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Autore: ThePandaBoy    21/11/2011    0 recensioni
Un incidente. Due persone. Una salva grazie al sacrificio dell'altra.
Gli ultimi istanti. L'ultimo regalo.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di tutti i regali che poteva farti, ti ha donato proprio l'unico che non avresti mai voluto ricevere...vero Miguel?
 
“Miguel”...
Il primo che senti avvicinarsi alle tue spalle è Carlos. Il suo passo è timido e impacciato. Si ferma poco distante dalle tue spalle, non sa se può permettersi di invadere quel tuo piccolo spazio. Carlos non sa bene come comportarsi in una circostanza come questa, nessuno glielo ha mai spiegato e non ha trovato informazioni sull'argomento, in nessun libro letto.
Attualmente, avverte solo un dolore nel suo petto, tanto forte da togliergli il fiato. Eppure è sicuro di non aver ricevuto colpi in quel punto. Vorrebbe chiederti di cosa si tratta, sa che tu glielo sapresti spiegare, ma come già detto, gli manca il fiato. Quindi resta muto alle tue spalle che sono da diversi minuti, riverse in avanti.
Sei inginocchiato Miguel. Osservi un punto preciso di fronte al tuo volto. La vista ti si sta offuscando per colpa della stanchezza...e delle lacrime.
 
Desideravi tanto il suo cuore, da sempre, da quando ne hai memoria, dalla prima volta che l'hai vista...
 
Il Professor Cerrato non riesce nemmeno a venirti vicino. Proprio ora che più hai bisogno di lui, l'uomo non fa un solo passo nella tua direzione. Con una mano cerca di tamponare l'emorragia del suo occhio ferito. Ormai non sa più se tra le dita gli scorra del sangue o delle semplice lacrime. Ha fallito nuovamente Cerrato, non è riuscito a proteggervi come doveva. Si sente inutile, si sente vuoto. Questo maledetto incidente stradale ha fatto vittime anche fra chi è ancora vivo.
 
Desideravi le sue labbra, lo avevi deciso a dodici anni. Avresti dato a lei il tuo primo bacio. In fondo era semplice, molto più semplice...
 
Poco distante da te, Irene urla il suo dolore. Ha una gamba rotta ma nonostante ciò, Davide sta facendo una fatica del diavolo per trattenerla. Piange e grida Irene, dal suo bel giardino hanno strappato via il fiore più profumato. E' arrabbiata, ce l'ha con tutti. Con te Miguel, perché non dovevi permetterti di morire; con lei, che è stata cocciuta fino alla fine, così tanto da batterla stavolta e prendere il posto davanti nel Bus... quello migliore... quello che le è stato fatale
 
Desideravi il suo corpo. Sei sempre stato troppo timido per dirlo a voce alta, ma dentro lo sapevi. Dentro la tua anima urlava il suo desiderio, più forte della voce della ragione. Lo desideravi proprio tanto quel corpo morbido, li con te, da soli, nella tua stanza.
 
“Miguel lasciala. Non puoi più fare nulla per lei”
Martina ti appoggia una mano su una spalla, mano che tu scansi immediatamente. E' una cara ragazza Martina. Si sta facendo forza perché deve sostenere il suo dolore. E' sempre pronta ad aiutare quella ragazza e anche adesso, vorrebbe intervenire facendosi onere del compito più difficile: allontanarti da lei.
Ma tu non ne vuoi sapere eh Miguel? Ci hai messo sedici anni per averla così vicino che proprio non hai intenzione di lasciarla andare.
E' un peccato che sia stata lei a lasciare andare te.
 
Quante cose avrebbe potuto regalarti? Tante, tantissime. Sorrisi, abbracci, carezze, baci. E poi sospiri, gemiti, calore. In realtà, sciocco come sei, ti sarebbe bastato anche solo tenerla per mano per essere felice. Ma lei non ti ha concesso nemmeno quel poco. Che crudele vero?
 
“Miguel, levati da li. Lascia che mi occupi io di Erika”
“NO”
Non è molto furbo da parte tua rispondere negativamente ad una richiesta fatta dagli operatori dal 118 .
La professoressa è la guida della classe e quindi deve essere forte. Anche se ora non ne ha voglia. Anche se ora vorrebbe solo allontanarti dal corpo esamine di Erika, per stringerlo un po a se. Perché quella era la sua allieva preferita, una figlia per chi come lei, di figlie vere non ne ha mai avuto.
Ma tu non lo molli quel corpo vuoto, al contrario. Lo stringi ancora di più affondando il volto tra i capelli rossi che profumano di buono, sussurrando parole dure in quelle piccole conchiglie bianche che sono le orecchie di Erika
 
“Riprenditela, non la voglio...”
Ma Erika non ti ascolta Miguel. Come spesso in passato, anche stavolta la rossa ti sta ignorando.
“Riprenditi questo tuo stupido regalo Erika!”
Scuoti il suo corpo in un moto di rabbia. Il paramedico ti afferra entrambe le spalle facendoti male. La sua è una presa sovrumana, da spezzarti le ossa.
“Smettila Miguel, lasciala andare!”
“NOO!!”
 
Avresti voluto tante sorprese da lei. Anche solo un invito a mangiare da McDonaled insieme ti avrebbe portato in paradiso, vero Miguel?
 
“Questo non lo voglio! Non lo posso accettare! Sei una stupida Erika, una stupida inutile ragazza!"
Giovanna osserva la scena con occhi chiari. Sente il suo cuore spaccarsi in due. E' gelosa delle attenzioni che ancora dai alla tua compagna di classe, ma allo stesso tempo le è grata, perché solo grazie a lei tu sei ancora li, vivo. Vicino a lei, tanti altri occhi guardano te e Erika.
La stai stringendo a te come non ha mai fatto prima. Sei scosso dai singhiozzi e non riesci più a fermare le lacrime.
In molti tremano non solo per il dolore, ma per la rabbia. Come te. Vorresti distruggere tutto,eh? E un po lo vorresti, vero Miguel? Far uscire tutta la rabbia e il dolore che è dentro di te e fargli distruggere tutto, te per primo. Perché ora quel mondo non è più bello come una volta. Ora per te vale molto meno la salvaguardia di un mondo senza Erika.
“Miguel ti prego, lasciala andare. Permettici di portarla via”
Il paramedico ti sta pregando. Anche lei teme per la tua salute mentale. Ma ancora una volta scuoti la testa dicendo di no. Perché per te, Erika non è mai stata un peso e non lo è nemmeno ora che tutto il suo corpo giace inerme tra le tue braccia.
 
Quante cose avresti voluto da lei, quante te ne poteva regalare. Ha scelto l'unica che sapeva, ti avrebbe ferito.
 
“Sei una stupida Erika! Che faccio adesso io?! Con chi andrò al parco la sera a guardare le stelle? Con chi dividerò il gelato che ci prendevamo sempre? Dimmelo... con chi?”
 
Quante ne dovrai ancora perdere di persone che ami Miguel? Oggi Erika... Chi sarà il prossimo? Quante ancora?
 
“Perché? Perché Erika? Perché mi hai fatto questo?!”
“Perché non aveva altro da poterti donare Miguel”
Alla fine il vostro Professore si è mosso. Te lo trovi di fianco, la dove c'era prima il paramedico. Un altro operatore del 118 intanto stringe la mano di Martina, tentando ancora una volta, di darle coraggio.
“Professor Cerrato”
Il tuo è quasi un lamento. Stai chiedendo aiuto vero? Vuoi capire come mai si è arrivato a questo. Eppure è semplice Miguel. Questa è la vita: dolore, morte, paura, perdita.
E vittime, come Erika. Vittime innocenti che fanno scelte davanti al dolore.
La scelta di Erika è stata estrema. Ma che altro poteva fare?
“Non aveva altro da donarti se non la sua stessa vita”
Già. Ecco cosa ha fatto Erika. Per anni ha donato il suo cuore e la sua anima a Ivan, il ragazzo di cui era innamorata follemente da anni. Non c'era altri per lei. Lo ha amato, atteso, desiderato. Lo hai sempre saputo questo, vero Miguel?
Eppure ancor più di tutto questo, Erika ha creduto in te, il ragazzo che avrebbe voluto divantare un avvocato di successo. Ha creduto in te fino all'ultimo, consapevole che solo tu avresti avuto la forza di aiutarla ad ottenere Ivan.
Per questo lo ha fatto, perché dopo tutto quello che lei ha donato a Ivan negli anni, per te, non rimaneva altro che la sua stessa vita.
“Deve aver pensato di usare se stessa per attutire l'impatto e proteggerti... Lo capisci vero Miguel? Aveva deciso già da allora che si sarebbe sacrificata per salvarti, qualora fosse stato necessario”
Perché ormai Miguel, non poteva donarti altro che la sua vita, Erika. In fondo è l'unica cosa che Ivan non è riuscito a portarle via. Le ha preso il cuore, l'anima, l'amore. Ma grazie a te, lei ha preservato almeno la sua vita.
E alla fine ha scelto di donarla a te, perché era l'unico regalo giusto da farti.
“E' stato il suo modo per farti capire che credeva in te. Erika ha sempre avuto fiducia in te”
Le parole di Cerrato si perdono nel vento. Miguel fissa il volto candido di Erika e le accarezza una guancia. Chiude un attimo gli occhi e ricorda gli ultimi istanti...
 
L'impatto mortale con il TIR. L'urlo di Erika che invoca il suo nome. La sua figura candida che scema pian piano. E poi il nulla. E dopo un tempo indefinito, ecco che torna la luce. I suoi occhi neri riprendono a vedere e la prima cosa su cui si posano è il volto in lacrime della compagna. Sorride Erika mentre li osserva con i suoi grandi occhi verdi. Miguel le sorride a sua volta, stesa sopra di lei
“Grazie Erika, me la sono vista brutta stavolta”
Ma gli occhi di Erika sono vuoti e lui se ne accorge. Le mani di lei sono appoggiate al suo petto ma non vi scorre sangue ora. Miguel la chiama un paio di volte mentre lento e dolorante, tenta di tirarsi su. L'ultima cosa che riesce a sentire Miguel, è una flebile e lontanissima voce...
“Grazie di tutto a te, piccolo. Diventa l'avvocato che hai sempre voluto essere Miguel, io credo in te”
Poi il corpo di Erika gli crolla addosso e Miguel non sente più nulla, a parte la sua voce disperata che invoca il nome di lei.
 
Di tutti i regali del mondo Miguel, ti ha donato il più importante e prezioso.
 
“E che ci faccio ora io con la sua vita?!”
Ed è una domanda disperata la sua. Il maestro Cerrato lo guarda e gli risponde senza indugi, lui in passato, se l'è fatta spesso quella domanda.
“La vivi, per te e per lei. Realizzi i tuoi e i suoi sogni. Fai in modo che questo regalo non vada sprecato. Non te lo perdonerebbe mai Miguel. Tu devi vivere per entrambi, non hai altra scelta”
Volevi tanto il suo amore, ma quello era già di un altro. Nonostante ciò, hai avuto più tu da Erika che chiunque altro.
Vuoi arrenderti Miguel? Vuoi gettare via la sua scelta?
“Anche a costo di morire, alla fine ha scelto te. Perché tu sei l'unico che può renderla felice”
Miguel sa di cosa parla Cerrato. Miguel sa quello che deve fare.
“Mai. Non potrei mai chiedere questo alla mia Erika”
La stringe ancora un po a se, respirando per l'ultima volta il suo profumo. Poi si rialza col corpo di lei tra le braccia. Inizia a camminare superando tutti quelli che li osservano.
“Grazie Erika. Il tuo è il dono più prezioso che io abbia mai ricevuto. Manterrò la mia promessa, vivrò la mia vita. Ma ora per favore, permettimi di camminarti vicino come ho sempre voluto fare”
Lenti, Miguel con il corpo di Erika percorre la strada fino alla barella dell'ambulanza. 
Non versa più lacrime.
Ma prima di tutto questo, ha un compito molto più difficile da svolgere: deve accompagnare a casa Erika facendo con lei, questo ultimo viaggio.
 
 "Perdonami Miguel se non ho saputo amarti come avresti meritato. Perdonami per non essere stata alla tua altezza. Ma io amo Ivan.
Non ho altro da darti se non la mia vita. Ti prego accettala. Te la dono con tutta la gioia che ancora so provare. Grazie di tutto, Miguel."
 
 
Di tutti i regali che poteva farti Erika, ha scelto la sua vita. Accettala. Vivila per entrambi.
  
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