Buona lettura.
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POV ELENA
Ascoltai la storia di Alexander attentamente.
Riassunto: io ero la chiave per spezzare la
maledizione, il mio sangue sarà versato per annullare la
faida tra streghe e
vampiri perché ero speciale.
Dal giorno della cometa ero cambiata. Sentivo
anche i più piccoli rumori, sapevo muovermi agile come una
gazzella, percepivo
ed anticipavo le mosse altrui. Ma a nulla mi erano serviti i miei
poteri contro
Emily.
Perché?
“Alexander, per quale motivo non sono
riuscita a
difendermi contro Emily?”
“Lei è una strega
potentissima Elena. Nessuno può
tenerle testa.”
“Dimmi la verità,
morirò?” Chiesi già rassegnata.
“Non lo so mia cara, non so quanto
sangue debba
essere versato, ma so che avverrà stanotte. Nel bosco,
vicino alle antiche
rovine della Chiesa di MysticFalls.”
Fantastico. Nemmeno il tempo di essere rapita che
già devo morire.
Altro sangue sarà versato e questa
volta sarà il
mio.
Damon, o Damon quanto mi manchi. Vorrei averti qui
vicino per poterti abbracciare, baciare, stringere e dirti che ti amo
più di
qualsiasi altra cosa al mondo.
“Perché lo stai facendo,
perché mi stai tenendo
qui?”
“Sono obbligato Elena, sono sotto
incantesimo.”
Disse abbassando lo sguardo. Sentivo la sua sofferenza nel suo tono
malinconico
di voce.
“Ora vado. Spero che tu sopravviva,
davvero.”
Continuò con sincera apprensione.
Lasciai la mia testa appoggiarsi al muro e chiusi
gli occhi, mi lasciai cullare dai ricordi meravigliosi che avevo
trascorso con
Damon. La prima volta che avevamo fatto l’amore, il primo
bacio, i nostri
teneri abbracci, il suo respiro sulla mia pelle, il mio sangue che
fluiva in lui
appagandoci, il mio sconfinato amore nei suoi confronti.
Qualcosa dentro di me si mosse. Spalancai gli
occhi incredula.
Come poteva ‘muoversi’
qualcosa nel mio corpo?
Alzai a fatica la maglia che mi copriva il ventre
e scorsi un leggero rigonfiamento. Feci due calcoli.
Erano due mesi che non avevo il ciclo, ma non me
ne curai dato che il mio fidanzando non poteva procreare. Di certo non
potevo
essere….
Dannazione ero incinta.
Appena me ne resi conto una strana sensazione mi
avvolse il corpo, stavo cadendo in una specie di trance, sentivo gli
occhi
pesanti e chiudersi lentamente e poi un calore intenso mi pervase.
Sentivo le ossa in fiamme, la pelle ribollire, il
mio respiro scottare.
Una fitta lancinante mi colse di sorpresa. Il
dolore al basso ventre mi stava stremando e cominciai ad urlare. Era
impossibile ciò che mi stava succedendo.
Sembrava stessi affrontando il travaglio.
Passavano le ore, le fitte aumentavano e la pancia
si ingrandiva sempre di più.
E poi senti le acque rompersi. Era
incomprensibile, impensabile e assurdo. Come si può
cominciare e concludere una
gravidanza in un giorno? Non era naturale.
Del resto nemmeno io ero normale, ne tanto meno
Damon.
Damon, come
ti vorrei qui con me. Diventerai papà. Sarai perfetto.
Stavo perdendo i sensi a poco a poco quando sentii
dei passi avvicinarsi. Alzai flebilmente lo sguardo e rimasi basita.
“Damon. Sei qui. Ti prego
aiutami.”
Sentii due possenti braccia avvolgermi e poi il
buio mi avvolse.
POV DAMON
Arrivai a casa in un lampo e trovai Stefan ad
aspettarmi.
“Spiegami tutto per filo e per segno
Damon.” Disse
risoluto.
“Emily si è reincarnata nel
corpo di Bonnie, vuole
ristabilire l’equilibrio naturale tra le specie
sovrannaturali. Alexander era
suo alleato, ha trasformato Caroline. Dobbiamo aiutarla e dobbiamo
trovare
Elena.
È stata rapita. La biondina sa
dov’è, dobbiamo
muoverci.” Spiegai d’un fiato.
“Dovrei avere un anello di lapislazzuli
in camera,
vado a prenderlo subito, poi andiamo da Care e salveremo Elena. Damon
andrò
tutto per il meglio.” Pronunciò mettendomi le mani
sulle spalle, per
confortarmi.
Annuii scosso. Fremevo dalla rabbia. Non avevo
protetto come si deve la mia dolce metà. Lei che era tutto
per me, lei che era
ed è la mia stessa vita.
“Preso. Forza ora andiamo
Damon.”
“Ti ringrazio Stef.” Confessai
al mio piccolo
fratellino. Lui accennò un sorriso sincero e poi alla
velocità della luce ci
dirigemmo da Care.
Trovammo la neo-vampira ancora rannicchiata ai
piedi del letto. Stefan le porse il gioiello che indossò con
foga.
“Pronta?” Chiesi tenendo saldi
i lembi delle tende
della camera per aprirle lasciando entrare i raggi solari.
“Vai.” Rispose chiudendo gli
occhi.
La luce la avvolse in tutto il suo corpo senza
farle alcun che.
“Bene perfetto ora salviamo
Elena.” Aggiunsi.
Caroline ci condusse nel nascondiglio di
Alexander,
una vecchia residenza abbandonata nella periferia della
città.
Entrai con irruenza, mi guardai intorno e poi
sentii
delle urla provenire dal piano di sotto. Scesi le scale e la trovai li,
accasciata
a terra, incatenata e stremata.
Era diversa, sgualcita e con
un’esuberante pancione.
“Damon. Sei qui. Ti prego
aiutami.” La sua voce mi
ridestò dalla mia momentanea paralisi.
La presi tra le mie braccia e la riportai
finalmente
a casa.
Durante il viaggio rimasi ad osservarla, anzi ad
osservare
il suo corpo mutato improvvisamente.
Sentivo due cuori battere dentro di lei. Era
incinta.
Ma com’era possibile, in un solo giorno poi?
Scusate immensamente il riatardo, ma in questo periodo ho mancato d'ispirazione. Fissavo per ore lo schermo del computer senza scrivere una parola.
Alla fine però ce l'ho fatta e ne ho scritto uno di nuovo, non mi convince molto, credo sia un pò banale e troppo 'impossibile', ma ho puntanto sul fatto che la magia rende possibile tutto no?:)
Bhè spero davvero di non avervi deluso troppo, sono pronta alle vostre critiche:)
Grazie mille a tutte le persone che seguono, recensiscono e leggono silenziosamente la mia storia:)
Un bacio.<3
Babi.