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Autore: Littledreamerz    20/11/2011    24 recensioni
Ciao :3 E' la mia prima FF, quindi siate clementi (?) Mi scuso in anticipo se esiste già, non era mia intenzione rubarla. Ad ogni modo, amo con tutto il mio cuore questi cinque ragazzi e spero che questa FF gli renda giustizia (?) So...let this FF begin :)
P.S. Potete seguirmi su twitter: @littledreamerz
Grazie per l'attenzione!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Last Kiss.

‘Bene, siamo pronti allora?’ chiede Zayn. ‘Si’ risponde Harry, per tutti. Ashley tiene la testa bassa, mentre io sospiro. E’ evidente che spiace a tutti ripartire, ma non lo diamo a vedere per educazione e per rispetto nei confronti di Harry. Da ieri sera è molto preoccupato e parla poco. ‘Ehi’ mi avvicino, posandogli una mano sulla spalla. Lui alza la testa. ‘Tutto bene?’ gli chiedo. Lui scuote la testa. ‘Ho paura’ sussurra. Lo guardo preoccupata e lui sospira. ‘E se fosse successo qualcosa a mia madre? Proprio mentre io non c’ero….Non me lo perdonerei mai’. ‘Tranquillo, Harry. Che ti ha detto al telefono?’. Lui mi guarda negli occhi. ‘Di stare tranquillo, ma che devo tornare a casa immediatamente. Non mi ha detto il motivo…Se lo sapessi..’. ‘Andrà tutto bene’ dico, carezzandogli la guancia. ‘Lo spero’ fa lui, poco convinto, a testa bassa. Gli metto due mani sulle spalle e lo scuoto, costringendolo a guardarmi. ‘Harry, qualunque cosa succeda, ci sono io’. Lui sorride. ‘Grazie’. ‘E’ il minimo’. Si avvicina lentamente e mi bacia. Chiudo gli occhi, sentendo le sue labbra sulle mie. ‘Ragazzi, se vogliamo tornare per questo pomeriggio è meglio se ci muoviamo’ urla Zayn. ‘Si, andiamo’ fa Harry. Caricato tutto sulla macchina, partiamo. Io ed Harry stiamo dietro. Mi circonda tra le sue braccia ed io gli stringo la mano. Poggio la testa indietro, sulla sua spalla. Il profumo dei suoi capelli si confonde con quello dei suoi capelli, creando una fragranza dolcissima e piacevole. Harry guarda fuori dal finestrino tutto il tempo, palesemente in pensiero. Capisco come si sente, ma non posso fare nulla, se non consolarlo. Gli carezzo il mento e lui sposta il suo sguardo su di me. Gli sorrido e lui fa lo stesso, ma in un modo quasi forzato. ‘Ragazzi mi dispiace che la vacanza sia finita in questo modo’ dice poi, dispiaciuto. ‘Tranquillo, amico’ fa Zayn, guardando la strada. ‘Ci sarà un sacco di tempo da passare insieme’ aggiunge Ashley. ‘L’importante è sapere cos’ha tua madre. Tutto il resto lascialo perdere per adesso’ dico io. Lui annuisce, per poi avvicinarsi al mio orecchio. ‘Io ti amo’ sussurra. Sorrido. ‘Anche io’. Poi mi bacia. Prima con delicatezza, poi con passione, mordendomi il labbro inferiore ogni tanto. Tutto ciò mi fa impazzire. ‘Ragazzi, è bello in macchina, ma quando si è soli’ ride Zayn. Ashley lo segue. Harry sbuffa , per poi poggiare la sua testa sulla mia. Poco tempo dopo, mi addormento tra le sue braccia. Quando mi sveglio, avverto sulla pelle l’aria fresca. ‘Ti sei svegliata’ sussurra. Mi stropiccio gli occhi mentre annuisco. Poi mi stiracchio un po’. ‘Dove siamo?’ chiedo. ‘Fra mezz’ora saremo a casa’ risponde Zayn. Infatti, dopo mezz’ora circa, siamo giunti a destinazione. Londra è decisamente più fresca, ma non importa. I ragazzi aiutano a scaricare le valigie, mentre io suono il citofono. ‘Chi è?’. Mi avvicino all’apparecchio. ‘Liam, siamo noi’. ‘Summer? Come mai già qui? Scendo subito’. Sento il portone aprirsi e, pochi minuti dopo, Liam è già vicino a me. Mi abbraccia. ‘Summer! Sei intera’. Scoppio a ridere. ‘Evidentemente si’. ‘Siete tornati prima’ osserva, guardando gli altri. ‘Si, poi ti spiego’. Lui annuisce. Poi va a salutare tutti e prende la mia valigia e quelle di Ashley. ‘Vuoi aiuto?’ gli chiedono Zayn ed Harry. Lui scuote la testa. ‘Tranquilli. Com’è andata?’. ‘Benissimo, ci siamo divertiti un sacco’ risponde Ashley, allegra. Liam ride. ‘Bene, sono contento. Inizio a portare queste su, così intanto vi salutate! O volete rimanere qui a mangiare?’. ‘No, io devo assolutamente tornare a casa’ risponde Harry, preoccupato. ‘Poi ti spiego’ aggiunge, guardando l’espressione confusa di Liam. ‘Anche io torno a casa. Grazie mille comunque’ fa Zayn. ‘Come volete’ sospira Liam. Detto ciò si dirige verso l’interno del palazzo con le valigie. Mi avvicino ad Harry. ‘Fammi sapere, d’accordo?’ dico. ‘D’accordo’. Lo guardo negli occhi, timorosi. ‘Andrà tutto bene’ sussurro. Lui mi prende il viso tra le mani e mi bacia. ‘Scusami Summer, ma devo andare adesso. Non ce la faccio ad aspettare ancora’. Annuisco. ‘Certo, hai ragione, vai pure’. ‘Ti dirò tutto dopo, promesso’. Gli sorrido e lo bacio di nuovo, alzandomi in punta di piedi. Ashley e Zayn si stanno già salutando a modo loro. ‘Zayn, andiamo?’ gli chiede Harry. Lui si stacca dalle labbra di Ashley e annuisce. Harry mi guarda nuovamente e gli mando un bacio con la mano. Lui sorride e sale in macchina, seguito da Zayn. Li guardiamo allontanarsi, poi Ashley si avvicina. ‘Saliamo?’ propone. Annuisco ed entriamo in casa. Ci dirigiamo in cucina, dove pensiamo che Liam sia. Infatti è lì. ‘Ragazze, avete fame? Sto preparando la pasta’. ‘Va bene, grazie mille Liam’ dice Ashley, sedendosi a tavola, già apparecchiata. ‘Come mai siete tornati così presto?’ ci chiede. Mi siedo al tavolo anche io. ‘Anne ha chiamato Harry e gli ha detto di tornare. Lui non sa per che cosa, è in pensiero da ieri sera…Spero che vada tutto bene’ rispondo preoccupata, giocando nervosamente con il bordo della tovaglia. Ashley annuisce. ‘Oh. Speriamo’ concorda lui. Mangiamo la pasta discutendo sulla vacanza. O meglio, Ashley fa il resoconto completo di essa e io mi limito ad annuire. La preoccupazione cresce sempre di più, non faccio altro che pensare ad Harry e ad Anne. Ma non posso fare altro che aspettare. Dopo pranzo mi vado a fare una doccia, metto i vestiti sporchi a lavare e metto quelli puliti nell’armadio. Mi asciugo per bene i capelli e mi ripasso lo smalto. ‘Ehi, è permesso?’. Ashley irrompe nella camera. ‘Certo’ rispondo, con un sorriso. Lei si siede sul mio letto. ‘Va tutto bene?’. Sto in silenzio, mentre mi pettino i capelli con la spazzola. ‘No’ rispondo dopo. ‘Ho un nodo allo stomaco, quest’ansia mi sta distruggendo’. Lei sospira. ‘Fra poco chiamerà, tranquilla’ mi rassicura. ‘E se Anne stesse davvero male? E se le fosse successo qualcosa?’. Sono davvero preoccupata e mille pensieri mi attraversano la mente. Potrebbe essere qualunque cosa. ‘Pensa in positivo, Summer. Potrebbe come non potrebbe’. Sospiro. Dopodiché lei si avvicina e mi abbraccia forte, per poi uscire dalla stanza. Mi mangio le unghie nervosamente, gioco con degli stupidi giochi sul cellulare. Poi quest’ultimo squilla improvvisamente, facendomi sussultare. E’ Harry. E’ Harry. E’ lui. Vado in confusione, il telefono mi cade sul petto, lo riprendo subito e rispondo, mettendomi seduta. ‘Harry’ dico, ansiosa. ‘Amore’ fa lui. La sua voce è piatta, e ciò mi preoccupa e tranquillizza allo stesso tempo. ‘E’ tu-tutto ok?’ la voce trema. ‘Si, cioè, potresti venire qui?’ mi chiede. Il cuore mi va a mille. ‘Certo, arrivo…arrivo subito’. ‘Grazie. A fra poco. Ti amo’. ‘Ti amo’ dico. Rimango con il telefono all’orecchio per un po’, anche se lui ha già chiuso la telefonata. Poi mi riprendo e la chiudo anche io, quindi mi fiondo giù dal letto e apro l’armadio. Prendo dei jeans e una felpa di cotone. Metto le converse e mi pettino nuovamente i capelli, per poi truccarmi, il tutto nel modo più veloce possibile. Prendo il cellulare, lo metto in tasca e scendo giù. ‘Liam, Liam, Liam, dove sei?’ urlo. Lui si precipita. ‘Sono qui? Che succede?’ mi chiede, preoccupato. ‘Puoi portarmi da Harry?’. Lui abbassa lo sguardo. ‘C’è qualcosa che non va?’ gli chiedo. Non capisco perché fa così. ‘No, nulla. Ti ha chiamato?’. ‘Sì. E’ così strano?’ chiedo confusa. ‘No, no, assolutamente’ dice, precipitoso. Il suo sguardo è spento. ‘Liam, sai qualcosa che io non so?’ chiedo, sospettosa. ‘Penso di no, Summer. Dai, ti porto da lui’. Non replico, ma rimango interdetta. Perché è così strano? Entriamo in macchina e dopo dieci minuti siamo da Harry. ‘Grazie Liam’ gli do un bacio sulla guancia. ‘Di niente. Fammi…fammi sapere quando ti posso venire a prendere’ dice, preoccupato. ‘Si, certo’. Scendo dalla macchina e suono il citofono. ‘Si?’ risponde Anne. ‘Sono Summer’. ‘Ah, ciao cara, entra’. La sua voce è normale, quindi mi fa pensare che stia bene e di conseguenza mi solleva il morale. Percorro il vialetto, mentre lei apre la porta. Mi accoglie con un sorriso, ma non radioso come al solito. ‘Salve Anne’. ‘Ciao Summer, entra pure’. Si sposta ed entro in casa, fermandomi sulla soglia. ‘Harold!’ urla, poi. Lo sento scendere le scale e appare come un angelo davanti a me. ‘Ciao tesoro’ fa, con un sorriso. ‘Ehi’ ricambio. ‘Andiamo su’ fa poi, preoccupato. Mi prende per mano e mi guida di sopra. Mi siedo sul letto, guardandolo insistentemente. ‘Allora….va tutto bene?’. Lui si siede vicino a me, per poi girarmi il viso delicatamente e baciarmi. Sorrido e chiudo gli occhi. Mi bacia con passione, tanta passione. ‘Allora posso dedurre che va tutto bene… Mi volevi qui solo per questo?’ rido. Ma lui non lo fa, mi guarda impassibile, per poi riprendersi. ‘No, cioè….devo trovare le parole giuste…’. Lo guardo preoccupata. ‘Che è successo?’. ‘La vacanza…non volevo finisse in questo modo…’. .‘Tranquillo, è tutto ok, cioè, ci saranno un sacco di altre occasioni per stare insieme’ Le parole mi escono sorprendentemente a ruota, mentre passeggio per la stanza. ‘Fare una vacanza, partire con gli altri e la compagnia, inoltre..’ ‘Mi trasferisco’ mi interrompe lui improvvisamente. Mi blocco. Le sue parole sono come lame. Rimango in silenzio. Il sorriso che avevo prima ha lasciato il posto ad un’espressione sconvolta e impietrita allo stesso tempo. ‘Cosa significa?’ balbetto. Lui si porta la testa tra le mani. ‘Che devo andare via’ alza gli occhi. ‘Dove?’ chiedo, triste. Sono in piedi, con le braccia lungo i fianchi, i pugni serrati. Tremo e gli occhi cominciano lentamente a riempirsi di lacrime. ‘America’ risponde. Poi chiude gli occhi e porta la testa indietro. Probabilmente non realizzo ciò che ha detto, ma cado di peso sul pavimento, con lo sguardo perso nel vuoto. Lui si fionda su di me. ‘Summ..’ ‘Per quanto tempo?’ chiedo, con la voce tremante. Le lacrime scendono imperterrite sul mio viso. ‘Non lo so’ è la sua risposta. Comincia a piangere anche lui, mi stringe a se’, ma io sono inerme, sotto shock, guardo la parete di fronte a me. ‘Perdonami, Summer, non volevo che andasse così’ singhiozza. Le sue parole mi rimbombano nella mente, mentre cerco di connettere e di realizzare tutto ciò. Tremo. ‘Summer..’. ‘Mi avevi promesso che non mi avresti più lasciata’ sussurro. ‘Non lo farò, sarai qui, per sempre, Summer’. Mi prende una mano e me la posa dolcemente sul suo petto. Sento il suo cuore che batte velocemente. ‘Lo senti? Batte per te e sarà sempre così’. Lo guardo negli occhi, a bocca aperta. ‘Ti prego, di qualcosa, Summer’ mi implora, singhiozzando. Resto in silenzio, con gli occhi spalancati, spenti. ‘Non posso vivere senza di te’ è tutto ciò che riesco ad articolare. Lui comincia a piangere ancora più forte, portando la mia testa al suo petto e cullandomi, carezzandomi i capelli. ‘Quando parti?’ chiedo, con un filo di voce. Lui rimane in silenzio, continuando a piangere. ‘Quando parti?’ urlo, staccandomi da lui. ‘Domani, ok Summer? Domani, Cristo Santo!’ urla, in tutta risposta. Si alza, si porta una mano ai capelli, per poi dare un calcio al cestino, buttare giù i cd e i libri con violenza, fuori di se’. ‘Non me ne frega più di niente e di nessuno! So solo che sarà uno schifo senza di te’ sbraita. ‘Dannazione, Summer..’ singhiozza, poi, portandosi le mani al viso. Mi alzo e gliele sposto. ‘Va tutto bene’ sussurro, portando la sua testa al mio petto. Sono consapevole che va tutto male. Lui piange convulsamente sul mio petto, mentre le lacrime solcano il mio viso velocemente. Guardo dritto avanti a me, mentre gli carezzo i ricci. Rimaniamo così, non so per quanto. Le lacrime sembrano non volere esaurirsi per entrambi. ‘Perché?’ chiedo poi, asciugandomi gli occhi. Lui si stacca da me. ‘Mia madre. Ha un nuovo lavoro, il contratto è a tempo indeterminato’. Chiudo gli occhi e annuisco, comprensiva. ‘A che ora parti?’. Tutto ciò è assurdo. ‘Verso le 14’ risponde. Annuisco nuovamente. ‘Scusa, ma voglio tornare a casa, Harry. Non ce la faccio’. Faccio per andare verso la porta, ma lui mi tira a se’. Mi bacia con foga, quasi violenza. Il sapore delle lacrime si confonde con quello delle nostre labbra. ‘Domani vengo all’aeroporto’ sussurro. Lui annuisce. Mi allontano da lui lentamente. ‘Ciao, Harry’. Lui mi guarda dispiaciuto, triste e arrabbiato allo stesso tempo. Apro la porta e scendo giù. Anne è in sala. ‘Cara’ mi viene incontro e si corruccia vedendo il mio viso bagnato. ‘Hai saputo, eh?’ mi chiede, carezzandomi i capelli. Annuisco. ‘Ma va tutto bene. E’ un’ottima opportunità per lei, sono felice per questo’. Lei annuisce, sorridendo con compassione. ‘Grazie mille, sei un tesoro’. Sorrido flebilmente, asciugandomi gli occhi. ‘Ora vado, vi lascio sistemare tutto con calma’. ‘D’accordo. Grazie, Summer. Stammi bene’. ‘Anche lei’. Esco di casa, ma non chiamo Liam. Decido di tonare a casa a piedi. Ci metterò il doppio del tempo, ma non importa. Ho bisogno dell’aria fresca. Tutto ciò è assurdo, è una situazione penosa. Per me, ovvio. Il mondo sembra essermi crollato addosso di nuovo. Cammino per venti, trenta minuti, finché non arrivo a casa. Salgo su. ‘Summer, non mi hai chiamato?’ mi chiede Liam. Mi fiondo tra le sue braccia, piangendo più di prima. ‘Fa tutto schifo, Liam. Il mondo fa schifo’ singhiozzo. Lui mi carezza i capelli come sempre e sento piangere anche lui. Piango, piango e piango. ‘Lo sai, vero?’ chiedo, poi, alzando la testa. Lui annuisce, dispiaciuto. ‘Domani, andiamo all’aeroporto.’. Annuisco. ‘Voglio andare in camera. Non mi chiamate, per favore. Non esisto per voi’. Mi dirigo in camera, dove mi chiudo dentro e poggio la schiena sulla porta. Scivolo lentamente, fino a sedermi sul pavimento, portando le mani al viso e piangendo disperatamente. La camera è buia. In poco tempo, mi addormento sul pavimento, con il viso e la felpa zuppi di lacrime.


Quando mi sveglio, la stanza è illuminata dalla luce del sole. Sono sul pavimento, con i capelli attaccati al viso. Mi alzo e mi sistemo. Il viso è ancora bagnato. Prendo il cellulare e guardo l’ora. Le 10. Sospiro, mentre i miei occhi sembrano voler piangere di nuovo. Apro la porta e mi dirigo in bagno, dove mi guardo allo specchio. Il mio aspetto è orribile, ho gli occhi gonfi e rossi. Mi sciacquo il viso e mi lavo. Quando ritorno in camera, la ginocchia cedono e cado nuovamente sul pavimento. Ricomincio a piangere convulsamente. ‘Summer’. E’ Liam, che mi afferra e mi tira su. Mi abbraccia forte. ‘Non voglio che se ne vada’ piango. ‘Nessuno lo vuole’ sussurra. ‘Perché la vita è così crudele, eh Liam? Perché? Perché non posso stare con il ragazzo che amo? Perché ci porta via le persone che amiamo di più?’. Lui rimane in silenzio. ‘La vita è così. Bisogna sopportare’. Risponde poi. ‘Ma lui tornerà, Summer. Magari non subito, ma tornerà’. Mi stacco da lui, asciugandomi gli occhi. Vorrei che fosse così. ‘Mi cambio, dobbiamo andare, no?’. Lui annuisce, per poi uscire dalla camera. Mi cambio velocemente, mi pettino, mi trucco, con una forza che non so da dove provenga. Poi chiamo Ashley e scendiamo tutti giù. Prendiamo la macchina e ci dirigiamo all’aeroporto, il quale dista due ore da casa. Per tutto il tragitto non faccio altro che piangere. C’è anche traffico. ‘Dio santo, proprio oggi?’ esclamo. Quando finalmente arriviamo, ovvero le 12:45, scendo dalla macchina velocemente e mi metto a correre. Mi guardo intorno, osservo i tabelloni e mi dirigo verso l’area stabilita per l’imbarco del suo volo, ovvero quello di New York, come mi ha informato Liam. Corro velocemente, urtando le persone. Non mi giro neanche per chiedere scusa, tutto ciò che voglio è vedere Harry. Arrivo nell’area giusta e analizzo ogni angolo della grande sala, fino a che non lo trovo. Ci sono già tutti. Mi avvicino con il fiatone. Lui parla con Louis, per poi girarsi e guardarmi. ‘Oddio, Summer’ si fionda su di me e mi abbraccia. Il suo profumo. Quello che non sentirò per molto tempo, chissà quanto. Il cuore mi va a mille. ‘Tornerò, lo prometto’ sussurra. Chiudo gli occhi, costringendo me stessa a credere nelle sue parole. ‘Si dice che sei ami veramente una persona, devi lasciarla libera’. Mi stacco da lui e lo guardo negli occhi. ‘E’ quello che sto facendo, Harry. Non so come, non so con quale forza, ma lo sto facendo’ Mi stringe di nuovo a se’. Poi mi prende il viso tra le mani, mi bacia con foga, tantissima foga, incurante di sua madre, della compagnia, delle persone presenti all’aeroporto. Assaporo le sue labbra con tutta me stessa, come per voler memorizzare il loro sapore. ‘Non avrei mai immaginato che potessimo avere un ultimo bacio’ sussurro, con la voce rotta dal pianto, sentendo una lacrima rigarmi la guancia destra. Lui poggia la fronte sulla mia. ‘Non è così, Summer. Non è l’ultimo. Perché io tornerò, verrò a prenderti’. ‘I passeggeri del volo A5789 diretto a New York sono pregati di recarsi negli appositi luoghi per l’imbarco.’ Annuncia una voce metallica. Ci siamo. E’ arrivato il momento. Ecco veder andare via una parte di me, quella che credevo una certezza. Lui deglutisce. Gli occhi mi fanno male tanto ho pianto e sto piangendo. Lui mi asciuga le lacrime con un sorriso forzato. Poi mi bacia le labbra, la punta del naso e poi la fronte. ‘Sei la mia vita’ sussurra, con le labbra sulla mia fronte. ‘E tu la mia’. Mi bacia ancora. Un bacio che sa d’amore, di protezione, di complicità e di speranza, ma anche di addio, come se fosse l’ultimo dei tanti. Si allontana lentamente, saluta tutti quanti, mentre io rimango a guardare con le braccia conserte sul petto, continuando a piangere. Il dolore mi pervade il petto e lo stomaco. Tremo, le gambe non mi reggono più. ‘Andiamo tesoro’ fa Anne. Lui ci guarda tutti, per poi soffermarsi su di me. Mi fissa. Sento i suoi occhi penetrare nei miei. Poi abbassa lo sguardo e si gira, cominciando a camminare. Qui le lacrime aumentano. Se ne sta andando. Andando via, dall’altra parte del mondo, per chissà quanto. ‘Non ce la faccio’ dico, guardandolo. ‘Come?’ fa Liam. ‘Non ce la faccio a lasciarlo andare’. Comincio a correre verso Harry, sentendo tutta la compagnia chiamare il mio nome. Harry si gira, sentendo le urla. Lascia la valigia e corre verso di me. ‘Ti amo’ dico, quando i nostri corpi si scontrano. ‘Ti amo’ ripete lui. ‘Non importano il tempo e lo spazio. Cosa sono quando..’ ‘Esiste l’amore. Quello vero’ mi precede lui. Sorrido, con le lacrime sul viso. ‘Non dimenticarmi’ lo prego. ‘Mai e poi mai, principessa’. Sorrido. ‘Ci vediamo presto, amore mio. Perché il nostro amore è per sempre’. Mi bacia di nuovo, con trasporto. ‘Buon viaggio’ sussurro. ‘Se ho te nel cuore, è sempre arrivo e mai partenza’ sussurra lui, lasciandomi qualcosa nella mano. Mi bacia la fronte, per poi allontanarsi lentamente. Lo guardo andare via, confondersi tra la folla, con la guance bagnate e il sapore del nostro ultimo bacio ancora sulle labbra. Poi apro la mano. Una collana d’oro con un cuore come ciondolo la occupa. Lo apro, con le mani tremanti. A sinistra ‘Harry e Summer. Per sempre’. E a destra un semplice, ma pieno di significato ‘Ti amo’.




NOTA :3 Scusate il ritardo çç Vi informo che ho pianto scrivendo tutto ciò. E' straziante. Harry lascia Summer, così. Cosa accadrà nel seguito? Harry tornerà? Chi lo sa...Spero che vi sia piaciuto e che non abbiate pianto çç Volevo solamente ringranziarvi immensamente per avermi accompagnato durante lo svolgimento di questa FF. E' stata un'esperienza meravigliosa e voi l'avete resa ancora più fantastica. Mi avete gratificato tantissimo. Siete dei lettori fantastici, vi adoro. Fatemi sapere se vi è piaciuto, ovviamente (mi aspetto più recensioni del solito, se no non pubblico il seguito ùù).
Alla prossima :3
                                                                                                                                                                               La vostra Lilly.
  
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