille anni,scherzo,dieci anni vanno più che bene.Che ve ne pare dello special precedente?Quanto amo il mio Rio,ma non meno di Edward che anche lui ha avuto i suoi alti e bassi.
Che ne dite di come ho messo un po tutto?Buona lettura e recensite.

                                                                                                                   Anche se odio il matrimonio,perché penso che sia uno stupido rituale al quale i giorni seguenti saranno paragonabili all'inferno e tutto ciò che farai sarà sempre sbagliata,                                                                                                                                                                                      e tua moglie sarà come una quindicenne con il ciclo perenne.Però io ti amo,quindi ti va di passare il resto dei giorni con me?{Rio   

                                               Capitolo4O;Papà.

Guardai gli occhi neri di Edward poi quelli verdi di Rio,mi grattavo la nuca,non sapevo che fare non sapevo che dire;sapevo di dover scegliere Eddy ma qualcosa,un sentimento strano me l'impediva,non sapevo perché ma solo che quel nome,quel nome che avevo tanto amato non riusciva ad uscire dalla mia bocca,eppure io l'amavo;questo era poco ma sicuro io e lui insieme eravamo una coppia perfetta ma ora non ci credevo;ora valutavo tutta un'altra opzione che non era la dolcezza ma bensì la freddezza;non era la sicurezza ma l'incertezza;ciò che mi attirava di quell'opzione era il fatto che non l'avrei mai scelta,perché io ero di Edward.
"Cazzo"bisbigliò Edward spalancando le sue enormi ali,si avvicinò a me prendendomi per la vita,"amore dimmi che mi ami"sussurrò avvicinandosi a me,non riuscivo a capire cosa stava succedendo;ma quelle labbra,quegli occhi,quel corpo era fin troppo familiare per essere rifiutato perché lui in qualche modo era anche parte di me,quella parte morta e risorta ed ora rifiutata,no,quella parte di me non sarebbe mai stata rifiutata pensai mettendomi in punte per arrivare al suo viso,"dimmi che mi ami,o giuro che mi (ri) uccido" disse infine baciandomi,un dolce bacio passionale,un bacio molto diverso da quelli appena accennati con Rio,un bacio privo di sapore.Lo guardai sorrisi volevo chiedergli dove andasse,ma non lo feci lo vidi semplicemente volare via per poi voltarmi verso la delusione di Rio che scoppiò in una risata amara,
"micetta vado a svegliare Simone"disse andandosene verso la stanza del suo migliore amico,si,perché anche se si picchiavano continuamente sapevo che in realtà ciò che li legava non era odio ma amicizia,un' amicizia rara,un' amicizia diversa,un'amicizia vera.Mi guardai in giro soffermandomi sul letto sfatto dove io e quel gattaccio avevamo dormito,in quelle lenzuola dove ancora c'erano nascoste le parole dolci di quella notte,in quelle lenzuola c'era il segreto d'un amore mai nato.
"COSA?"Sentii urlare Simone forse era appena stato avvertito della perdita di tutti i pendenti;mi avvicinai alla stanza dove Rio e Simone parlavano per ascoltare meglio,
"si Joker li ha presi tutti"
"ed ora come faremo?"
"Li andremo a prendere,appena saremo guariti"
"sei pazzo?!"
"Basta tagliargli le mani"finì Rio stendendosi sul comodo letto accanto ad Haruka che ancora come un angelo dormiva,forse lei faceva sogni innocenti,tranquilli,forse lei era in se tranquilla,certo lei non aveva il peso di trovare cinque benedetti pendenti del cacchio e poi togliere qualche maledizione di qua e di la.
"Toglimi una curiosità"urlò Rio aprendo solo un occhio,solo un occhio verde fluo,
"dimmi"risposi io,forse stanca per quella guerra fredda che stavamo mettendo in piedi senza nessun motivo,
"se il tuo ragazzo è vivo,perché rimani con me?"
"Ho promesso d'aiutarti no?"
"No"
"invece si"
"be ora sei libera,puoi anche andartene"
"ma non voglio andarmene"
"e cosa ti trattiene?"Mi chiese sfidandomi alzandosi da quel letto,ormai il suo letto si avvicinò sempre di più arrivando a due dita di distanza da me,
"e cosa ti frega?"Lo vidi aprire la bocca per rispondere,ma poi girò gli occhi e stanco si rimise sul suo letto stendendosi agiatamente mostrando senza problemi il suo fisico statuario pieni di fasciature insanguinate,
"divertiti perché da domani inizia l'allenamento"
"quale allenamento??"Chiesi preoccupata ma non ottenni nessuna risposta,e mi sembrò inutile cercarla così andai da Angela per aiutarla a mettere in ordine,ma non trovai nessuna Angel da nessuna parte,mi chiesi se fosse scappata quando aveva visto Edward,ma anche a questa domanda non ottenni risposta,forse dovevo scrivere un libro per ogni domanda incompiuta.
"Carotina"mi chiamò il coniglio dagli occhi viola,attirando la mia attenzione,
"che c'è?"
"per oggi ti allenerai in lotta libera"esclamò trascinandomi nel giardino,si mise davanti a me e urlò di colpirlo,mi sembrò stupido ma gli dieti uno schiaffo troppo debole per lasciargli anche il minimo rossore sulla sua guancia rosea,si mise a ridere ed io misi il broncio odiavo quando ridevano di me,dopo poco si scusò e iniziammo a darci pugni per tutta la mattinata,dopo un po mi insegnò come dare un pugno infuocato e anche come stabilire la direzione delle mie palle di fuoco,non era poi tanto difficile bastava solo concentrarsi sul proprio obbiettivo,ma anche mentre davo pugni alle mani del coniglio,mentre vedevo le gocce di sudore scivolarmi sul viso e la fatica aumenta non riuscivo a smetter di pensare al mio gattaccio,che però non era mio;forse ero strana semplicemente stupida ma il mondo tra le sue braccia lo vedevo da un angolazione diversa.Una volta riuscita a comandare perfettamente le mie palle di fuoco,Simone sorrise e si arrese,
"hai impiegato solo una giornata ad imparare come direzionare i tuoi poteri!"Commentò ironico ridendo assieme a me,
"Dio vado a letto che sono distrutta"urlai fiondandomi nella doccia,ero stanca,dannatamente stanca,gli occhi si chiudevano da soli e i pensieri scivolavano sulla mia pelle come il dolce getto d'acqua calda,i minuti passavano,ma non volevo uscire dalla doccia perché fuori c'era il mondo reale ad aspettarmi,c'era Rio con il suo ghigno ironico e Simone pronto ad insegnarmi qualche trucchetto con la magia,che però non volevo imparare;e poi qualcosa mi diceva che ci stavamo allenando per una grande,gigante guerra.
POV RIO
Al mio risveglio ero guarito,stavo bene e non avevo bisogno di nessuna cura speciale.
Andai di fretta in cucina guardando Alyce sorridendo sotto i baffi,non la degnai neanche di uno sguardo dieti giusto un buffetto sulla guancia alla piccola Haruka che anche lei come il fratello si allenava duramente,se tutto sarebbe andato come previsto domani saremmo andati da Joker a riprenderci i nostri pendenti,ero andato silenziosamente in giardino cercando di abbattere un albero con un sol colpo,dieti colpi dopo colpi lo graffiai ma non cadeva,guardai quell'albero con aria di sfida fiondandomi contro di lui con tutta la mia forza,ma ad'un tratto mi fermai accorgendomi che intorno a me c'era solo silenzio;non c'erano i sorrisi di Alyce o i lamenti di Simone,non c'era niente solo silenzio,un silenzio talmente fitto da poter toccare,e stracciare con le mani facendolo sanguinare,sangue pieno di parole nascoste come ti amo non detti o insulti tenuti per se;un silenzio talmente assillante che urlava parole senza senso,parole che si trasformavano in immagini ed infine ricordi,ricordi pieni di dolore.Tutto ad'un tratto mi venne voglia di riandare sul mio muretto,di riandare da mia sorella che non vedevo da quando avevo dodici anni,mi era venuta voglia delle legnate di faccia di topo,mi era venuta voglia -anche se orribile- della mia infanzia,era strano ma mentre vedevo quell'albero cadere pensai "forse ora mamma e papà saranno fieri di me",e forse era vero,forse ora che ero schierato con il bene,e combattevo per la cosa giusta sarebbero tornati abbracciandomi urlandomi tutto il loro amore,no,non era vero e non sarebbero mai tornati,forse erano morti magari vivevano a magicity e non volevano vedermi;forse gli facevo ribrezzo,d'altronde come biasimarli?
Mi guardai intorno incominciando ad abbattere ogni albero,come se in ogni albero ci fosse contenuto un piccolo pezzo dei miei ricordi,dovevo distruggerli tutti prima che quell'enorme puzzle si fosse completamente formato,albero dopo albero mi ricordai di Cloe e di quella volta che la vidi rannicchiata al suolo tremante di paura,ed Edward che ci lasciò, al primo incontro con quel bastardo di Joker;rialzai gli occhi al cielo distogliendoli finalmente da quell'albero accorgendomi di averli abbattuti tutti;cazzo che forza distruttiva pensai sorridendo beffardo entrando nella stanza di Alyce,dovevo parlarle,chiarire,forse lei pensava che mi piacesse e non era vero,io avevo una specie d'ossessione per lei che mi costringeva a stare costantemente vicino a lei,mi affacciai alla sua camera,soffocava il viso nel cuscino singhiozzando e piangendo,il suo busto si alzava e si abbassava ad un ritmo confuso come le sue lacrime,mi avvicinai a lei cercando di far qualcosa -qualsiasi- cosa perché odiavo vederla piangere,odiavo chiunque turbasse solo la sua felicità,anche se le mie mani erano rosse e doloranti mi sedetti vicino a lei sperando di dire qualcosa di giusto,
"perché piangi?"Le sussurrai nell'orecchio,chiedendomi se facevo la cosa giusta,
"ho fatto un casino"sussurrò fra i singhiozzi ricordandomi Cloe all'età di dieci anni quando Edward se ne andò,d'istinto l'abbracciai rinchiudendola fra le mie braccia come se fossero una fortezza inespugnabile,fossero un qualcosa di indistruttibile e piano piano lei iniziò a parlare,e motivo della sua tristezza altro non era la pressione,la pressione d'un amore forzato,la pressione d'una guerra imminente,la pressione d'un amore morto sul nascere,non quello suo e di Ed però.
"Cosa succederà se perderemo contro Joker?"Mi sussurrò lieve stringendosi sempre di più a me,
"moriremo"
"cosa?"
"Rilassati,non permetterò a nessuno,ma proprio a nessuno di farti del male,neanche a me"
"non dirmi così"
"perché?"
"Perché così rendi più difficile e doloroso il tutto"
"il tutto?"
"Il nostro addio"quell'unica parola composta da cinque lettere come -amore- mi distrusse il cuore,anzi provai solo la sensazione d'aver il cuore in mille pezzi perché io il cuore me l'ero venduto per rendere fieri i miei genitori;però a quelle parole non riuscii a trattenermi la strinsi sempre più forte soffocando in lei i baci mai ricevuti,e le dolci parole mai dette,avremmo potuto cucinare insieme la domenica io avrei potuto avere un lavoro serio mentre lei badava ai bambini che sarebbero corsi da me appena mi avrebbero visto tornare da lavoro stanco,oppure,saremmo potuti scappare in giro per il mondo vivendo la vita così come si presentava senza lasciarci mai o ancora essere una di quelle coppie che andava a messa la domenica e segnava i propri figli al catechismo,avremmo potuto fare ed essere tante cose che però non saremmo stati mai,perché io ero solo un cinico stronzo gatto nero che ammazzava i propri sentimenti per non sentire la notte le voci di coloro che con i suoi artigli aveva decapitato e sul loro orgoglio aveva saltato.
"Certo che sei strano"commentò lei poco prima di addormentarsi,"un attimo prima mi odi e poi mi ami"bisbigliò infine lasciandomi un lieve bacio sull'incavo del collo facendomi rabbrividire prima di crollare in un sonno rigeneratore,ed insieme a lei crollai anch'io.
Il giorno dopo venni svegliato da Simone con cui litigai subito,dovevo mettere in mostra le mosse appena imparate,ma durò poco perché Aly vestita da combattente (jeans e maglietta come al solito) salì subito in macchina e ce ne andammo senza neanche salutare Angel,anche perché non l'avevamo più vista,una volta in macchina riniziai a litigare con quell'imbecille del coniglio ma Haruka iniziò a piagnucolare così andammo subito a macigcity.
"Quando arriviamo??"
"Ci mancano altre due ore"
"ma sono le sette di sera ho fame"
"e aspetti"
"uffa"
"ma andiamo di notte da Joker?"
"Si gli ficciamo l'agguato deficiente,ci andiamo domani no?!"
"Ok scusa,non t'arrabbià"
Fra piccoli battibecchi e confidenze le ore passarono subito,Simone guidava,Haruka dormiva,Aly guardava fuori dal finestrino ed io guardavo Aly che guardava fuori dal finestrino,ma quella strana sensazione di pacie e sicurezza durò poco,-troppo- poco.
"Volevate cogliermi di sorpresa?"Urlò Joker aprendo tutte le portiere con la mossa della sua mano,della sua unica mano;notai con piacere che al posto della mano portava un piccolo sacco,
"no,stavo per avvisarti"risposi io mettendomi di fronte a lui,dovevo solo tagliargli la mano.
"Siamo venuti per avvisarti"entrò a far parte del discorso Alyce trasformata da non so cosa,solo che il suo corpo era ornato da amabili fiori rossi e un top e gonna d'altrenti colori;quella visione non poteva che essere il paradiso,il mio paradiso.
"Stavolta non vincerai tanto facilmente Joker"commentò infine Simone seguito da Haruka,non potei far a meno di ridere,quella era la mia guerra eppure ora stavano rischiando la propria vita per me;che idioti.
"Ma fatemi il favore"commentò acido Joker"mi basta così poco per farvi fuori.Forse rivolete i vostri pendenti?"
"Si ridacceli"
"no."
Le ultime due lettere,una sillaba,una parola prima di incominciare lo scontro,Aly e Simone erano dietro di me pronti ad attaccare mentre io fronteggiavo con Joker assestandogli pugni,calci,ginocchiate e anche qualche capocciata;poi mi trasformai sentendomi libero.I lunghi artigli d'acciaio incorniciavano la mia figura nera,-su di me potevano farci un film horror-pensai sorridendo scaraventandomi contro Joker ma subito mi schivò,andando verso di Simone,lo rincorsi ma il coniglio mi fece cenno di rallentare,così da attore principale passai a spettatore,notai con piacere che i pugni del coniglio erano meno forti dei miei ma erano molto più precisi;avevo sempre pensato che i conigli fossero inutili,sapevano solo saltare e creare scudi come Simone,ma in guerra cosa avrebbero fatto,forse proteggersi attraverso i loro scudi?
"Muori"commento sarcastico Simone rinchiudendo Joker in una bolla\scudo,mi chiesi cosa faceva poi capii la bolla diventava sempre più piccola togliendo così sempre più ossigeno,no,Joker non sarebbe morto così pensai nell'istante stesso in cui riuscì a squarciare quella bolla,prese un grande respiro per poi far svenire il gatto bloccandogli per qualche secondo il cuore,Haruka spaventata corse vero il fratello che con le sue ultime forze riuscì a fargli uno scudo;mi chiesi se fosse morto stavo per andare da lui ma mi anticipò Alyce buttandosi a capofitto verso quel coniglio sanguinante,ne aveva sputato di sangue.
"Simò stai bene?Dici qualcosa"
"ho voglia di carote"commentò prima di addomentarsi,io ed Aly scoppiammo a ridere era proprio il solito;ma Joker andò da Alyce osservandola meglio,soffermandosi sulle sue meraviglie,lo guardai male pronto ad attaccare appena si avvicinasse alla mia micetta;ma creò una specie di bolla attorno a loro dove non potevo avvicinarmi,ma solo vedere le immagini nitide di Alyce e Joker che combattevano,e parlavano,parlavano,parlavano,vidi Alyce piangere scatenando su di lui una enorme onda d'acqua che invase tutta la bolla scoppiandola,Joker uscì illeso come Alyce,mi avvicinai a lei osservandola,aveva pianto per colpa di Joker.
"Considerati un uomo morto"finii io correndo verso di lui,affondando i miei artigli nel suo torace,lo sentivo urlare dal dolore mentre dilaniavo il suo petto,poi incrociai il suo sguardo gelido e quasi con paura indietreggiai,
"bene,ma puoi fare di più"commentò sarcastico sciogliendosi il sacco che aveva sulla mano,"ora sono libero"esclamò facendo cadere con un tonfo il sacco,lo guardai alibito ma ci volle un minuti per riprendermi,lui correva verso di me io con schiena contro il muro e pugni dritti lo aspettavo ma Alyce con Simone ci pensarono per primi attacandolo con palle di fuoco rese più veloci da piccole bolle rosa,sorrisi perché Jokerino venne schiacciato dal peso di quelle palle scoprii che dentro c'era del piomobo.Andai vicino a lui puntandogli gli artigli al collo,avevo decapitato tante persone in quel modo ma ora,ora non ci riuscivo i suoi occhi ghiacciati mi guardavano con disprezzo di chi non sa uccidere neanche il propio odio,
"uccidimi ora,perché se vivo tu sei morto"finì Joker alzandosi quando quelle palle scomparino,ma Alyce si butto contro completamente coperta da uno scudo d'aria e rovi,-che bella combinazione- pensai facendo lo sgambetto a Joker che cercava di scappare,senza la mano destra non riusciva a comandare più d'una persona alla volta ed ora eravamo tre seppur uno mezzo morto,lo guardai con aria di sfida rinfacciandogli tutti gli anni di crudeltà subita,ma non riuscivo ad ucciderlo;
"ti sta bene"commentò Aly circondadolo di rovi che stracciandogli la pelle lo facevano urlare,ma sempre con eleganza perché la sua maschera oro non si era neanche sporcata,ci volle poco e si liberò correndo verso di Aly,alzò la mano ma a lei non fece nulla,la guardò alibito,
"sono protetta dall'aria fratello"commentò sarcastica innalzando il vento,ma Joker non era spaventato;le ando vicino pogiandole una mano sul cuore -non l'aveva mai fatto con me- contò fino a tre e poi si girò correndo verso di me,vidi Alyce sputare sangue e cadere a terra senza più battiti,non ci vedevo più dalla rabbia.Corsì verso di lui graffiandogli il viso,spezzandogli la maschera;riuscii solo a spezzargli quella dannata maschera,nei tre secondi seguenti si mise una mano sul petto contando fino a tre e fece la stessa fine di Alyce,
"non guardarmi ti prego"esclamò prima di morire.Mi guardai in torno,non c'era nessuno con me Aly e Simone erano svenuti,Haruka dormiva e Joker era morto,Joker era morto,Joker era morto,impossibile Joker non doveva morire.
"Dove hai nascosto i pendenti?"Chiesi ad occhi chiusi,non volevo guardarlo;
"li ho distrutti.Rio,sono fiero di te e scusami ma forse un giorno capirai"disse infine cessando di vivere per sempre;aprii gli occhi guardando per l'ultima e la prima volta quel colore nero di capelli così familiare,la forma degli occhi come la mia,e quella piccola cicatrice sul labbro che io Cloe ed Edward avevamo in posti diversi,no era impossibile,io avevo appena ucciso Joker,io avevo appena ucciso mio padre.
  
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