Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: annalisaechelon    20/11/2011    5 recensioni
"Lui era lì, dentro quel computer, a sorriderle. Lui era lì, dentro quell’i-pod, a cantarle tutto il suo amore. Lei viveva di questo, quasi come fosse il suo ossigeno, perché lui, solo lui le permetteva di vivere ancora."
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Leggeri raggi biondi di sole entravano silenziosamente dalla finestra, illuminavano il parquet scuro che rifletteva la luce mattutina sul viso di Jen. Dormiva candidamente tra le coperte di quell’enorme piumone che la coccolava insieme a Jared. Dormiva tranquilla nella speranza di una presunta gravidanza. Dormiva rilassata con il volto disteso in un’espressione gioiosa. L’uomo al suo fianco nascondeva la testa sotto il cuscino per coprire gli occhi assonnati dalla luce esterna, nascondeva le sue orecchie per sfuggire al cinguettio insistente degli uccelli. Aguzzando piano la vista però, diede un’occhiata all’orologio riposto sul suo comodino e strabuzzò gli occhi. Era quasi mezzogiorno, decisamente tardi, quindi. Si alzò senza far rumore, spostando con cautela le coperte, per evitare di svegliare Jen. Sgattoiolò piano in cucina per preparare velocemente una ricca colazione, nonostante fosse quasi ora di pranzo, per servirgliela a letto. Mise a fare il caffè e recuperò il latte dal frigo per farne un cappuccino. Aprì gli scaffali al di sopra del piano cottura e riempì alcune ciotole di biscotti al burro ricoperti di granelli di zucchero. Ripose tutto su di un lungo vassoio color legno e fece per recarsi nuovamente in stanza da letto, quando si trovò la donna tra i piedi, che strofinandosi gli occhi appena svegli, usciva dal bagno. La guardò come per fulminarla, voleva farle una sorpresa.
- Jen, torna a letto! – quasi le ordinò, con aria divertita e contemporaneamente seria.
- Jared, ma che fai? – ridacchiò tra sé e sé, tirandosi i capelli in un voluminoso chignon.
- Vai a letto, ti ho detto! – ripetè alzando il tono della voce.
Jen si liberò in una risata fragorosa, alimentando il nascosto divertimento di Jared. S’intrufolò tra le lenzuola ancora calde, si coprì il corpo rinfreddolitosi per essersi alzata e si fermò a fissarlo da lontano. Si faceva spazio tra la porta e l’ingresso reggendo il vassoio nel migliore dei modi con una sola mano. Arrivò di fianco al letto e recitò qualche parola carina.
- Eccoti servita, mia principessa.. – sorrise, inebetito.
- Tu sei matto, però.. è per questo che ti amo! – disse Jen, prendendolo per la nuca e tirandolo verso di sé per stampargli un bacio al sapore di caffè-latte.
Si accoccolarono tra le coperte, compiacendosi di quelle mattine libere, da spendere nel completo relax. Jared poteva rilassarsi quanto voleva, doveva scrivere, comporre, provare, ma aveva tutto il tempo di cui necessitava a disposizione. Non c’era fretta per il nuovo album, avevano preso una pausa e, meritandola, aveva intenzione di godersela per bene, dedicando anche più tempo a sé stesso e a Jen. Quanto a lei invece, si era presa un bel periodo di riflessione riguardante al suo lavoro in biblioteca. Non sapeva cosa farne, non sapeva cosa fare. Non era quello però, il momento per pensarci.
- Oddio, ma oggi torna Nick! – Jen  si ricordò di lui nel bel mezzo del nulla, all’improvviso.
Si alzò di scatto dal letto, sedendosi sul morbido materasso. Si guardò intorno, scrutando ogni singolo angolo della stanza, mentre cercava qua e la il telefono cordless con fare frenetico, ma fu richiamata dalle fusa di Jared, che stuzzicandole punti vulnerabili del suo corpo, risvegliava in lei desideri nascosti.
- Jen, non è il momento.. – sibilò con voce graffiante – ti chiamerà lui.. – sfiorò la sua pura intimità.
Lei ridacchiò silenziosamente, facendosi corrompere dalle sue tentazioni. Assecondò le sue richieste e s’infilò con lui sotto le coperte, quasi a coprirsi per eclissarsi e sparire nel nulla, come di tanto in tanto fa la pallida luna, dietro al sole cocente.
- E va bene.. – portò il lenzuolo sul suo sorriso, lasciando fuori solo gli occhi, prima di avvolgersi completamente nel caldo dell’abbraccio di Jared.
Si guardarono a lungo, fissandosi ogni minimo poro della pelle del viso, ogni minima imperfezione che uno conosceva perfettamente dell’altro, ogni più piccola e impercettibile espressione che occhi o bocca potevano dare a vedere. Lui le si avvicinò cauto, strisciando col corpo sul letto ormai bollente d’amore. Sfiorandole una guancia con le nocche ruvide della mano, le sussurrò d’amarla. Jen, come pietrificata, rimase sorpresa da quelle parole, quasi come fosse la prima volta. Gli stampò un bacio casto ma che in sé celava un irrefrenabile desiderio di unirsi a lui, in un unico universo.
- Sono tua, Jared.. – tremò – fammi tua.. – un brivido le pervase il ventre al contatto con le sue dita che le formicolavano la pelle.
Jared, spronato da quelle parole, prese il controllo della situazione. Iniziò con lo sfiorarle delicatamente il bacino, passando sul basso ventre, finendo sull’inguine curato. Prese a baciarle ogni singolo angolo di paradiso che era il suo corpo. La osservava muoversi sotto di lui con il fare di un angelo. Delicata, sapiente, amorevole. Ondeggiava sotto di lui come il mare tra gli scogli. Muoveva il bacino seguendo il ritmo dei suoi respiri, alternando spinte leggere a spinte più forti. Jared, scostandole i capelli, cominciò a baciarla nel dentro clavicola, per poi passare sulla spalla, sul collo, sul petto, sui seni non troppo prorompenti. Studiava ogni suo più piccolo particolare, l’osservava, l’amava, lo venerava. Cullava ogni cellula del suo essere, la raccoglieva e la proteggeva. E lo stesso faceva Jen. Amava, l’amava. E finirono per farlo insieme, ancora una volta.
- E se tu fossi davvero incinta? – chiese lui, sognante.
- Ne sarei felice, credo che potrei arrivare a piangere.. – fissava il soffitto, con gli occhi spalancati in alto, immaginando una nuova piccola vita muoversi dentro di lei.
- Anch’io.. – lasciò cadere la testa sul suo petto, poggiando il tocco caldo della sua mano sulla pancia piatta di Jen.
Dopo essersi messi d’accordo, scesero di casa per andare a fare una passeggiata e trovandosi in giro tra i negozi e le strade poco trafficate, decisero di fermarsi in farmacia per comprare un test di gravidanza. La risposta sarebbe arrivata a breve.
- Allora, negativo o positivo? – chiese Jared dalla stanza da letto a Jen che si trovava in bagno.
- Non ho il coraggio di guardare, vuoi farlo tu per me? – chiese coprendosi gli occhi.
- Sì.. – prese il test in mano e guardò.
Con un unico sguardo, lanciò gli occhi sul test stretto tra le sue mani tremanti.
Positivo.
Jared si commosse, liberandosi in un pianto di gioia, mentre Jen, incredula, gli corse incontro toccandosi il ventre spoglio. Ormai era una certezza, non sarebbero più stati soli.
- Voglio che tu ti prenda cura di te stessa, non fare sforzi, non stancarti, ti servirò io, farò tutto io per te – si fece serio – promettimelo.
- Te lo prometto! – si lasciò stringere a lui, poggiando nuovamente la testa sul suo petto caldo, riuscendo a percepire il battito emozionato del suo cuore.
Trascorsero il resto della giornata a casa, stiracchiati sul divano.
- Ma quando sarà successo? – chiese Jen incuriositasi per la novità della situazione. – Non abbiamo usato sempre le precauzioni? – mostrò chiaramente la perplessità sul suo viso, stringendo le sopracciglia e torcendo il naso in una smorfia.
Jared si fece scappare un furbo sorriso.
- Ti ricordi il pic-nic? Il campo di girasoli? – domandò con fare imbarazzato.
- Certo! – sorrise.
- Ecco, vedi.. Io lì non l’avevo! – si grattò la nuca.
- Oh.. ma era intenzionale? – chiese lei interessata.
- Non proprio, è che io davvero non l’avevo.. ma nulla mi ha fermato, io lo voglio questo bambino.. – dichiarò sinceramente, giurando in maniera solenne.
Gli accarezzò il viso graffiato dalla barba, stampandogli un bacio sulla guancia candida come la neve.
Non era sola, due Leto erano con lei a farle compagnia. 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: annalisaechelon