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Autore: CottonBatu    16/07/2006    29 recensioni
“E' solo che Ginny l’altro giorno mi ha spifferato una notizia…” mormorò lei abbassando notevolmente il tono di voce “…volevamo una conferma, ecco tutto” Hermione corrucciò la fronte, cercando di capire cosa Ginny le avesse detto di tanto sconvolgente “Cosa ti ha detto Ginny?” chiese lei portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Romilda esitò un attimo, poi arrossì “Ron…ha…ha davvero tatuata una puffola pigmea?”
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Era giusto una curiosità, nient’altro…

Era giusto una curiosità, nient’altro…




“Ragazze, dobbiamo essere decise e pronte ad ogni evenienza!” disse Romilda Vane con aria risoluta ad un ristretto gruppo di ragazzine, che la seguivano adoranti.

Kitty, appostati davanti al buco del ritratto e avverti se la vedi arrivare, Judith, tu vai davanti alle scale del dormitorio e fammi sapere di qualsiasi movimento, ci siamo capite?” le due ragazzine annuirono convinte e, gonfie d’orgoglio, si avviarono alle loro postazioni, mentre Romilda dava altre sconclusionate direttive alle restanti componenti del gruppetto.
Improvvisamente Judith trasalì attirando l’attenzione delle altre

Calì Patil è andata in bagno!” disse lei soddisfatta. Romilda le rifilò un’occhiataccia, mentre anche Kitty scattava entusiasta.

“Arriva, arriva!” disse lei correndo verso il gruppo, che nel mentre si era radunato tutto dietro le esili spalle di Romilda.

“Hermione” la chiamò lei all’improvviso, quando la ragazza fece il suo ingresso nella sala comune Grifondoro. Hermione emise un urletto disarticolato.
Due ragazzine dietro Romilda, avevano già cominciato a ridacchiare.

Po-posso fare qualcosa per voi?” chiese lei domandandosi perché mai la ragazzina la stesse guardando con un misto di curiosità e invidia.

“Hermione Granger…”

Hermione alzò il sopracciglio sotto lo sguardo indagatore di Romilda.

“Sì”

“Ci stavamo chiedendo…sai…è giusto una curiosità, nient’altro…” la ragazza la incitò con la testa a continuare “Ronald Weasley

Hermione arrossì leggermente.

“…Lo conosci no? è tuo amico…”

La ragazza non sapeva dove volesse andare a parare e fece un passo indietro, mentre il gruppetto avanzava a poco a poco nella sua direzione.

“Sì…è il mio migliore amico, perché?”

“Quindi lo conosci bene…giusto?... Intimamente ?”

Hermione arrossì.

“Cosa intendi per intimamente ’, Romilda?”

La ragazzina si scambiò uno sguardo con una sua amica che era arrossita all’improvviso. Fece un altro passo avanti, avvicinandosi alla ragazza.

“E’ solo che…Ginny l’altro giorno mi ha spifferato una notizia…” mormorò lei abbassando notevolmente il tono di voce, “…volevamo una conferma, ecco tutto

Hermione corrucciò la fronte, cercando di capire cosa Ginny le avesse detto di tanto sconvolgente.

“Cosa ti ha detto Ginny?” chiese lei portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

Romilda esitò un attimo, poi arrossì.

“Ron…ha…ha davvero tatuata una puffola pigmea?”

Hermione scoppiò a ridere, il gruppetto s’incupì.

“Allora?” insistette la ragazzina, leggermente spazientita dalla reazione di Hermione.

“Oh, sì, sì!”

“Allora è vero!” mormorò meditabonda una bimbetta lì vicino

“E dov’è?”

Hermione arrossì.

Ginny non ve lo ha detto?”

Romilda scosse la testa con aria scocciata.

“Ha detto che non poteva …”

Hermione alzò il sopracciglio.

“Se lei non può, non posso neanche io…”

“Quindi tu l’hai visto!...Ma perché non puoi dirlo?!” prima che lei potesse rispondere, però, dal dormitorio del sesto anno scese lo stesso Ron, trotterellando tranquillo con una rivista di Quidditch in mano.

“Oh, guardate chi c’è! Perché non lo chiedete direttamente a lui?” disse Hermione un po’ a disagio. Ron si avvicinò a loro con sguardo interrogativo.

“Cosa mi devono chiedere?” chiese a Hermione, pimpante.  

“Volevano sapere tutta la verità riguardo la tua virile puffola pigmea tatuata…” ridacchiò lei accostandosi impercettibilmente al ragazzo.
Ron arrossì.

Puffola pigmea?!

“Oh, andiamo, è inutile nascondere la realtà…Prima o poi si sarebbe venuto a sapere comunque…!”

Ron le rifilò un’occhiataccia, subito sostituita un sorrisino cattivo.

“Questo sarebbe potuto accadere solo se tu avessi spifferato…

Hermione smise di ridere e arrossì di botto.

“Come prego?!

Ron però ormai aveva rivolto la sua attenzione al gruppetto di ragazzine.

“Sapete, è lei l’unica ad averlo visto finora…” disse lui lanciando un’occhiata più che eloquente alle ragazzine, che erano arrossite violentemente. “…anche mia sorella e Harry lo sapevano ovviamente, ma solo lei lo ha visto …” mormorò lui con malizia nella voce. Hermione spalancò la bocca e gli diede uno schiaffetto sul braccio.

“Quanto sei meschino! Ragazze non credeteci, non è vero!” disse risoluta lei tutta rossa in faccia.

“Allora perché sei arrossita?” chiese una bimbetta appena dietro Romilda. Ron rivolse a Hermione un sorrisino malizioso, mentre lei diventava sempre più rossa.

“Lasciatela perdere…è timida” disse Ron, grave, “…almeno in pubblico…” mormorò poi guardando con fare indifferente fuori dalla finestra. Romilda ridacchiò e rivolse uno sguardo alla ragazza, che fissava attonita l’amico.

 
“COSA DICI?! Ma come ti salta in mente di dire cose del genere?!” Ron la guardò un po’ risentito.

“Ormai è inutile fingere ‘Mione…”

Romilda e una sua amica si scambiarono una sguardo raggiante sentendo il nomignolo con cui l’aveva chiamata.
Hermione si passò una mano davanti agli occhi nascondendo uno sguardo divertito.

“Ok, smettiamola, sennò ci credono sul serio…” disse lei riferendosi al gruppetto di grifoncine. Ron le rivolse uno sguardo shockato, dando sfogo a tutte le sue doti teatrali.

“Perché non dovrebbero crederci?!” disse lui fintamente offeso. Lei lo incenerì con lo sguardo, mentre lui sorrideva sornione alle ragazzine.

“Dovevate vederla, come cercava …”

Hermione spalancò la bocca scandalizzata, mentre il gruppetto cominciava a ridacchiare in imbarazzo.

“Ma allora dov’è che ce l’hai questo tatuaggio?” chiese Romilda non ancora intenzionata a lasciar perdere. Ron la guardò sospirando, e con un cenno le disse di avvicinarsi. La ragazzina si sporse verso di lui, arrossendo leggermente.

“Ti basti pensare che lei…ha cercato per molto, molto tempo…” mormorò lui contro il suo orecchio, guadagnandosi uno schiaffo stizzito di Hermione sulla nuca.

“E lo ha trovato alla fine?” chiese una bimbetta con gli occhi tondi, tondi dallo sbigottimento.

Ron ridacchiò.

“L’hai trovato alla fine, Herm?” lei lo guardò malissimo massaggiandosi le tempia esasperata. Ron le fece l’occhiolino in una muta richiesta di stare al gioco. Hermione sbuffò e poi annuì distrattamente, arrossendo.
Le ragazzine trattennero il respiro per poi ricominciare a ridacchiare vedendo ragazzo dare un buffetto affettuoso sulla testa di Hermione, che lo guardava con odio.

“E com’era?” chiese innocentemente un’amica di Romilda alla ragazza. Ron tentò in tutti i modi di non ridere.
Hermione aprì e richiuse un paio di volte la bocca, nel vano tentativo di trovare una risposta decente da dare.

“Sì, dicci Herm.. com’era ?” chiese Ron lascivo, incrociando le braccia e appoggiandosi al tavolo che aveva vicino. Lei lo fulminò, affondando le unghie nei palmi delle mani.

“Era…” tutti quanti la guardavano, mentre lei ingoiava nervosamente “… ben fatto

“Ben fatto?” chiese Romilda alzando un sopracciglio. Ron la guardò serio

“Certo! È a dir poco perfetto! Alla signorina qui, è piaciuto così tanto che mi ha confessato di volersene fare uno anche lei…in un posto altrettanto nascosto chiaramente…giusto Herm?” Hermione gli rivolse uno sguardo quanto più possibile colmo d’odio e disgusto. Ron la ignorò completamente continuando a parlare con Romilda e le altre, “…Sapete, quando Harry ed io ci siamo fatti quei tatuaggi, lei sembrava molto interessata al tatuaggio di un elfo domestico…” disse lui sorridendole innocentemente. Lei sospirò e dopo aver guardato il ragazzo e il gruppetto, annuì teatralmente.

“Ammetto di aver avuto una grande tentazione…quasi, quasi mi faccio tatuare le facce di Dobby e Winky… uno a natica, che ne dici, Ron?” lui arrossì grattandosi distrattamente il mento.

“Dico che non vedo l’ora di accompagnarti dal tatuatore!”

Hermione scosse la testa, ormai completamente esasperata e si accasciò su una sedia lì vicino, mentre Romilda e il suo seguito erano tutte ridacchianti che li guardavano.

Ron ebbe la sensazione che ormai, la storia del tatuaggio non interessasse più di tanto.

Bhè…abbiamo chiarito abbastanza a proposito del mio segretissimo tatuaggio?” disse lui incrociando le braccia al petto. Romilda lo guardò, delusa.

“Non volete proprio dirci altro?” chiese lei tentando di fare la peggiore imitazione mai vista di una bimba delusa. Ron scosse la testa, ignorando gli sbuffi innervositi e soffocati che provenivano da un paio delle ragazzine più piccole.

Bhè, mini-Skeeter, io mi reputerei più che soddisfatto fossi in te! Vi abbiamo dato da chiacchierare per almeno un paio di settimane…ti pare che non succeda niente di più allettante nel frattempo?

Romilda lo fissò, shockata.

“Cosa?! E secondo te esiste notizia migliore del Golden Trio tatuato in posti inimmaginabili?! Forse solo la notizia bomba di voi due che tubate, la batterebbe…

Ron e Hermione la guardarono attoniti.

“Noi due…cosa?!

“Tubate!”

“Come i piccioni?!” chiese Ron corrucciato, mentre Hermione cercava di mimetizzarsi al meglio con la tappezzeria bordeaux della stanza.

Mhm…vediamo…quale verbo sarebbe altrimenti adatto…Flirtate?... Amoreggiate ?” Ron diventò bianco come un cencio

“Noi non tubiamo!”

Romilda annuì fortemente con la testa.

“E’ quello che state facendo da almeno un’ora!”

“Non è vero…” s’impuntò il ragazzo ben deciso a non guardare Hermione, che nel mentre aveva rivolto la sua completa attenzione ad un nodo del legno sul tavolo. Romilda lo ignorò.

Bhè, in ogni caso noi ora andiamo! Vi abbiamo disturbato già abbastanza…a presto!” disse la ragazzina agitando disordinatamente la mano ed eclissandosi oltre il buco del ritratto con il suo gruppetto ridacchiante al seguito.
Senza dare il tempo a Ron di dire niente, anche Hermione corse in dormitorio, nel massimo imbarazzo, rifilandogli la prima scusa che le venne in mente.
Ron, ormai rimasto solo, si accasciò sulla sedia che poco prima era stata occupata da Hermione, riflettendo su ciò che aveva appena detto Romilda Vane. In quel momento, Harry entrò nella stanza, salutandolo tranquillamente.

“Harry?”

“Sì?”

“Secondo te…io e Hermione…tubiamo?” Harry lo guardò, grattandosi una tempia svogliatamente.

“Tubate?!...Come i piccioni?!” Ron sospirò profondamente, mentre Harry alzava le spalle e andava via perplesso.
Forse era meglio chiederlo a Ginny.



fine.







Santo cielo, certe volte mi sconvolgo da sola per le idiozie che scrivo! XD  é il caldo, secondo me...quindi mi sa che dovete sopportare ancora per diverso tempo! *la gente scappa*
*me piange ormai rimasta sola come un cane*
*sospiring*
*alzing le spalle*
*lancing margheritina al povero uomo delle pulizie che continua a sopportarmi* Grazie Osvaldo! *manding bacino a Osvaldo*
*Osvaldo mi guarda, mi manda a quel paese e se ne va*
ç.ç!

Mi lasciate commentino? (se non siete scappati tutti? XD)
Baciotti potti!
C:

   
 
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