Episodio 1 – Dreams

Aveva superato di tutto per arrivare fin lì. Era arrivato ad affrontare i suoi stessi amici,ma doveva farlo. Un ragazzo dai capelli biondi era appena entrato in una grande stanza illuminata solo da alcune candele che davano alle pareti un colore rossiccio. Al centro,una ragazza stava meditando – So perché sei qui – mormorò. Il ragazzo si sentì a disagio – Allora saprai anche di questa ? - disse tirando su la pesante spada che reggeva in mano. Era una lunga spada dal manico d'oro con incastonati alcuni smeraldi e zaffiri. Emanava una luce calda. Ma il ragazzo non ci faceva caso. Doveva fare una cosa molto più importante – Sì. Fallo,io non ti fermerò. - rispose la ragazza – Non so per quanto ancora riuscirò a resistere...- continuò.

Il ragazzo cominciò a tremare. Sudava freddo e non riusciva a calmarsi – Mi dispiace...-disse con voce troncata. La ragazza si alzò. Indossava un lungo abito bianco che gli arrivava fino ai piedi. Il ragazzo impugnò la spada e la inficcò nel petto della ragazza. Lei cadde a terra,morta. Il ragazzo biondo si accasciò a terra. L'aveva fatto. Perché ? Ma cosa altro poteva fare ? Delle lacrime sgorgarono dai suoi occhi,rigandogli le guance. Poi un'idea. Come un lampo,gli balzò alla mente. Si alzò – Tornerò indietro,Giulia...te lo prometto. Non posso fare altro per aiutarti,ora. Ma... – Il ragazzo schioccò le dita e sparì nel nulla.

Alessio si alzò dal suo letto. Non capiva se quello che aveva fatto era un sogno o un incubo. Stava sudando molto. Sospirò e si mise gli occhiali. Sempre lo stesso sogno. Lo faceva tutte le notti,ma ironia della sorte,non riusciva a ricordarsi di che cosa si trattasse. Il ragazzo prese i suoi vestiti preferiti dall'armadio e si rinchiuse in bagno. Passò un pettine fra i suoi folti capelli biondi,si lavò bene la faccia. Si infilò prima la T-shirt verde con disegnato un lampo giallo in mezzo,poi si infilò anche una giacchetta. Dopo essersi infilato anche i jeans,andò a prepararsi una tazza di caffè. Da solo. Come tutti i giorni. I genitori di Alessio erano morti in un incidente autostradale quando lui era piccolo. Viveva in un piccolo appartamento,da solo. Non che gli dispiacesse troppo,alla fine. Bevuta la sua consueta tazza di caffè,prese le chiavi e uscì di casa. Si diresse verso il suo motorino con il casco in mano,ma sul manubrio trovò un foglietto appiccicato con lo scotch con scritto “Oggi si avvererà il tuo più grande sogno”

- Cos'è,un oroscopo ? - disse Alessio. E in effetti lo sembrava. Accartocciò il foglietto e lo buttò per terra. Prese il motorino e si diresse verso la sua scuola,a pochi chilometri di distanza.

Alessio si era trovato un lavoretto partime con cui si manteneva in un bar. Dopo la scuola,sarebbe dovuto andare,come di consueto,in Piazza del Duomo. Firenze aveva una cattedrale così bella. Gli piaceva stare ad osservarla,durante la pausa. La giornata sembrava proseguire regolarmente. Le ore scorrevano e Alessio,dietro la cassa,se ne stava fermo ad aspettare il prossimo cliente. Uno strano uomo incappucciato,però,dopo aver pagato e preso lo scontrino,andò al tavolo fuori,ci scrisse qualcosa dietro e senza che Alessio se ne accorgesse,lo rimise sul bancone. Solo poco prima di andarsene,Alessio scoprì cosa c'era scritto dietro : “Attento a quello che fai” - Ma che....? - protestò il ragazzo. Cercò di non farci caso. Prese il suo zaino e lasciò il posto al suo collega. Scrutò l'orologio. Erano le 18:37. Si stiracchiò le braccia. Era stata una giornata pesante. Nella norma,ma pesante. Decise di passare dal supermercato per prendere qualcosa per la cena. Non si era accorto che,mentre andava tranquillo,il motore perdeva benzina,lasciando una scivolosa macchia sulla strada. Uscito dal supermercato,si accorse che una macchina stava scivolando sulla macchia di benzina e stava per schiantarsi contro una ragazza. Uno scatto,un qualcosa di naturale,non calcolato. E poi,accadde.

Giulia si riteneva una ragazza nella norma. Ne troppo popolare,ne un'asociale. Quella mattina si era alzata,si era fatta una doccia ed era andata a scuola,normalmente. Era poi passata a prendere delle cose per sua madre al supermercato. Non pensava che tra poco sarebbe successo qualcosa di spaventoso. Sistemò la ciocca di capelli lunga che gli copriva gli occhi e uscì dall'edificio,ma venne colpita da un forte mal di testa. E vide qualcosa. Una macchina rosso scuro accartocciarsi su se stessa e poi un ragazzo biondo frapporsi fra lei e quella macchina. Quando il mal di testa finì,la visione stava già accadendo.

Alessio si sentiva bene. Si,era stato tagliato da alcune schegge di vetro,ma si sentiva bene. Forte. Si era frapposto fra la ragazza e la macchina e era riuscito a bloccare la parte della macchina che gli premeva contro la mano,mentre il resto si accartocciava su se stesso. La ragazza lo guardava con occhi spaventati. Alessio decise di scappare,ma la ragazza lo seguì. Quando erano abbastanza lontani dalla gente,i due si fermarono. La ragazza esordì per prima,ansimando per la lunga corsa – Oh,ma che stai a ricopià Twilight ? - chiese. Alessio,anche lui stanco,scosse la testa - Che diavolo mi è successo non lo so,guarda. - rispose – Si,ma l'hai vista quella macchina ? Come hai fatto a fermarla ? - chiese ancora la ragazza. Alessio non ebbe tempo di rispondere. I due caddero a terra,svenuti