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Autore: Bomboletta    20/11/2011    6 recensioni
Raccolta Brittana che conterrà una serie di missing moment che vanno dalla prima serie in poi.
DAL CAP. 2:
"Cosa ho ottenuto,eh? Io sono stata onesta! Ho aperto il mio cuore e non lo avevo mai fatto con nessuno…guarda il risultato! Guarda come sono ridotta Quinn,guardami e dimmi se ne è valsa la pena!”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Santana correva veloce lungo il corridoio del McKinley.


Le gambe non la reggevano nemmeno e ad ogni passo le sembrava di cadere,ma non poteva fermarsi,non fino a quando non avrebbe interposto mille chilometri tra lei e quella scuola. Il suo viso era inondato di lacrime,le stesse lacrime di chi ormai non può fare più nulla.


Perchè Finn,quell'idiota di Finn,aveva scelto un corridoio affollato per dirle che aveva capito,che sapeva.

E adesso lo sapevano tutti.

Non solo il Glee,non solo la scuola.

Tutti.

Era fuggita via non appena quella stupida pubblicità che la vedeva come protagonista era stata trasmessa nell'ufficio della Sylvester,non era riuscita a dire quasi nulla e adesso,mentre si rifugiava nella sua auto,lontana da tutto e da tutti,mille domande le ronzavano in testa.

Aprì la portiera del suv e si appoggiò nel sedile posteriore,rannicchiata e indifesa,abbandonandosi finalmente a quella rabbia che le toglieva il respiro.


E adesso? 


Cosa avrebbero detto i suoi genitori?


Come avrebbe affrontato gli sguardi di scherno a scuola?


E Brittany?

Probabilmente avrebbero preso di mia anche lei.

Se solo pensava all'idea che qualcuno se la sarebbe potuta prendere con lei..

La rabbia la stava divorando. 


Tutto per colpa di Finn..


Se in quel momento lo avesse avuto davanti lo avrebbe disintegrato e non di certo a parole. Altre lacrime le rigarono il viso mentre respirava a fatica sentendo il naso pungere per quell'odore intenso di pelle del sedile.

Sobbalzò quando qualcosa urtò contro il finestrino.

Alzò lo sguardo.

Vide Brittany dall'altra parte. Tolse la sicura senza aspettare un invito e la bionda si precipitò dentro:



"Piccola.." si limitò a sussurrare avvolgendola subito in un saldo abbraccio.


"Britt.." si aggrappò alla divisa dell'altra e iniziò a piangere.


"Scusa se sono arrivata solo adesso.. Ti ho cercata dappertutto...ho parlato con la coach...mi dispiace così tanto.." disse piano la ragazza,stringendola ancora più forte.


"È terribile,Britt... Non ci credo che sta capitando davvero.." singhiozzò.


"È tutto a posto...lo affronteremo insieme,ok? Ne usciremo,San.."


"Lo sapranno tutti...tutta la scuola,tutta la città,io non posso sopportarlo..non.."


"Hey.." la interruppe la bionda prendendole il viso tra le su mani e portandola alla sua altezza "Guardami,San.." l'ispanica la guardò mentre lei le asciugava le lacrime coi pollici "io sono qui,ok? Non me n vado...e ti giuro che troveremo una soluzione. non ti succederà nulla...piuttosto mi becco cento granitate al giorno.." disse seria,guardandola con sicurezza,per poi poggiare le labbra sulle sue, per un breve istante.

Santana tremò.

Poi la guardò di nuovo negli occhi:


“Non voglio tornare a casa..”


“Lo so…e infatti non ci torniamo…dammi le chiavi..” le disse Brittany indicando le chiavi dell’auto.

Santana obbedì e la osservò scavalcare e posizionarsi alla guida e mettere in moto. Quando uscirono dal parcheggio della scuola,la bionda accelerò e si trovò presto fuori dalla cittadina.


“Dove stiamo andando?” le chiese Santana tirando su col naso.


“Andiamo nella villetta in montagna dei miei” annuì la giovane “Però devi dirmi la strada,non me la ricordo..” anche se era completamente fuori luogo,l’ispanica non riuscì a non sorridere per quella frase,mentre scavalcava anche lei e si metteva di fianco alla ragazza.

Arrivarono circa un’ora dopo ed entrarono quasi di corsa viste le temperature quasi gelide:


“San,nella mia stanza ci sono dei vestiti…maglioni,pantaloni pesanti e tutto il resto…se restiamo con la divisa congeleremo…vai a cambiarti e accendi il fuoco…io faccio un paio di telefonate a arrivo..” disse la bionda estraendo il cellulare dalla tasca.

Santana si sorprese di come aveva preso in mano la situazione,annuì e si diresse in camera sua senza domande. Nel frattempo la ballerina aveva digitato il numero di sua madre:


“Pronto?”


“Ciao mamma”


“Brittany,come mai non sei ancora a casa?” chiese apprensiva la donna dall’altra parte.


“Sono alla villetta con Santana…mi ha accompagnata a prendere un libro che avevo dimenticato…ma abbiamo forato una gomma…penso che resteremo a dormire qui…” incrociò le dita sperando che la madre ci cascasse.


“Tesoro,state bene? Manderei papà ma ha il turno di notte oggi…”


“Si mamma,tutto ok…non preoccuparti,abbiamo i vestiti e la dispensa è piena…visto che domani è sabato e non c’è scuola,dovrebbe venire il papà di Santana ad aiutarci con l’auto…d’accordo?”


“D’accordo Brittany,mi raccomando state attente e telefonateci per qualunque cosa!”


“Certo mamma…a domani…” chiuse ringraziando mentalmente la buona sorte.

Adesso arrivava la parte più difficile.

Con i battiti un po’ accelerati digitò il numero di casa Lopez e la madre della latina non ci mise molto a rispondere. Se quella pubblicità era stata già mandata in onda sarebbe stato un bel guaio:


“Pronto?”


“Salve signora Lopez,sono Brittany!”


“Ciao Brittany,Santana è con te? Non è ancora rientrata..”


“Si,siamo alla mia villetta in montagna,ma abbiamo forato una gomma…temo che saremo costrette a passare la notte qui,ma non si preoccupi,abbiamo cibo,vestiti e tutto il resto…”


“Oh santo cielo,state bene?”


“Certo,non si preoccupi! Domattina verrà mio padre ad aiutarci con la gomma..”


“D’accordo allora,non fateci stare in pensiero…e non uscite da casa!”


“E’ tutto sotto controllo,signora,non si preoccupi…arrivederci!” chiuse il telefono e tirò un sospiro di sollievo.

Ovviamente la pubblicità non era ancora stata diffusa.

Andò in camera sua e indossò velocemente un paio di jeans caldi e un maglione verde bottiglia,che la fecero sentire molto meglio,poi si diresse in salotto.

Sul divano Santana,con indosso pantaloni neri e una felpa in pile rossa,fissava il fuoco di fronte a lei con uno sguardo perso,ma si riscosse quando Brittany si sedette accanto a lei:


“Ho avvisato i nostri genitori…è tutto ok…” le disse.

La ragazza annuì piano e fu costretta,quasi,a distogliere gli occhi dal fuoco quando la bionda si appoggiò dietro di lei e la costrinse a fare lo stesso,avvolgendola in un abbraccio.


“Ho così tanta paura,Britt..” sussurrò,mentre le lacrime premevano di nuovo per uscire.


“Lo so San,ma andrà tutto bene…” rispose lei accarezzandole i capelli e specchiandosi nei suoi occhi.


“Sai cosa mi fa più paura?”


“Cosa?”


“Che qualcuno provi a dividerci..” Brittany sorrise “Ho combattuto così tanto…per arrivare dove siamo adesso…e l’idea di perderti mi spaventa a morte…”


“Non succederà mai…non dubitarne nemmeno per un secondo…”


“Me lo prometti?” chiese l’ispanica con uno sguardo distrutto,mentre una lacrima le scivolava sul viso.


“Te lo giuro San!” Santana riuscì quasi a sorridere.


“Sei stata pazzesca oggi…hai fatto tutto tu…sarei ancora in macchina a piangere a quest’ora…”


“Non sarò l’intelligenza in persona…ma per queste cose me la riesco ancora a cavare..” si schernì la ballerina.


“Come farei senza di te?” la bionda sorrise e la strinse forte a se,poi esordì,dopo un minuto di silenzio.


“Sai che mi ricorda?”


“Che ti ricorda cosa?”


“Tutta questa situazione…il freddo,i maglioni,il camino…”


“Che ti ricorda?”


“La baita in montagna…la prima volta che ci siamo baciate…” sorrise al ricordo.


“Mi hai baciata!” rise di conseguenza Santana.


“E’ vero,ti ho baciata…e non solo baciata!” rise.


“Uno dei giorni più belli della mia vita…”


“E’ stato bellissimo..” Brittany la guardò negli occhi.


“Chi lo avrebbe mai detto che ci saremmo innamorate?”


“Me lo chiedo sempre…” La bionda la abbracciò di nuovo e inspirò il suo odore.

Rimasero così per un paio di minuti,poi guardò la latina e si accorse che si era addormentata.

Doveva essere distrutta,era stata una giornata pesante,triste,faticosa. Probabilmente la prima di una lunga serie.

Brittany la guardò,gli occhi chiusi,ancora gonfi e provati da tutto quel pianto,le labbra socchiuse,i capelli scompigliati. Provò una pena infinita nel vederla così fragile e immaginò quanto avrebbe sofferto nelle settimane a venire.

Gli occhi azzurri le si riempirono di lacrime che scesero sulle sue gote,prepotentemente. Le ricacciò via asciugandosi il viso con il braccio.

Sarebbe stata forte per lei.

Per una volta sarebbe stata la spalla su cui piangere,l’ancora a cui aggrapparsi,il punto di riferimento di Santana.

Al diavolo quello che pensava la gente,le risatine fastidiose,i commenti cattivi,le granitate in faccia.

Le avrebbe superate tutte e avrebbe fatto in modo che Santana facesse lo stesso. E forse un giorno ci avrebbero riso su. Appoggiò il mento sulla sua testa e la strinse più forte e prese a fissare il fuoco scoppiettante.

Poi un pensiero la fulmino: Aveva proprio voglia di prendere a pugni Finn Hudson! 
















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Angolo dell'Autrice

Si lo so,è così triste che più triste non si può...Ma onestamente dopo la 3x06 avevo solo un'immensa tristezza addosso. E tantissima rabbia! E mi sono potuta immedesimare in Santana ALLA GRANDE visto che anche il mio coming out è stato forzato e causato da un perfetto idiota,per giunta in ambito familiare. Ma questi son dettagli u.u

Cristo quanto avrei ucciso Finn! Già lo odiavo prima,ma dopo questa...Ah ovviamente,per chi non lo sapesse,il riferimento alla baita in montagna,lo si trova esplicato nell'altra mia ff 'Why don't you come on over?' ...capitolo 'our first time' u.u

Bah,se non vi siete tagliati le vene,vi lascio la parola!

Bomboletta.
  
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