Naruto, 'Lovers.' di jennybrava su EFP Fanfiction

Lovers Nda: Con un mostruoso ritardo - che più mostruoso non ce n'è - vi propongo un'altra flash/shot. Nel senso, è più lunga di una normale flashfic, ma più corta di una one-shot.
Credo che EFP dovrebbe seriamente pensare di inserire un avvertimento particolare per questo tipo di storia. Che so, un "middle-shot" per quelle storielle come le mie che non sono nè una nè l'altra.
Forse un giorno avanzerò la richiesta, sì. u.u
Oh beh, ringrazio J-J-Judine per fare sempre il lavoro sporco con i ban che le chiedo sempre.
Niente di più, niente di meno. Dopo Before A Mission e Touch torno con questa cosa: il nome riprende non solo il disegno di girlUnknown ma anche il nome del Team che si forma se accoppi Naruto ed Hinata nel gioco di Naruto Shippuden: Ninja Storm II.
Sì, si chiamano "Secret Lovers". Non è assolutamente meraviglioso? *__*
Tonikaku, è sorprendente vedere quanto i miei sproloqui nascano e crescano con la storia. E' molto inquietante, anche.
Vi lascio, altrimenti non finiamo più.
Sappiate che vi penso tanto tanto. ♥

Sakura quel giorno aveva raccolto i capelli in una elaborata acconciatura alla testa, avvolgendosi in un kimono dai risvolti porpora e i ricami d'orati.
Aveva sorriso così gioiosamente che era stata quasi scambiata per la sposa, una volta che aveva attraversato la navata, un boquet di fiori fra le mani.
Non era riuscita a trattenere una lacrima al momento del fatidico sì e lei, assieme ad Hinata, aveva lanciato petali di ciliegio sulla sposa - Ino.
Sakura era bellissima quel giorno e Sasuke non era riuscito a staccarle gli occhi di dosso nemmeno un istante, nemmeno quando l'Hokage aveva dichiarato tale la novella coppia di sposi e tutti si erano alzati in piedi e avevano applaudito. Nemmeno quando si erano spostati a casa Nara per il ricevimento.
Sembrava quasi che Sakura lo stesse evitando.
Aveva parlato con tutti, aveva sorriso a tutti - lei che era la damigella della sposa.
Si erano guardati solo una volta, mentre lei accoglieva gli ospiti all'ingresso della casa dei Nara. Un lungo sguardo che per un istante aveva annullato tutto ciò che gli era attorno, che aveva annullato le parole e le risate in quel giorno di felicità.
Sakura parlava ora, con alcuni degli ospiti, e Sasuke da lontano non desiderò mai così tanto riaverla fra le braccia.
Non le lasciò neanche il tempo di realizzare la cosa: con stoica calma posò il calice di vino su un tavolo e a passi lenti, misurati, percorse la sala, senza perderla di vista.
Lei sorrise, probabilmente sentendolo avvicinarsi, ma non si voltò. Continuò a sorridere.
Non servì neanche pronunciare una parola, la coppia con la quale Sakura stava parlando sparì e Sasuke le circondò un polso sottile, chinandosi verso il suo orecchio.
<< Questa me la paghi. >>
Non gli servì vederla in viso per sapere che era arrossita, sicuramente chiudendo gli occhi e lasciando che un sorriso le incurvasse le labbra perfette, delicate.
La trascinò fuori, sicuro che nessuno li avesse notati, visto quanto tutti erano impegnati a festeggiare.
<< Sas'ke..! >> lei rideva, mentre attraversavano il giardino, fra siepi e aiuole. << Sas'ke avanti.. dai..! >>
Continuò a ridere, anche quando lui la riprese fra le braccia, odorandone il profumo dei capelli, anche quando la spinse delicatamente contro una siepe di fiori rosati.
<< Sas'ke, non possiamo.. >> bisbigliò, quando lui chinò il viso verso di lei, in cerca delle sue labbra. << Sas'ke! >> squittì ridendo, quando la sua mano scivolò a pizzicarle un fianco, un sorrisino contro la pelle del suo collo.
<< Possono vederc- >>
Le labbra di Sakura erano morbide e dolci e Sasuke vi annegò dentro, respirandovi contro, sorridendovi contro. Lei gli circondò il collo con le braccia, lo attrasse a sè, si aggrappò alle sue spalle.
Sakura.
Quando smise di baciarla, poggiò la fronte contro la sua e le mani di lei scesero in una carezza sulle sue braccia, tastando alla stoffa del suo kimono.
Sasuke respirò forte, chiudendo gli occhi.
<< Perché mi fai questo effetto? >>
Sakura non rispose, non disse nulla, si limitò ad alzarsi sulle punte dei piedi a sfiorargli le labbra in un altro bacio, velato, quasi timido. E sorrideva, rosea di emozione.
<< Potrebbero vederci. >> sussurrò lei.
Sakura.
<< Non me ne importa niente. >>